Discussioni su Carnage - Film (2011) | Pagina 1

DISCUSSIONE GENERALE

147 post
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  • Cotola • 10/09/11 23:08
    Consigliere avanzato - 3843 interventi
    Grande sconfitto a Venezia 2011. Nessun premio
    nemmeno per gli attori (secondo quel che si dice, davvero eccezionali).
  • Capannelle • 11/09/11 00:09
    Scrivano - 3507 interventi
    Hanno premiato tutto quello che veniva dall'Est.. ci mancava solo qualcosa di iraniano.
  • Cotola • 11/09/11 00:12
    Consigliere avanzato - 3843 interventi
    E' così. Comunque venerdì non mi lascerò certo
    scappare questo film. E penso che il premio a
    Crialese sia molto "diplomatico".
  • Zender • 11/09/11 10:28
    Capo scrivano - 47768 interventi
    Concordo sul premio a Crialese...
  • Galbo • 11/09/11 10:50
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Concordo sul premio a Crialese...

    hai visto il film ?
  • Buiomega71 • 11/09/11 11:12
    Consigliere - 25985 interventi
    Vedo che si torna a premiare le "mattonate", gran ritorno "snobbistico" del festival, che premia il classico film da festival. Sorprese zero.
    Ultima modifica: 11/09/11 11:36 da Buiomega71
  • Zender • 11/09/11 12:25
    Capo scrivano - 47768 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Concordo sul premio a Crialese...

    hai visto il film ?

    No, infatti quotavo il "penso" espresso da Cotola. Magari invece è un bellissimo film e non penserò più così.
  • Columbo • 11/09/11 13:19
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    A Venezia ha vinto il Faust di Sokurov e da quanto riportato dai giornali era chiaro sin dalla prima proiezione. Me ne rallegro perchè in queste rassegne troppo spesso vengono presentati film mediocri che trattano sempre le stesse tematiche "alla moda": femminismo, terzo mondo, disagio giovanile. Questa volta il riconoscimento è andato ad un'opera di cultura alta, un grande regista che ha scelto di confrontarsi con il principale mito culturale d'Europa.

    http://www.repubblica.it/speciali/cinema/venezia/edizione2011/2011/09/10/news/vince_faust-21491496/
  • Zender • 11/09/11 13:47
    Capo scrivano - 47768 interventi
    Bh, però non mi pare che di solito premino schifezze di bassa cultura, a Venezia...
  • Buiomega71 • 11/09/11 15:22
    Consigliere - 25985 interventi
    Cultura alta? Ma per carità! La solita, classica, spocchiosa e snobbistica premiazione da classico film da festival, che tra meno di un mese nessuno ricorderà più. Credevo che fosse superata questa mania di premiare questi film da snob. Mi sbagliavo...
  • Cotola • 11/09/11 18:09
    Consigliere avanzato - 3843 interventi
    Qualche considerazione sparsa qua e là in risposta agli interventi di altri davinottiani:

    su Crialese: ho visto il film e naturalmente è un mio parere. Non è brutto, ma troppo usuale sotto il profilo narrativo. Il premio speciale dovrebbe premiare un'opera particolare, e non trovo tra le qualità del film nè originalità nè qualche peculiarità che lo renda degno di un premio. Comunque non è un riconoscimento rubato o scandaloso. Magari vista la presenza di due giurati italiani e visto il tema molto importante...

    sul premio a Sokurov : effettivamente
    come detto da Columbo, da più giorni si legge
    sui giornali di un possibile premio al film.
    Tanti critici, di diversa estrazione, ne hanno parlato bene. Di certo Sokurov è un autore importante. Certo il suo cinema può non piacere, ma questo è un altro discorso.
    Poteva vincere qualche altro film? Certo, erano diverse le pellicole in predicato di
    premio. Ciò dimostra che quest'anno la mostra
    è stata fra le migliori degli ultimi anni.
    Premio a parte, non esaltiamo il film ma non
    condanniamolo a priori (dicendo che è una
    mattonata) senza averlo visto. Di sicuro, o
    almeno spero, passerà da noi e così saremo
    liberi di "dargli la caccia e impallinarlo".

