Discussioni su Doppia personalità - Film (1986)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/08/17 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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    Buiomega71

DISCUSSIONE GENERALE

6 post
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  • Buiomega71 • 10/08/17 10:29
    Consigliere - 25985 interventi
    Rassegna estiva: Notti d'estate buie(sche) e senza stelle

    Andy Anderson è un regista particolare, sono affezionato a lui per quel bizzarro filmetto che e Detention (da noi Learning Curve), curiosa storia di un professore che imprigiona i suoi studenti in una specie di lager trattandoli come animali, chiudendoli nudi in gabbia e piegandoli ai suoi insegnamenti

    Un filmettino indie, ma che avevo apprezzato per il coraggio e per l'originalità del soggetto

    Quindi mi spiace scrivere male di questo suo Positive I.D. (titolo bellissimo, tra l'altro), ma , ahimè, quì, c'è poco o nulla che funzioni

    Anderson scrive, produce, monta e dirige, in quello che e un suo film in toto, partendo bene ma prendendo, poi, svolte assurde e confusionarie, che affondano nella noia e nell'imbarazzo

    All'inizio sembra di vedere un "rape and revenge" sui generis (in fondo lo è), con la Roscoe (di discreta intensità) che non riesce a riprendersi dallo stupro subito in casa da un balordo, successo l'anno prima. La sua vita famigliare và in pezzi, tra nervi a fior di pelle e pillole (significativa la scena del pollo da cucinare o le sue profonde crisi sotto la doccia, o quando colpisce violentemente la sua amica, rea di averle chiesto se durante la violenza ha provato un minimo di piacere, millantando che, in fondo, lo stupro e il sogno erotico segreto di ogni donna)

    Insomma, l'inizio sembrava intrippante, e Anderson riconfermava la sua vena autoriale di regista comunque particolare , con il suo stile non comune a certi straight to video

    Poi, però, si sceglie una svolta narrativa incomprensibile e Anderson non sà più bene cosa vuole davvero raccontare o dove vorrebbe andare a parare.

    La donna diventa una femme fatale dalla doppia vita, apre conti in banca, affitta una lurida stanza di un motel a ore, diviene la mascotte di un bar (sic!), tutti gli uomini la prendono in simpatia, c'ha una love story con il propietario del locale (che non c'azzecca nulla), mentre fà la spola tra famiglia , lavoro, e doppia vita.

    Anderson si perde in un fiume di chiacchiere futili e tediose, costruisce panegirici che non servono a nulla, se non a tirare i canonici 90' minuti, tra la donna che fà la moglie perfetta (il maritino amorevole e comprensivo, la vicina di casa che ci prova con lui), la vamp macchiavellica e la lavoratrice alle dipendenze di una milf arpia e ben poco simpatica

    Ecco, il film gira tutto su questi tre elementi che non portano da nessuna parte, tediando sempre più e facendo perdere tutto l'interesse, sfumando un inizio che prometteva bene

    Il dramma psicologico iniziale si trasforma in una paccottiglia confusionaria e pasticiata, che nemmeno il prefinale violento al bar riesce a risollevare

    Anderson, raccontando la studiata vendetta di una donna violata, imbastisce uno script informe e prolisso, prendendo di mezzo echi depalmiani e spizzichi brooksiani di In cerca di Mr. Goodbar (nei deboli intenti però) per poi approdare da nessuna parte, con svolte inutili, fiacche e antinarrative

    Poteva essere qualcosa di diverso, rimane un filmaccio anonimo, brutto, di una fiacchezza disarmante (chiusa finale compresa, che dà il colpo di grazia) immerso in una marea di situazioni e dialoghi da telenovela.

    Il compositore della colonna sonora, Steven Jay Hoey, interpreta Johnny, il ragazzo sbronzo che ci prova con la donna al bancone del bar, mentre il co-montatore Robert J. Castaldo è il gestore del motel dove la donna prende in affitto una stanza

    Come regista della seconda unità troviamo Gary Marcum, il regista (s)cult dell'horror Il diavolo abita nel Texas

    A parte la vendetta meditata (e mal gestita) e la donna coi nervi a pezzi, con la rassegna ci azzecca poco o nulla, a saperlo prima...
    Ultima modifica: 10/08/17 21:25 da Buiomega71
  • Digital • 10/08/17 10:30
    Portaborse - 3994 interventi
    Accidenti, addirittura un monopalla! Dev'essere proprio tremendo!! E io che gli volevo concedere una chance.. :/
    Ultima modifica: 10/08/17 10:31 da Digital
  • Buiomega71 • 10/08/17 10:36
    Consigliere - 25985 interventi
    Digital ebbe a dire:
    Accidenti, addirittura un monopalla! Dev'essere proprio tremendo!! E io che gli volevo concedere una chance.. :/

    Noiossisimo e incocludente. L'inizio faceva ben sperare, ma poi...Ancora devo capire che caspita di film avesse in mente Anderson
  • Didda23 • 10/08/17 10:48
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Prima monopalla del festival! Accidenti. E' vero il titolo è molto bello e la locandina non era male. Ma quanti Anderson che fanno i registi ci sono?!
    Speriamo nel prossimo
  • Buiomega71 • 10/08/17 10:51
    Consigliere - 25985 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Prima monopalla del festival! Accidenti. E' vero il titolo è molto bello e la locandina non era male. Ma quanti Anderson che fanno i registi ci sono?!
    Speriamo nel prossimo


    Anderson e un cognome comunissimo in america, a quanto sembra...

    Tra Paul, Paul WS, Michael c'è anche Andy (che comunque una sua personalità c'è l'ha, piu per il bizzarro Detention che per questo loffio dramma psicologico mal gestito)
    Ultima modifica: 10/08/17 10:51 da Buiomega71
  • Marcorampa • 10/08/17 11:46
    Galoppino - 18 interventi
    Monopalla...azz...