Appleaday • 20/11/20 14:13
Disoccupato - 3 interventi Bubobubo ebbe a dire:La dizione in effetti a tratti è un problema, troppo marcata l'inflessione dialettale (almeno per me, polentone). Unica pecca marchiana di un film, a mio avviso, molto buono.
Sono nato e vissuto a Roma. Eppure, verso la fine del film non ne potevo più di sentire quella parlata da rozzone del padre del bambino taciturno, era straziante. Questo per dire che l'inflessione molto marcata è secondo me strumentale per rappresentare un'umanità persa, per rappresentare bassifondi culturali che sono secondo me materia centrale della narrazione. Quel modo di parlare, come registro quasi fisso, e non come sfumatura occasionale, è tipico di un'umanità che nella zona di Roma purtroppo abbonda, fa tutt'uno con un certo stile di vita e non promette qualcosa di diverso da quel che di triste è rappresentato nel film.
Non intendo snobbare chi parla solo in quel modo, nel senso che sono pronto a lasciare aperta la porta della fiducia nel buono che ci può essere in ogni persona, ma dico che inevitabilmente il fatto che uno si proponga parlando solo o quasi solo in quel modo costituisce per me un lugubre biglietto da visita.
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 7/08/20
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