    su Venezia: come dice mastro Zender in
    genere non premia film di bassa lega. poi succede che vincano brutte pellicole. Dopo l'anno scorso, sarà difficile fare peggio per
    un bel pò di tempo.
    Vorrei però far notare che Venezia è l'unico
    festival, credo del mondo, ad avere nel titolo la parola arte. Ciò credo debba avere il suo peso nella scelta dei film da premiare
    ma soprattutto da presentare. Ecco perchè come Didda, sono rimasto inoriddito e schifato dalla scelta di proiettare in sala
    grande il film di Greggio. Tutto il rispetto
    per il regista, gli attori e per chi ama questi film, ma cosa c'entra con la tradizione del festival e soprattutto con
    l'arte cinematografica? Sarebbe bello che Muller potesse rispondere a questo quesito.
  • Didda23 • 11/09/11 18:14
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Ora non ho molto tempo,più tardi farò una breve considerazione sul festival di quest'anno e più in generale sui festival degli anni passati (dal 2000 in poi).Così rispondo sia a Columbo che a Buiomega.
    Sono contento del premio a Sokurov è un grande regista di film autoriali e da festival.
    Ovviamente sul festival di quest'anno farò una riflessione generale senza entrare nel merito,poichè non ho visionato nessuna pellicola.A dopo,Coty resta su questi schermi.
  • Zender • 11/09/11 18:19
    Capo scrivano - 47768 interventi
    Ripeto: di Crialese e Sokurov non parlo, non ho visto. Quanto al fatto che vincano brutte pellicole io continuo a non capire il significato del termine. La critica ha imparato finalmente a darsi addosso spaccandosi spesso a metà nel giudizio a un film, segno che non è affatto semplice distinguere il cosiddetto bello dal cosiddetto brutto, e tante rivalutazioni (piacciano o non piacciano) sono il segno che si è cominciato ad aprire gli occhi su qualità, nei film, che un tempo nemmeno si consideravano come tali.
  • Columbo • 11/09/11 18:34
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    Vorrei però far notare che Venezia è l'unico festival, credo del mondo, ad avere nel titolo la parola arte. Ciò credo debba avere il suo peso nella scelta dei film da premiare
    ma soprattutto da presentare.


    Appunto, dici bene. E' un festival d'ARTE cinematografica, non di intrattenimento serale.

