Fabbiu • 30/01/18 10:32
Archivista in seconda - 652 interventi Daniela ebbe a dire:
x Fabbiu
nel tuo commento alla quarta stagione, auspichi il pensionamento della serie. In effetti, pare che finisca qui e me ne dispiace.
E' vero che quest'ultima non è stata complessivamente una stagione all'altezza delle precedenti e nessun episodio ha raggiunto picchi di assoluto rilievo, neppure l'iniziale Callister che pur ho gradito, come direbbe Totò, "a prescindere" in quanto parodia dell'amata Star Trek.
Però, rispetto alla serialità in ambito fantascientifico, Black Mirror rimane una delle serie migliori mai apparse sullo schermo, con il bonus di proporre quasi sempre distopie con salde radici nel presente: uno specchio che ha mostrato il lato oscuro di tendenze, mode, atteggiamenti mentali che già viviamo nel loro presente.
Da adolescente amavo follemente la serie classica di
ai confini della realtà (che peraltro, ho letto che pare debba essere presto riproposta). Di quella serie amavo il modo in cui dei soggetti semplici veniva sviluppati in modo perfetto e con mezzi semplici.
Oggi abbiamo dei mezzi incredibili, per sviluppare in modo pessimo.
Quando è uscita la prima stagione di Black Mirror è sembrato quasi che la ricetta fosse la stessa di ai confini della realtà, per questo ero gasatissimo. Certo, come fai notare tu, non si tratta solo di semplici storielle di fantascienza, ma sono ben concentrate su un tema specifico, che ormai, arrivati alla quarta stagione è evidente a tutti.
Ma è questo il punto. L'ultimo episodio ha una scrittura che ricorda più che altro un episodio di Piccoli Brividi. Perché?
In ogni episodio ho trovato delle forzature che mi hanno deluso davvero tanto. Per fortuna poi la serie resta comunque piacevole da vedere perché ogni episodio è confezionato a regola d'arte.
E' un po come se a differenza della prime stagioni, quest'ultima sia stata dettata dalla fretta, dall'idea di fondo cioè che tanto sarebbe dovuta essere trasmessa su netflix, tutto ciò che passa oggi su netflix ha riscontro positivo, dunque non era tanto importante star li ad "investire" sulla qualità della scrittura, quanto in realtà limitarsi alla produzione da un punto di vista tecnico, per farlo sembrare almeno presentabile.
Dunque auspico che, magari, stando un po fermi, gli autori potranno maturare nuovo idee, meglio elaborate, da riproporre anche a distanza di anni se necessario, piuttosto che farsi prendere dalla smania di fare in poco tempo qualcosa di ben fatto ma solo esteriormente
Ultima modifica: 30/01/18 12:36 da
Fabbiu
Ryo
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