Discussioni su Droga sterco di Dio - Documentario (1987)

di Stelvio Massi con (n.d.)
  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/03/13 DAL BENEMERITO FAUNO
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  • Grande esempio di cinema:
    Fauno
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Deepred89, Schramm

DISCUSSIONE GENERALE

3 post
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  • Schramm • 22/10/21 14:38
    Scrivano - 7694 interventi
    ...al di là dell'intrinseco valore o disvalore complessivo del documentario, resta qualcosa di I N C R E D I B I L I S S I M O il nulla osta per tutti concessogli dalla commissione di censura. come e perché la scena del neonato (schiaffata a bella posta anche in locandina: roba che spasojevic fatti un giro bello largo) sia stata graziata degli edwards mani di forbice di allora resta un insondabile segreto di fatima. se si tratta di una ricostruzione in studio, è indubbiamente stata realizzata investendoci il 98% del budget per farla sembrare più super-reale d'ogni vero e basterebbe da sola ad aprire un'inchiesta. pensare che una randellata simile, proposta oggi, verrebbe come minimo congelata dalla magistratura, con o senza contesto para-sociologico e informativo a "sublimarla".

    assieme all'autopsia di death file yellow è quanto di peggio possa capitare anche al più acritico e appassionatissimo giramondo e andrebbe annoverata in un'ideale top ten delle più folli ed eclatanti sviste censorie insensate e ingiustificabili di tutta la storia dei divieti.

    mondofili avvisati.
  • Raremirko • 23/10/21 21:22
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    ...al di là dell'intrinseco valore o disvalore complessivo del documentario, resta qualcosa di I N C R E D I B I L I S S I M O il nulla osta per tutti concessogli dalla commissione di censura. come e perché la scena del neonato (schiaffata a bella posta anche in locandina: roba che spasojevic fatti un giro bello largo) sia stata graziata degli edwards mani di forbice di allora resta un insondabile segreto di fatima. se si tratta di una ricostruzione in studio, è indubbiamente stata realizzata investendoci il 98% del budget per farla sembrare più super-reale d'ogni vero e basterebbe da sola ad aprire un'inchiesta. pensare che una randellata simile, proposta oggi, verrebbe come minimo congelata dalla magistratura, con o senza contesto para-sociologico e informativo a "sublimarla".

    assieme all'autopsia di death file yellow è quanto di peggio possa capitare anche al più acritico e appassionatissimo giramondo e andrebbe annoverata in un'ideale top ten delle più folli ed eclatanti sviste censorie insensate e ingiustificabili di tutta la storia dei divieti.

    mondofili avvisati.
    Quoto ogni singola parola del buon Schramm; i due film da lui citati magari li ho pure visti ma (per fortuna?) non mi ricordo nada.

    Comunque, riguardo alla censura, evidentemente il film sfruttò varie gabole o, magari, il mero menefreghismo delle gente dell'epoca.

  • Schramm • 26/10/21 23:05
    Scrivano - 7694 interventi
    anzitutto molto curioso l'a.k.a. (molto probabilmente posticcio e postumo) crack l'insidia del 2000, dato che lungo i 78' di drugumentario al crack non è dedicato un solo minuto e non viene nemmeno chiamato in causa neanche per sbaglio.

    poi va corretto il tiro cronologico: il film antecede di 4 anni la data riportata in scheda e deve aver conosciuto distribuzione l'anno dopo la realizzazione, dato che lo stesso imdb riporta 1987.

    realizzativamente parlando si colloca insomma tra mondo cane oggi e mondo cane 2000: come da prassi di crisanti e massi, che fan pallamano tra i rispettivi materiali (rimpolpati, come in questo caso, con ripescaggi estrapolati da tabù 2, pellicola della quale crisanti - qui produttore - doveva evidentemente detenere i diritti, dato che ne ricicla non pochi spezzoni anche in sporco mondo sporca gente e mafia), dall'uno (mco) recupera alcune reels, l'altro (mc2000) le recupererà da questo senza neanche porsi il problema di differenziarle quel minimo rimontandole: medesime sequenze (la prostituzione minorile, i cadaveri usati come corrieri, i morti per aids, le fumerie d'oppio, i nati malformati) riproposte con diverso commento sonoro e contesto tematico (in mafia la cosa verrà portata tutta alle estreme conseguenze, con tutti i momenti più bubushockete foggati e pixelati). e proprio perciò la mancanza di divieto almeno ai 14 è doppiamente inspiegabile e sbalorditiva, considerato che mondo cane oggi e mondo cane 2000, a parita di sequenze e anzi eccettuate quelle abbastanza tremende coi neonati, si sono buscati il severamente vietato ai minori di anni 18.

    davvero risibile, considerato l'anno che vedeva nascere l'house, la scena della discoteca (ovviamente moralisticamente additata come tempio del male e luogo di postribolare perdizione), presentata con una foggia sia estetica che musicale seconda metà anni 70 anche nel tessuto sonoro, che scimmiotta disperatamente la disco-funk dei passengers...

    più ridicola ancora la lunga parabasi finale con scene di persone che si bucano, si contorcono per l'astinenza o di morti di overdose contrappuntate dalla voice over che come una puntina che si incanta reitera "sei tu? sarai tu? vorrai essere tu?" - come se gli eroinomani cronici e terminali riempissero le sale per un film come questo, che in sala ci sarà rimasto si e no 4 giorni a dir tanto, e in un totale di 30 sale in tutta italia...

    infine un blooper: nella scena più pesa del lotto, la voice over parla al maschile del neonato morto usato come involucro per nascondere eroina. il corpo è invece di una bambina. quando si dice la veridicità del mostrato e la cura per i dettagli.