Discussioni su Django unchained - Film (2012) | Pagina 6

Didda23 ebbe a dire:
@ John trent
Mi fa piacere che ultimamente sei più presente nel sito.

Grazie, sei molto gentile. Diciamo che vado a periodi. :)

Buio, non voglio rinfocolare un fuocherello per fortuna già spento, tanto più che già ho avuto occasione di manifestarti il mio apprezzamento per la competenza ed il grande amore per il cinema che traspare dai tutti i tuoi commenti.

Per quanto riguarda Tarantino, mi riesce difficile immaginarlo "emanciparsi" da se stesso, a meno che con questo non si intenda l'adozione di uno stile più classico e meno citazionista, cosa del resto già avvenuta con il pregevole Jackie Brown.

Non è solo una questione di citazionismo, Bastardi è un film molto più maturo e innovativo. Poi vabbé, non è che voglio sparare sulla croce rossa, avercene di registi come Tarantino...

Rebis ebbe a dire:
Beh, accade a molti registi di diventare la maniera di se stessi: è un segno di involuzione, un'incapacità di far evolvere il proprio stile. Cosa particolarmente vera secondo me per quei registi che antepongono la forma ai contenuti. Alla lunga si arenano e realizzano sempre lo stesso film.

Vedi: Burton, Refn... i primi che mi vengono in mente.

Sì, hai ragione senz'altro. Ma la ricchezza del cinema di Tarantino mi pare "articolata" su molti più livelli rispetto a quella dei registi citati, e non mi pare che riguardi solo la forma.

Stilisticamente o formalmente è un grande ma non ha più trovato a mio avviso la "compattezza" di Le iene e Jackie Brown che insieme a BSG rimangono i suoi film maggiormente compiuti.

Beh, non definiresti compiuto neanche Pulp Fiction, Galbo? A me pare sia perfetto in ogni suo fotogramma...

Zender ebbe a dire:
Non capisco però come potrebbe mai emanciparsi Tarantino dal tarantinismo. Sarebbe uno snaturarsi, un negarsi lo stile che l'ha reso unico e ammirato nel mondo intero e che ancora così bene gli riesce di infondere nei suoi film...

Totalmente d'accordo! E quello che penso pure io.

Credo che i capolavori tarantiniani siano Le Iene in primis, poi Jackie Brown e in assoluto Kill Bill vol 2 (il "primo" Kill Bill, pur amandolo, e stato-a mio avviso- penalizzato da quegli odiosi e fastidiosi insert animati)

BSG e A Prova di Morte non ancora visionati

In quanto a Pulp Fiction lo vidi in un periodo no di molto tempo fa, quindi il giudizio resta sospeso a prossima visione

Django non e sicuramente il suo capolavoro, ma innegabile gran cinema pregno, fino al midollo, della poetica tarantiniana

I grandi autori (quelli assoluti) hanno il loro stile inconfondibile (vedi, chessò, Fellini, Argento , Greenaway o Russell)

Sono convinto anch'io che un Tarantino "diverso" snaturerebbe e negherebbe il suo stile (per altro unico )

x Daniela :)

Concordo con Galbo: Le iene, Jackie Brown, BSG sono dei vertici nella sua produzione quanto a compattezza, maturità espressiva, controllo sui mezzi di produzione e contenuti: le altre cose sono dei divertissement di alto livello, realizzati con grande creatività e stile, ma abbastanza fine a se stessi. Pulp fiction è un'opera manifesto, scritta da dio, che merita un discorso a parte: è il film che lo ha reso un'autorità al cinema, ma col senno di poi non è il suo film più riuscito (un discorso analogo lo si potrebbe fare per Velluto blu di Lynch).

La ricchezza del cinema di Tarantino è senz'altro il suo stile ma soprattutto la sua passione cinefila: quando imperversa la seconda però il suo cinema si fa "adolescenziale", spassosissimo ma anche un po' effimero. Django è un bel film, lo ripeto, ma per me è una pausa, un film di passaggio, comunque lungi dall'essere tra i suoi film migliori.

Quando dico "emanciparsi dal tarantinismo" non intendo un Tarantino diverso, ma un Tarantino più maturo, più ponderato, con un peso narrativo maggiore (visto che l'estetica è fuori discussione)... Più di così non so come spiegarmi :/

Zender ebbe a dire:
Beh, non definiresti compiuto neanche Pulp Fiction, Galbo? A me pare sia perfetto in ogni suo fotogramma...

A mio avviso è di livello leggermente inferiore agli altri due.

Rebis ebbe a dire
Quando dico "emanciparsi dal tarantinismo" non intendo un Tarantino diverso, ma un Tarantino più maturo, più ponderato, con un peso narrativo maggiore (visto che l'estetica è fuori discussione)... Più di così non so come spiegarmi :/

Quello che in fondo ha fatto con Jackie Brown (a mio avviso), che guarda caso amo alla follia

Ma , sarà il caso, il meno citato e osannato della sua filmografia dai tarantiniani più incalliti

Ma del resto ogni suo film e un piacere per gli occhi, la mente e l'encefalo e il resto passa, per quanto mi riguarda, in secondo piano

Non lo so Rebis, io dico che si potrebbero reputare dei divertissement anche film come BSG dopotutto (basti pensare a Hitler voglio dire). Il suo cinema è costantemente in bilico tra il divertissement e la rilettura matura e intelligente di un genere. La sua forza sta proprio nel rimanere in bilico, magari un po' più da una parte o dall'altra a seconda dei film, ma sempre sul ciglio siamo.

Con grande ritardo vedo la chiamata di Buio.
Anche se giungo buon ultimo, ovviamente mi schiero con coloro che giudicano assai interessanti i suoi commenti, dai quali traspare un amore verso la settima arte certamente non comune.

Zender, nel mio commento col riferimento a La Sposa volevo fare un collegamento ipertestuale esplicito con la scheda di Kill Bill, dici che può andar bene? Grazie, gugly :-)

Sì volevo metterlo, è che quando i film sono duplici o molteplici di solito non lo faccio. Ho linkato a Kill Bill 1 comunque.

Zender ebbe a dire:
Sì volevo metterlo, è che quando i film sono duplici o molteplici di solito non lo faccio. Ho linkato a Kill Bill 1 comunque.

Grazie mille!

Appena rivisto, se non è il suo miglior film poco ci manca.

Non sono assolutamente d'accordo. Con A prova di morte il suo peggiore

Io metto ai vertici Jackie Brown e Bastardi senza gloria

Visto Django "the original" corbucciano: beh, che dire, Tarantino ha moltiplicato colore, sfarzo e pulp, e ha dotato il suo Django, giustamente torvo viste le vicende sue e della moglie, di un deus ex machina un po' più solare e sorridente, il Dott. Schultz, magnificamente interpretato dall'adorabile Christoph Waltz.

Non dico una mezza delusione..ma quasi..mi aspettavo un film diverso.

Comunque DiCaprio è davvero un attore da tripla A