Discussioni su Carrie - Lo sguardo di Satana - Film (1976) | Pagina 1

DISCUSSIONE GENERALE

67 post
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  • Patrick78 • 7/05/09 11:23
    Magazziniere - 545 interventi
    -Fa parte degli undici film preferiti da Quentin Tarantino che per la rivista -EMPIRE MAGAZINE- nel 2008 ha stilato una sua personalissima classifica e lo ha inserito in ottava posizione.

    * 1. The Good, the Bad and the Ugly (1966, Sergio Leone)
    * 2. Rio Bravo (1959, Howard Hawks)
    * 3. Blow Out (1981, Brian De Palma)
    * 4. Taxi Driver (1976, Martin Scorsese)
    * 5. His Girl Friday (1940, Howard Hawks)
    * 6. 5 Fingers of Death / King Boxer (1972, Chang-hwa Jeong)
    * 7. Pandora's Box (1929, Georg Wilhelm Pabst)
    * 8. Carrie (1976, Brian De Palma)
    * 9. Unfaithfully Yours (1948, Preston Sturges)
    * 10. 5 Graves to Cairo (1943, Billy Wilder)
    * 11. Jaws (1975, Steven Spielberg).

    Choices 2, 3 and 4 are marked as "interchangeable".

    -Fa parte dei dieci film preferiti da Quentin Tarantino che per la rivista -THE INDEPENDANT- nel 2005 ha stilato una sua personalissima classifica e lo ha inserito in ottava posizione.

    * 1. The Good, the Bad and the Ugly (1966, Leone)
    * 2. Rio Bravo (1959, Hawks)
    * 3. Taxi Driver (1976, Scorsese)
    * 4. His Girl Friday (1940, Hawks)
    * 5. Rolling Thunder (1977, Flynn)
    * 6. They All Laughed (1981, Bogdanovich)
    * 7. The Great Escape (1963, J. Sturges)
    * 8. Carrie (1976, De Palma)
    * 9. Coffy (1973, Hill)
    * 10. Five Fingers of Death (1973, Chang)

    -Fa parte dei dodici film preferiti da Quentin Tarantino che per la rivista -SIGHT & SOUND- nel 2002 ha stilato una sua personalissima classifica e lo ha inserito in ottava posizione.

    * 1. The Good, the Bad and the Ugly (1966, Leone)
    * 2. Rio Bravo (1959, Hawks)
    * 3. Taxi Driver (1976, Scorsese)
    * 4. His Girl Friday (1940, Hawks)
    * 5. Rolling Thunder (1977, Flynn)
    * 6. They All Laughed (1981, Bogdanovich)
    * 7. The Great Escape (1963, J. Sturges)
    * 8. Carrie (1976, De Palma)
    * 9. Coffy (1973, Hill)
    * 10. Dazed and Confused (1993, Linklater)
    * 11. Five Fingers of Death (1973, Chang)
    * 12. Hi Diddle Diddle (1943, Andrew L. Stone)
    Ultima modifica: 10/05/09 03:19 da Patrick78
  • Funesto • 4/12/09 23:04
    Fotocopista - 1415 interventi
    Ehm, è sanguinoso?
    Questo è un film celebre e ne parlano bene, allora sono incuriosito...
    Forse avrò rotto con 'ste domande, scusatemi, la finirò.
  • Redeyes • 4/12/09 23:18
    Formatore stagisti - 953 interventi
    secondo me il punto non è se è sanguinoso o meno....
    ma quanto è ben fatto!
    Pur senza eccessivi spargimenti di sangue (eccezion fatta per un rosso finale) - ed ecco la risp al tuuo quesito- trasmette un'incredibile angoscia....
    Devi assolutamente vederlo.
    Sissy Spacek, poi, è oltre che deliziosa, molto molto brava!
  • Rebis • 4/12/09 23:43
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    io sono colto da una sorta di struggimento adolescenziale ogni volta che lo rivedo... meraviglioso, superiore al romanzo, secondo me. Più che sanguinario però direi... mestruale... ;)