    Il cinema di Sokurov è sempre un'esperienza appassionante, quand'anche complessa e colta. Sicuramente bellissimi sono 'Moloch' e 'il Sole', due film incentrati su Hitler e Hirohito. Delle pellicole girate in URSS (con notevoli problemi di censura) segnalo 'Salva e custodisci', la storia di Madame Bovary, stupendo è poi 'Mournful Unconcern' (non conosco il titolo in italiano) ispirato a Heartbreak House di G.B. Shaw, inoltre 'Madre e figlio' capolavoro assoluto di struggente bellezza, ma assai impegnativo, al pari dell'elegiaco 'Arca Russa'.
    Ultima modifica: 11/09/11 18:41 da Columbo
  • Buiomega71 • 11/09/11 18:35
    Consigliere - 25985 interventi
    Per carità, non ho visto Faust(e credo mai lo farò), ma sbirciai, anni fà su raitre, Arca russa. E se tanto mi da tanto, a sto punto, meglio Greggio! Meglio farsi due risate, che fibrillare nel tedio e nello sbadiglio assoluto. Il forte sentore di premio SNOBBONE , comunque, rimane...
    Ultima modifica: 11/09/11 18:35 da Buiomega71
  • Cotola • 11/09/11 18:41
    Consigliere avanzato - 3843 interventi
    Zender forse hai ragione, brutto non è l'aggettivo adatto. Ti sarà però capitato di
    vedere un film che ha vinto un premio importante e dire: e allora? Della serie: ma
    se questo era il film migliore del lotto, gli
    altri com'erano? Comunque dai uno sguardo al
    film della Coppola dell'anno scorso. Converrai
    che qualche dubbio sulla veridicità del premio, non può non venire. Specie se il presidente di giuria era un suo ex, peraltro
    non proprio avvezzo al tipo di film premiato.
  • Buiomega71 • 11/09/11 18:44
    Consigliere - 25985 interventi
    Non ho visto il film della Sofia. Ma almeno hanno avuto coraggio, al posto di andare sul sicuro con la solita mattonata trombona venuta dall'est, che alla fine nessuno si ricorderà più.
  • Zender • 11/09/11 18:45
    Capo scrivano - 47768 interventi
    Ehi, ma a me capita spessissimo di chiedermi: "e allora?" e di fare il conseguente ragionamento. Però ricordo di aver letto in giro anche recensioni entusiastiche del film, al tempo. Per cui quello che faccio è sempre dire d'accordo, questo è ciò che penso io, lo giustifico e a un certo punto me ne frego abbastanza di discorsi che trovano in un film ciò che io proprio non ci ho visto e anche leggendo continuo a non vedere. D'altro canto mai pretenderò di dire che la mia opinione abbia anche vago carattere assoluto.
  • Columbo • 11/09/11 19:21
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    Ma chi l'ha detto che il film d’arte deve essere necessariamente noioso, perché anche il concetto può suscitare reazioni di interesse, meraviglia, orrore, e stimolare l’attenzione come un film d’azione ma, ovviamente, in maniera più profonda. Sokurov, Tarkovsky e Bergman sono roba da snob? (ma che vuol dire?? anche leggere Goethe è da snob? boh...E Dostoevskij non è Harry Potter...) O da studiosi? NEanche per idea! Forse da studiare c’è la loro maestria nell’utilizzo della macchina da presa che ha innalzato il cinema ai livelli dell’arte pittorica, ma i temi umanissimi che sono riusciti a rappresentare parlano a tutti (o meglio, a tutti quelli che vogliono o possono comprenderli). Un film non può essere scartato solo perchè è "pesante", altrimenti dovremmo buttare via Bergman, Dreyer, Rossellini, Sokurov ecc. e far largo soltanto ad una concezione del cinema come intrattenimento più o meno colto. Il fatto è che la complessità spaventa, il porsi domande complesse su tematiche esiziali non ci persuade, e certo è più facile e consolatorio rifugiarsi in film con rutti e peti a volontà.
    Ultima modifica: 11/09/11 19:34 da Columbo
  • Cotola • 11/09/11 20:25
    Consigliere avanzato - 3843 interventi
    Zender ebbe a dire:

    D'altro canto mai pretenderò di dire che la mia opinione abbia anche vago carattere assoluto.

    La tua forse no, ma quello del venerabile Maestro è un verbo indisutibile :-))

    Scherzi a parte, credo che Columbo abbia però
    ragione. Essere snob non significa vedere i film di Bergman, Dreyer, Bresson, Sokurov (per nulla noiosi, ma che certo non possono
    avere i ritmi di un thriller o di un action)
    e quant'altro . Essere snob non significa leggere Tolstoj, Flaubert, Mann, Pirandello e via dicendo. Snob è colui che ritiene degni
    di attenzione solo certi film o certi libri,
    colui che vede solo Bergman e soci e che denigra in toto il cinema di genere che, a mio avviso, se fatto bene ha una sua piena dignità ed una cifra stilistica degna di lodi
    sperticate (mi viene in mente solo per fare un nome Michael Mann). Però snob è anche colui il quale non si rende conto o non vuole
    rendersi conto della differenza che passa fra
    Hitchcock ed un pur bravo regista di genere thriller, colui che non si rende conto che Kubrick non è un pincopallino qualsiasi e così via. Che lo si ammetta o meno, alcuni registi hanno fatto la storia del cinema, lo hanno reso grande, importante, lo hanno elevato al rango di arte, rendendolo così immortale. Sono registi che, cosciamente o meno, hanno influenzato quelli dei loro tempi
    e le generazioni successive. E non è per nulla vero che sono noiosi, poichè spesso parlano di temi universali e non per caso (e qui mi riferisco soprattutto agli scrittori)
    hanno attraversato lo spazio ed il tempo, giungendo sino a noi ancora ricchi di interessanti quesiti, di profondi significati
    e di parti oscure ancora da scrutare e indagare a fondo.

    Per concludere sarebbe giusto porsi nel mezzo e non avere preclusioni nè in un senso
    nè in un altro. Vedere tutto e poi giudicare
    secondo il proprio gusto ma anche lasciandosi
    guidare da un minimo di buon senso e di imparzialità.