Discussioni su Carnage - Film (2011) | Pagina 5

DISCUSSIONE GENERALE

147 post
  • Cloack 77 • 14/06/12 16:16
    Servizio caffè - 21 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Un commento che rispecchia appieno le sensazioni visive e percettive che ho avuto visionando questa pellicola,Cloack 77, complimenti.
    Anch'io sono pienamente d'accordo col tuo commento. Continuo a provare rammarico per quel Polanski che ultimamente non c'è più.
  • Didda23 • 14/06/12 19:56
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Non sono affatto d'accordo con quanto affermi, Cloack77. Carnage è proprio un gran bel film ed è polanskiano al 100%
  • Funesto • 14/06/12 20:04
    Fotocopista - 1415 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Non sono affatto d'accordo con quanto affermi, Cloack77. Carnage è proprio un gran bel film ed è polanskiano al 100%

    Non per nulla sarebbe persino ascrivibile (in modo molto tirato per i capelli ma comunque innegabile) ai film sui disagi vissuti in appartamento, su cui Polanski ha detto molto!
  • Didda23 • 14/06/12 20:20
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Pure L'uomo nell'ombra mi aveva completamente soddisfatto. Se poi consideriamo che esattamente 10 anni fa usciva quel capolavoro de "Il pianista", non riesco a trovare il senso di tale critica.
    I registi in fase discendente, sono ben altri.
  • Markus • 15/06/12 08:30
    Scrivano - 4775 interventi
    A me il film è piaciuto (tre palle, se non ricordo male). Bisogna però anche dire che la pellicola beneficia della pièce teatrale (non è di Polanski) che fondamentalmente ti ha già fatto il film; al regista sta il compito del cast e dell’adattamento (qui ben fatto, appunto). Quello di portare il teatro al cinema è un compito facile da una parte (non ci sono sbattimenti), ma dall'altra si rischia il confronto. Ricordo (e qui si va sul "markussiano" ahah) un'operazione simile in Italia (l’esordio registico di Ricky Tognazzi) con Piccoli equivoci.
  • B. Legnani • 9/12/12 21:36
    Pianificazione e progetti - 14959 interventi
    Leggiadramente cupo, scrive Pigro.
    Ossimoro notevole.
  • Galbo • 10/12/12 07:04
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Markus ebbe a dire:
    A me il film è piaciuto (tre palle, se non ricordo male). Bisogna però anche dire che la pellicola beneficia della pièce teatrale (non è di Polanski) che fondamentalmente ti ha già fatto il film; al regista sta il compito del cast e dell’adattamento (qui ben fatto, appunto). Quello di portare il teatro al cinema è un compito facile da una parte (non ci sono sbattimenti), ma dall'altra si rischia il confronto. Ricordo (e qui si va sul "markussiano" ahah) un'operazione simile in Italia (l’esordio registico di Ricky Tognazzi) con Piccoli equivoci.

    sublime paragone. Tognazzi vs Polanski.....
  • Markus • 10/12/12 08:51
    Scrivano - 4775 interventi
    Galbus, parlavo di "operazione simile" non di calibro dei registi.
  • Pigro • 10/12/12 10:24
    Consigliere - 1661 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Leggiadramente cupo, scrive Pigro.
    Ossimoro notevole.


    Carino, eh? In effetti, il film stesso è di per sé ossimorico...

    Markus ebbe a dire:
    Bisogna però anche dire che la pellicola beneficia della pièce teatrale (non è di Polanski) che fondamentalmente ti ha già fatto il film; al regista sta il compito del cast e dell’adattamento (qui ben fatto, appunto).

    Hai ragione, e infatti questo mi aveva generato un'aggiunta di riflessione in più del solito, quando ho visto il film. Poi, ragionandoci su, mi sono reso conto che lo stesso ragionamento andrebbe fatto quando vado a teatro: perché due spettacoli basati sullo stesso testo mi portano a reazioni diverse? Allora, il cuore di uno spettacolo, così come di un film, non sta nel testo (che è uno degli elementi, sia pure quello portante, dell'opera conclusiva), ma nel come quel testo è stato realizzato.
    Aggiungo che il lavoro del regista (sia a teatro che al cinema) non si limita a ideare i movimenti o le inquadrature, ma si esprime anche in un forte lavoro con gli attori. Quando diciamo che un attore è bravo, in realtà spesso vuol dire che il regista è stato bravo nell'aver sollecitato la bravura di quell'attore. E così, se diciamo che questo testo è di per sé splendido, in realtà dovremmo dire che il regista è stato bravo anzitutto nell'averlo scelto e poi nell'aver portato in luce lo splendore di questo testo. Il fatto che Polanski sia partito da un testo notevole, non va a detrimento del suo lavoro di regista, anzi! Più il punto di partenza è buono e più difficile è riuscire a mantenere il livello o addirittura ad alzarlo. Tante volte nei commenti mi capita di scrivere che il soggetto è buono ma il risultato è scarso...
  • Capannelle • 10/12/12 13:40
    Scrivano - 3507 interventi
    Pigro ebbe a dire:
    Quando diciamo che un attore è bravo, in realtà spesso vuol dire che il regista è stato bravo nell'aver sollecitato la bravura di quell'attore.
    Sante parole..