    PS: se ami Phenomena e Suspiria, DEVI vederlo!!!
    Ultima modifica: 4/12/09 23:45 da Rebis
  • Zender • 5/12/09 08:18
    Capo scrivano - 47801 interventi
    Fa parte dei non moltissimi horror che si può considerare "d'autore", nel senso che come in SHINING (per dirne uno) è più la mano del regista che non il romanzo di King ad emergere. E siccome il regista è De Palma trovi alcune scene davvero memorabili (sooprattutto nel finale). Sissy Spacek è perfetta, Piper Laurie fenomenale... insomma, anche se la prima volta che lo vidi mi deluse, quando lo rividi ne capii la grandezza.
  • Gugly • 5/12/09 11:20
    Portaborse - 4710 interventi
    Il romanzo però merita anch'esso: King sembra uno scrittore "nazionalpopolare", a mio avviso invece propone riflessioni sulla vita e sugli individui non banali, qui sono il senso del peccato, la sessuofobia, determinati strumenti usati con cattiveria ma per difesa (" ora più piano mamma, ancora più piano....stop)"
  • Ciavazzaro • 5/12/09 11:44
    Scrivano - 5591 interventi
    Come già detto il famoso liquido rosso è riservato allo spettatore nel finale,ma comunque ti consiglio anche io la visione.
  • Funesto • 5/12/09 18:57
    Fotocopista - 1415 interventi
    Faccio tesoro dei vostri suggerimenti e ne programmo la visione ;-)
    Ultima modifica: 5/12/09 18:57 da Funesto
  • Zender • 5/12/09 19:01
    Capo scrivano - 47801 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    Il romanzo però merita anch'esso: King sembra uno scrittore "nazionalpopolare", a mio avviso invece propone riflessioni sulla vita e sugli individui non banali, qui sono il senso del peccato, la sessuofobia, determinati strumenti usati con cattiveria ma per difesa (" ora più piano mamma, ancora più piano....stop)"
    E' nazionalpopolare, ma ha anche indubbio talento e inventiva. Non sarò certo io a parlarne male, di King. Libri come Pet Sematary, La zona morta (soprattutto), Shining o L'ombra dello Scorpione non son certo operine nazionalpopolari...
  • Rebis • 5/12/09 19:06
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    Il romanzo però merita anch'esso: King sembra uno scrittore "nazionalpopolare", a mio avviso invece propone riflessioni sulla vita e sugli individui non banali, qui sono il senso del peccato, la sessuofobia, determinati strumenti usati con cattiveria ma per difesa (" ora più piano mamma, ancora più piano....stop)"

    Concordo su King, che, anche negli ultimi, deludenti, romanzi riesce a catturare pulsioni e contraddizioni dell'animo umano come pochi. Carrie aldilà di tutto merita, anche perché è il suo primo romanzo, ed in effetti, psicologicamente, è assai più complesso del film, che rimane schematico, elementare (anche in senso positivo) e sostanzialmente di "regia"...
    Ultima modifica: 5/12/09 19:07 da Rebis
  • Redeyes • 6/12/09 21:41
    Formatore stagisti - 953 interventi
    Spezzando una lancia, pur non essendocene bisogno, per King, concordo sulla sua ars, sopratutto perchè applicata nel genre horror, che spesso, invece, tende solo alla spasmodica ricerca dell'urlo di terrore, e con lui ha trovato anche altro. Chiaramente mi riferisco ai suoi libri meno recenti che oltre a terrorizzare, e lo fanno senza dubbio, ci deliziano con, apunto, buone riflessioni.
    Apro parentesi: ma come è finita che oramai Nazionalpopolare ha assunto un' aggettivizzazione negativa?
  • Zender • 7/12/09 08:58
    Capo scrivano - 47801 interventi
    Redeyes ebbe a dire:
    Apro parentesi: ma come è finita che oramai Nazionalpopolare ha assunto un' aggettivizzazione negativa?
    Perché è diventato sinonimo di massificato e di popolare nel senso peggiore del termine.
  • Redeyes • 8/12/09 09:18
    Formatore stagisti - 953 interventi
    ....si ma il punto è proprio come è finita che siamo arrivati a giudicarlo e vederlo solo sotto questo aspetto?
    E' un po' lo stesso iter che ha percorso il termine mediocre....ormai se ne evidenzia solo un aspetto negativo...
    Poi la definizione moderna è abbastanza nota e dell'uno e dell'altro, ma, e capisco che è una polemica fine a se stessa- come direbbe il LaPorta di Guzzanti (http://www.youtube.com/watch?v=ovoxsELptbc) - non ne capisco la discesa ad pejus...
  • Zender • 8/12/09 09:51
    Capo scrivano - 47801 interventi
    La discesa dipende dall'uso che se ne fa. Dal momento che la parola viene utilizzata oggi perlopiù quando serve connotare negativamente, l'accezione negativa diventa quella preponderante, inevitabilmente.
  • Redeyes • 8/12/09 09:59
    Formatore stagisti - 953 interventi
    ....certamente....
    cmq, poi la chiudo, perchè siamo su rette parallele e, per quanto esimi matematici ci dican che prima o poi s'incontreranno io ne dubito, la domanda era:
    - Perchè è diventata negativa?
    vale a dire poniamo che da domani dire Carino, significhi così così, non viene da chiedersi qual'è stato il momento di passaggio da positivo a negativo, per farla breve?
    Cioè perchè l'uso che se ne fa è mutato?
  • Undying • 8/11/10 17:27
    Risorse umane - 7574 interventi
    Un horror matriarcale

