Discussioni su Contracted - Fase I - Film (2013)

DISCUSSIONE GENERALE

2 post
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  • Buiomega71 • 7/12/20 10:46
    Consigliere - 25998 interventi
    Tra le manifestazioni più realistiche della decadenza del corpo umano che va in necrosi e delle sue nefaste conseguenze, che fà propria la lezione del dottor Cronenberg e del collega Andrew Parkinson, con dovizia di disfacimenti "cancerogeni" degna del più disturbante "malattia movie".

    England non si risparmia (suddividendo la spiacevole metamorfosi e i suoi effetti devastanti in tre giornate) , comincia con strane allergie cutanee, profusione di sangue mestraule, qualche larvetta quà  e là, disturbi auditivi, rotture capillari oculari, denti che cadono nel lavandino e marciscono, ciocche di capelli che finiscono sul piatto della doccia, unghie facilmente estraibili stile brundlemosca (che finiscono pure, inavvertitamente, nelle portate del ristorante), croste sotto la bocca, l'occhio che diventa biancastro, l'insensibilità (la sequenza dell'acqua bollente della vasca da bagno è notevole) e , infine, un aumento dell'aggresività, dovuto anche al fatto che la sfortunata Samantha viene abbandonata un pò da tutti i suoi "affetti" (madre e amante comprese), perdendo pure il lavoro e il concorso floreale a cui teneva particolarmente.

    Metafora sull'impossibilità di essere normali (Samantha parte svantaggiata perchè lesbica), dove la malattia e la marcescente mutazione corporea và di pari passo con l'ostilità di chi dovrebbe starle vicino (la madre bigotta e conservatrice-una Caroline Williams che assomiglia sempre di più a Maureen O'Hara-che non è poi tanto dissimile, con le dovute differenze, dalla madre di Carrie White, notare poi le immagini cristologiche appese sulle pareti nell'appartamento, la cinica fidanzata lesbica che la tratta con fredda sufficenza), costringendo Samantha a vivere il proprio decadimento fisico in assoluta alienazione e straziante solitudine, vomitando sangue sulla tazza del bagno e cercando in tutti i modi di coprire gli evidenti deterioramenti del suo fisico con pagliativi come occhiali da sole o berrette (plauso a Najarra Townsed per il tour de force fisico, psichico interpretativo assolutamente non facile), provocando disgusto e emarginazione alle persone con cui entra in contatto.

    Un incipit necrofilo (saggia la scelta di non spiegare molto sulla figura inquietante dell'untore scopereccio e di non mostrarlo mai interamente in viso, se non con scelte di regia sfocate) e un prefinale che sfocia nello psychothriller, con aggiunta di sgradevole rapporto sessuale dai nefasti olezzi della necrosi, con la vagina che si "muove" al suo interno e butta vermacci e il partner maschile che maledice la ragazza cercando di lavarsi via il contagio dal pene infetto.

    SPOILER
    England stava andando bene, se non benissimo, e chiudere il film sull'incidente automobilistico della ragazza, ormai all'ultimo stadio dell'irreversibile malattia, avrebbe giovato. Invece vuole strafare, come a ricordare che, alla fine, la sua è una diversa rappresentazione dell'abusato tema zombesco. Quindi alza il tiro e deraglia nella solita e banale deriva degli infetti rabbiosi che ruggiscono e digrignano i denti, mandando un pò in vacca tutto quello che di buono aveva costruito, facendo precipitare il suo film nella più trita convenzionalità. E ti vien da dire: peccato Eric, ce l'avevi quasi fatta.
    FINE SPOILER

    Notevole la visita medica, la lesbo vomitata in bocca al sangue deteriorato, così come l'aspetto surreale nella reazione di amici e parenti alla vista dei cedimenti fisici della ragazza e funzionale il disgustoso make up di Mayera Abeita (buona anche la scelta di non strafare troppo sui devastanti effetti della malattia virale) e la sequenza in cui Samantha si trucca e si fa "bella" spazzolandosi i capelli e mettendosi il rossetto su quelle labbra incancrenite è un colpo di genio di macabra e marcissima bellezza.

    England rivisita i (de)generi a modo suo, prima il redneck horror a là Non aprite quella porta con il "balordo" Madison County, poi "l'infection movie" con questo imperfetto tributo paracronenberghiano e infine il revenge movie femmineo di Josie (che rimane, almeno per quello che ho potuto constatare, la sua opera più matura e decisamente migliore).

    Peccato solo per quella chiusa da horroretto da discount che banalizza uno dei più sofferti e srazianti body horror di nuova generazione, non fosse altro per l'emarginazione di Samantha che sembra avariarsi e decomporsi non solo nella carne.

    I, ZOMBIE non è passato invano.

    Ti prenderai cura di me?
    Ultima modifica: 24/07/21 08:01 da Zender
  • Buiomega71 • 22/07/21 21:40
    Consigliere - 25998 interventi
    Incredibile come l'episodio a fumetti Cominciò con un bacio, scritto da Franco Tamagni e disegnato, impeccabilmente, da Aurelio Vattimo, contenuto nell'albo L'orgia di Satana (ottobre 1974) per la serie degli horror pocket della Sansoni, sia uguale in tutto e per tutto (meno che nel finale "satanico" vendicativo) a Contracted

    Già in tempi non sospetti i nostri fumettisti sperimentavano il body horror e il disfacimento del corpo femminile infettato da un uomo misterioso.