Il Dandi • 4/11/16 12:16
Segretario - 1488 interventi Daidae ebbe a commentare:
Il valido regista Giovanni si lancia in un film contro la pena capitale (fatto che lo riguardò nel '50 quando fu condannato a morte per una storia di racket e poi graziato e assolto 30 anni dopo..).
In realtà José Giovanni si rese colpevole nel 1945, assieme ad un fratello e ad un ex soldato nazista, di torture e triplice omicidio, fatto per il quale venne condannato a morte nel '48 scampando di poco la ghigliottina ricevendo la grazia presidenziale e vedendosi commutare la pena ai lavori forzati.
Nel 1983 venne
riabilitato (ossia reintegrato dei propri diritti civili) ma
non assolto, fatto che portò all'attenzione dell'opinione pubblica la sua vera identità (José Damiani) e il suo passato di torturatore e di collaborazionista da lui inizialmente negato, essendosi sempre vantato di un misterioso passato da gangster (allo scopo probabilmente di alimentare la propria credibilità di scrittore noir) la cui fama leggendaria è giunta fino al commento di Daidae.
Ovviamente questo non toglie nulla alla forza civile e poetica delle sue opere, ma tali sono i fatti.
https://fr.wikipedia.org/wiki/Jos%C3%A9_Giovanni
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