Buiomega71 • 20/08/13 10:18
Consigliere - 26463 interventi WESTERNALIA: L'ESTATE SELVAGGIA DELLO SPAGHETTI WESTERN
Mai mi sarei aspettato un western così crudele, crepuscolare, "sporco" e plumbeo da un regista che i più conoscono solo al servizio di Bud Spencer (anche se, da ragazzino, impazzivo per i due
sceriffi extraterrestri)
Siamo dalle parti dell'ultimo grido dell'western all'italiana (quello di
Keoma-guarda caso prodotto dallo stesso Manolo Bolognini-e dei
4 Dell'apocalisse), un west apocalittico, fatto di sterco, fango, sudore, sangue, disumanità, fame, carestie, miseria, vendetta, violenza e perdita dell'innocenza (nella struggente figura di Miguel Bosè)
La prima parte sfiora momenti di gran cinema (i sudisti perdenti e allo sbaraglio, dopo aver perso la guerra), tra pioggia battente, villaggi che sembrano l'anticamera dell'inferno, fango e sterco, disperazione assoluta (il tozzo di pane gettato nel fango per umiliare Gemma e Bosè, Gemma che difende un gattino dalla fame dei suoi commilitoni) e un atmosfera autunnale, crepuscolare, quasi da horror gotico che mi ha rammentato certo cinema fulciano e il pessimismo del
Grande Silenzio corbucciano, e non solo per gli spietati e sanguinari bounty-killer
Lupo (che non rinuncia a qualche scazzottata, anche se lontano anni luce da quelle da cartoon con Bud), poi, regala assoluti momenti dolorosi e crudeli (la morte improvvisa di Miguel Bosè e la sua agonia in una pozza di sterco e fango, prima di venire brutalmente impiccato), finanche surreali (l'entrata a cavallo del duo in uno spettrale e quasi post-apocalittico saloon), nonchè da un pre-finale che sfiora le classiche battute dello slasher-movie (la lotta furiosa e sanguinaria tra Gemma e Harmstorf) e un finale che spezza il cuore ("
Scusa se non sono riuscita a morire...")
Straordinarie scenografie immerse nel putridume, il commento musicale di Gianni Ferrio (bellissimo), e come sempre in Lupo la colonna sonora e la base portante, l'avvolgente fotografia di Alejandro Ulloa, la costante presenza della morte e della violenza
Lupo, in mezzo a tanta disperazione, infila pure un momento "comico" (la caccia alle rane nella palude), ma e solo un barlume, di un west fatto solo di solitudine e pestilenza, che nulla ha da invidiare al miglior western crepuscolare del cinema americano.
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 10/02/20
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