    Carrie cela, dietro un impianto narrativo horror, il dramma esistenziale della protagonista: una ragazza abbandonata alla sua solitudine, forzata all'isolamento da un mondo adolescenziale, quello scolastico, ch'é specchio di quello adulto; infatti ciò che caratterizza il micro cosmo che circonda Carrie è una società basata sul conservatorismo, su riti di facciata (il ballo, lo sport) e sulla nètta - quasi rigida - suddivisione in caste.
    Ma il dramma della solitudine non è il solo tema attorno al quale ruota la vita della sfortunata protagonista: è esemplificativo il fatto che la ragazza scopra di essere dotata di poteri telecinetici proprio quando si manifestano, nel metabolismo di "donna" ormai pronta alla procreazione, le prime mestruazioni.
    E' proprio a questo punto che il film Carrie assume toni matriarcali, riducendo lo spazio dei protagonisti maschili, limitati a pedine di contorno e conferendo, al contrario, alla protagonista spunti di successo che ricordano la più piccola Regan de L'Esorcista o, più in generale, l'ambientazione scolastica di American Graffiti.

    Sotto:
    manifesto estremamente femminile, esaltato dalla tenuta di Carrie in abiti nuziali



    Sul piano prettamente tecnico De Palma infonde un suo caratteristico stile nel secondo tempo, mediante l'uso di soggettive e split screen che donano al film un taglio personale e del tutto individuale.
    Pure il post-finale, con quella mano di Carrie che fuoriesce dalla tomba, sarà, negli anni a venire, uno stereotipo, un cliché quasi imprescindibile nel cinema horror.

    Il film fu realizzato a basso budget e con un cast di esordienti o semi-sconosciuti (eccezion fatta per la Spacek, moglie dello scenografo Jack Fisk) e Piper Laurie.
    Ultima modifica: 8/11/10 17:53 da Undying
  • Caesars • 22/07/11 09:09
    Scrivano - 16812 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Stephen King ebbe a dire:

    -"Brian ha fatto un ottimo lavoro, eliminando le parti più noiose del mio romanzo e aggiungendoci il suo stile unico, hitchcockiano, elegantissimo".

    da "Stepehen King Pocket" di Joe Arden (S&K Editori)


    -"Carrie fu una grande emozione, perchè era il primo film tratto da un mio libro, ma soprattutto aveva stile e c'erano cose nel film che avrei voluto fossero venute in mente a me quando scrivevo il libro. Per gran parte del film mi veniva da pensare: 'Merda avrei dovuto pensarci, avrei dovuto farlo io!'"

    da "Stephen King Parla" intervista rilasciata al mensile Ciak.


    King ha ragionissima, il film di De Palma è (contariamente a quanto accade di solito) enormemente più valido del libro da cui è tratto. De Palma al suo apice (escudendo "Il fantasma del palcoscenico")
  • Capannelle • 22/07/11 09:40
    Scrivano - 3518 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    De Palma al suo apice (escudendo "Il fantasma del palcoscenico")

    Concordo, aggiungendo Scarface. Un gradino sotto Gli intoccabili e Omicidio a luci rosse.

    Il resto della produzione Depalmiana è una serie di film sicuramente non banali ma spesso sopravvalutati.
    Cioè geniali in alcuni elementi ma deficitari nel loro insieme, quasi dei "giganti dai piedi di argilla".
  • Zender • 22/07/11 09:52
    Capo scrivano - 47801 interventi
    Io amo Carrie, ma se dovessi citare tutti i film di De Palma che amo allo stesso modo e anche di più non finirei più... E comunque è bello sentir dire dall'autore di un libro delle frasi così sincere, e non fanno dubitare della sincerità delle accuse rivolte invece a Kubrick per Shining. D'altra parte la sincerità nei giudizi è spesso prerogativa di chi se la può permettere, e King, dall'alto dei suoi miliardi di libri venduti, può permettersela.
  • Columbo • 22/07/11 10:02
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    Nessuno si è accorto dell'errore nel pre-finale onirico?
    Ultima modifica: 22/07/11 10:03 da Columbo