Greymouser • 19/06/11 11:47
Call center Davinotti - 561 interventi Pochi registi sanno catturare ed esprimere l'autentica fisiologia del terrore, che - come dice giustamente
Gestarsch - non ha niente a che fare con le immediate sensazioni epidermiche di spavento o sobbalzo indotte da apparizioni repentine, nè con il senso del ripugnante, che attiene agli effetti gore e splatter.
La vera paura deve colpire l'
anima - se posso usare questa espressione obsoleta, e non la pancia o i nervi.
Mi piace citare solo un esempio:
Il Signore del male, di John Carpenter, uno dei film che - almeno al tempo dell'uscita, nella sala di un cinema - mi ha maggiormente terrorizzato (oltre all'immancabile
Esorcista).
C'è una scena in quel film, quando il ragazzo cinese è chiuso e bloccato nello sgabuzzino, e assiste al risveglio dell'essere demoniaco che si è incarnato in una delle ragazze, rendendola mostruosa.
Il cinese spera di non essere visto, ma il mostro si mette lentamente a sedere sul letto, si gira piano verso di lui e... gli sorride! Gli sorride con quella maschera sfigurata e scorticata, e in quel ghigno indimenticabile racchiude tutto il male del mondo.
Ebbene, Carpenter in quel caso è riuscito a farmi sentire lì, al posto del cinese nello sgabuzzino. Ero entrato nel film. davvero, e il panico che prova il cinese quando viene fissato dalla cosa era il mio panico.
Anche queste, naturalmente, possono essere sensazioni soggettive, ma questo esempio rappresenta al meglio ciò che intendo riguardo alla percezione del vero perturbante.
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 12/01/12
Markus, Jorge
Rebis, Enzus79
Puppigallo, Cloack 77, Pinhead80, Namib, Aal
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