Discussioni su Bonjour tristesse - Film (1958)

DISCUSSIONE GENERALE

5 post
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  • Buiomega71 • 14/06/19 15:19
    Consigliere - 26015 interventi
    Zendy, a me sembra che il film, in italia, usci, all'epoca, proprio con il titolo Bonjour Tristesse (vedere anche Italiataglia e IMDB) e non con l'italianizzazione di Buongiorno tristezza! (non sono del tutto sicuro, ma la locandina del dvd sulla scheda mi sa di farloccata http://www.fasterage.net/vb/threads/24653-Buongiorno-tristezza)

    Sotto il manifesto italiano, d'epoca, del film

    https://ivid.akamaized.net/media/foto/1900/01/13/bonjour_tristesse_locandina_3b65a.jpg
    Ultima modifica: 14/06/19 15:28 da Buiomega71
  • Zender • 14/06/19 15:38
    Capo scrivano - 47804 interventi
    Sì, è probabile che semplicemente per l'edizione in dvd abbian deciso sdi italianizzare il titolo. Non è la prima volta. Riporto quello uscito nei cinema, grazie.
  • Buiomega71 • 14/06/19 15:39
    Consigliere - 26015 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Sì, è probabile che semplicemente per l'edizione in dvd abbian deciso sdi italianizzare il titolo. Non è la prima volta. Riporto quello uscito nei cinema, grazie.

    Cheppoi mi sa di dvd farloccato (almeno, nella cover)

    Vedere quello della Sinister

    https://www.amazon.it/Bonjour-Tristesse-DVD-Deborah-Kerr/dp/B01FOSM168/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=30LNMY79K687K&keywords=bonjour+tristesse&qid=1560519610&s=dvd&sprefix=bounjour+%2Cdvd%2C278&sr=1-1
    Ultima modifica: 14/06/19 15:40 da Buiomega71
  • Zender • 14/06/19 18:28
    Capo scrivano - 47804 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Il titolo italianizzato di Buongiorno tristezza! (riportato da Wikipedia e altri siti) lo si deve probabilmente a una messa in onda televisiva di metà anni 80, come dimostrano questi due flani dalla mia collezioni privata.

    Qui sotto la messa in onda di Euro Tv (sabato 4 agosto 1984) che mantiene il titolo con cui il film è uscito in sala in Italia:



    Qui sotto la messa in onda di Rete 4 (lunedì 25 maggio 1987) che italianizza il titolo originario e che probabilmente è all'origine degli errori che si trovano su internet (errori perché il film non è mai uscito al cinema o in dvd con il titolo italiano).



    Ok ottimo, grazie Buio. Risolta in parte la questione.
  • Buiomega71 • 10/08/19 09:52
    Consigliere - 26015 interventi
    Rassegna estiva: Melò d'agosto-Un'estate melodrammaticamente melodrammatica

    Leggiadramente crudele quest'opera premingeriana, che si ammanta di estasiante bellezza estetica nel tocco surreale del passaggio tra bianco e nero (la vita mondana vacua e apatica parigina) e il colore (la freschezza e la spensieratezza estiva nella villa sul mare nell'esoticheggiante panorama della Costa Azzurra).

    Preminger comincia in modulità sbarazzina (il ballo in piazza, i dialoghi superficiali, le sciocchezzuole di una ragazzina viziata in vacanza, tra ozio e sollazzo), per poi insinuare tarli non proprio salutari (il rapporto padre/figlia con sottaciuti riflessi incestuosi, la cattiveria e la gelosia della Seberg che sfocia nelle linguacce fatte allo specchio, per poi prendersela istericamente con la sua bambolina, infilzandola di spilli alla maniera voodoo), sino ad una dirittura di arrivo crudele e cattivissima, quasi inaspetatta, dove il cinismo e il nichilismo del regista di Bunny Lake è scomparsa viene fuori in tutto il suo decadente splendore e una chiusa pre lynchiana dolorosissima (la Seberg, che, ormai svuotata di ogni barlume di felicità, si spalma massiccie dosi di crema di bellezza sul volto angustiato davanti allo specchio).

    Location , contesti e pianificazioni "diaboliche" da ante giallo lenziano, l'austerità della Kerr, la bellezza sfuggente e pericolosa della Seberg in un personaggio totalmente fuori dagli schemi per quegli anni, la carnalità sensuale della Demongeot e il suo tormentone "fulminante", sandaletti bassi lasciati sul tavolo, sandaletti con il tacco che fanno male ai piedini, la Seberg lascia le sue décolleté in mano al suo spasimante, per scatenarsi in un ballo a piedini nudi, oppure le lancia via dalle deliziose estremità appena rientra nel suo lussuoso appartamento parigino.

    Ma non solo la vena feticistica del grande regista (che era avanti anni luce come stile di narrazione e regia, davvero modernissima), ma azzardati dialoghi piuttosto arditi per l'epoca, e una ragazzina diciassettene che pensa solo a tubare e al divertimento e se ne sbatte di studio e esami, e la troppa libertà dissoluta che si concedono padre (un'immenso David Niven) e figlia, da sfiorare il menage a trois (con la svampita Demongeot) incestuoso.

    Gran pezzo di regia nel locale parigino, dove Juliette Gréco canta malinconica la canzone del titolo e la Seberg balla con il suo nuovo fidanzato, dove Preminger mostra, sul suo volto privo di letizia, la sua esistenza cupa e ombrosa.

    Un mare limpido e vellutato, la pineta come passaggio fatato e luogo di amarissime sorprese, le serate mondane, i capricci di una ragazzina appena sbocciata che porteranno l'estate gaia e spensierata verso la tragedia e il rimorso insanabile.

    Particina per il nostro Walter Chiari (è Pablo, un sudamericano ricco perennemente sbronzo al casinò, che si doppia da sè).

    Graziosi i titoli di testa di Saul Bass

    Silvio Amadio ne farà quasi un remake non dichiarato con Peccati di gioventù, con Gloria Guida che imiterà la Seberg, ma senza troppe inibizioni.

    Uno dei cult di Francois Truffaut per eccellenza.

    La Costa Azzurra premingeriana dispensa solarità, freschezza, amorazzi, capricci, morte e decadenza dell'animo umano.
    Ultima modifica: 10/08/19 14:34 da Buiomega71