    Il fatto che Polanski sia partito da un testo notevole, non va a detrimento del suo lavoro di regista, anzi! Più il punto di partenza è buono e più difficile è riuscire a mantenere il livello o addirittura ad alzarlo.
    Concordo
  • Zender • 10/12/12 18:45
    Capo scrivano - 47768 interventi
    Sono d'accordo su quasi tutto, Pigro, però se è vero che è difficile riuscire a mantenere il livello o addirittura ad alzarlo quando il testo di partenza è buono, va anche detto che una realizzazione mediocre di un buon testo appare praticamente sempre superiore a una realizzazione mediocre di un testo anonimo (specie se il testo originale non lo si conosce). Per cui chi parte da un buon testo parte comunque avvantaggiato.
  • Pigro • 11/12/12 10:04
    Consigliere - 1661 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Sono d'accordo su quasi tutto, Pigro, però se è vero che è difficile riuscire a mantenere il livello o addirittura ad alzarlo quando il testo di partenza è buono, va anche detto che una realizzazione mediocre di un buon testo appare praticamente sempre superiore a una realizzazione mediocre di un testo anonimo (specie se il testo originale non lo si conosce). Per cui chi parte da un buon testo parte comunque avvantaggiato.

    Anche questo è giusto. È anche vero che non è raro commentare come la storia sia bella e la realizzazione scarsa. A quel punto, il godimento della pellicola è tutto sommato discreto, ma il regista ci fa una brutta figura. D'altra parte se la storia è scarsa e la realizzazione buona, il godimento complessivo è inferiore, ma il regista ne esce bene. In questo senso è vero che se la storia è buona il regista è avvantaggiato nel metter su un film discreto, ma - appunto - è anche più difficile per lui riuscire a dimostrare di non adagiarsi banalmente sulla storia.
    Per dire, a teatro (scusate se vi porto sul mio terreno) sappiamo che ci sono testi "sicuri", che anche se sono diretti da un cane funzionano, perlomeno al minimo dell'accettabilità, proprio perché c'è la storia e ci sono i dialoghi che sono perfetti. Ma proprio questo fa risaltare quanto quel regista sia un cane o un mediocre. E d'altra parte, se un bravo regista si misura con un testo così, ne percepisce tutte le difficoltà, ed è obbligato a uno sforzo enorme nel fare in modo che il pubblico esca dicendo non "che bella storia", ma "che bello spettacolo".
  • Zender • 11/12/12 18:51
    Capo scrivano - 47768 interventi
    Sì, su questo sono d'accordo, non c'è dubbio. Non fa una grinza. E dimostra quanto Polanski sia stato grande, in questo frangente 8almeno a parer mio).
  • Galbo • 11/12/12 19:26
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Galbus, parlavo di "operazione simile" non di calibro dei registi.

    si, avevo capito, era per ironizzare un pò sulla diversa levatura dei due.....
  • Caesars • 27/05/13 15:18
    Scrivano - 16810 interventi
    Lo scrivo qui (essendo questo al momento l'ultimo film di Polanski) anche se non c'entra nulla.
    A Cannes è stato (ri)presentato un documentario che Polanski aveva dedicato al suo grande amico Jackie Stewart, tre volte campione del mondo in F1 (per i pochi che non lo sapessero).
    Il titolo è "Weekend of a champion" e fu realizzato nel fine settimana del gran premio di Montecarlo (vinto da Stewart stesso) del 1971. Per l'occasione il documento è stato arricchito da una recente intervista che Stewart ha rilasciato a Polanski. Sarebbe bello riuscire a reperire questo film.
  • Schramm • 27/05/13 15:55
    Scrivano - 7694 interventi
    beh no, non sarebbe l'ultimo: a cannes roman ha presentato l'interessantissimo venus in furs, una sorta di reboot de luna di fiele all'interno dell'ambito cinematografico
  • Caesars • 27/05/13 16:11
    Scrivano - 16810 interventi
    Si, mi sono espresso male.
    Ho scritto qui in quanto ultimo film realizzato da Polanski presente nel Davinotti.
  • Ruber • 25/12/14 23:56
    Formatore stagisti - 9246 interventi
    Noioso, dopo mezz'ora ho staccato il sonno mi stava invadendo da tutte le parti, sono abituato a ben altre pellicole di Polanski.
    Ultima modifica: 26/12/14 03:49 da Ruber
  • Zender • 26/12/14 07:57
    Capo scrivano - 47768 interventi
    Ruber, è bene commentare se i film si vedono completamente fino ai titoli di coda. Altrimenti si evita. Lascio qui il commento.

    In una parola noioso; dopo mezz'ora non ce l'ho più fatta e ho staccato, la noia e il sonno mi invadevano. Per me uno dei meno riusciti lavori di Polanski che mi aveva abituato a ben altro; mal combinato, con un soggetto interessante ma sviluppato in maniera limitata; ridurre il tutto a soli quattro personaggi in una camera che si scannano verbalmente può andare bene come inizio, ma non può trainare un intero film per novanta minuti. Il tutto poteva e doveva venire sfruttato meglio, visto anche il cast importante.
    Ultima modifica: 26/12/14 07:57 da Zender
  • Buiomega71 • 26/12/14 11:42
    Consigliere - 25986 interventi
    Ruber dice
    con un soggetto interessante ma sviluppato in maniera limitata; ridurre il tutto a soli quattro personaggi in una camera che si scannano verbalmente può andare bene come inizio, ma non può trainare un intero film per novanta minuti.

    Polanski non saprei (solo perchè non l'ho ancora visto)

    Ma Nichols con Chi ha paura di Virginia Woolf ? ci era perfettamente riuscito
    Ultima modifica: 26/12/14 11:42 da Buiomega71