Discussioni su Batman - Cavaliere della notte - Serie animata (1997)

di Vari con (animazione)
  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/11/07 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO
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  • Capolavoro assoluto (e ce ne sono pochi!):
    Darkknight
  • Quello che si dice un buon film:
    124c, Yamagong
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Ale nkf
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Ciavazzaro

DISCUSSIONE GENERALE

  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Darkknight • 17/02/10 09:43
    Magazziniere - 154 interventi
    Probabilmente confondi questa serie con un'altra.
    Qui si tratta del seguito ufficiale del "gioiellino" del '92, realizzata dagli stessi autori.
    Mi spiego meglio: tutti conosciamo Batman: Teh Animated Series, creata da Paul Dini e Bruce Timm nel '92. Vinse un Emmy, fece conoscere il pipistrello ai giovani spetatori degli anni '90, sostituì il ricordo della demenziale seie in carne e ossa del '66, e arrivò a influenzare il fumetto stesso.
    La serie chiuse i battenti nel '95, dopo 85 episodi, non per un calo d'ascolti, ma per contrasti tra la Fox Tv, che trasmetteva lo show negli U.S.A. e pretendeva episodi sempre più infantili e commerciali, e il team creativo della Warner, che rivendicava il diritto di dar vita a trame sempre più mature e drammatiche.
    Dini e Timm non si persero d'animo e tra il 1997 e il '98, parallelamente alla serie animata di Superman, crearono The New Batman Adventures, trasmessa nel Regno unito come Batman: Gotham Knights e in Italia come Batman Cavaliere della Notte. Questa seconda serie fu molto meno fortunata della prima. In Italia molti ne ignorano l'esistenza, dato che furono trasmessi solo pochi episodi, su Canale 5, la domenica mattina alle 11, per poi sparire nel nulla. In realtà, pur contando solo 24 episodi (tutti d'ottima fattura), Gotham Knights ha avuto il grosso pregio di portare la continuity del cartoon pressoché in pari con quella del fumetto, mostrandoci Dick Grayson, ormai adulto, vestire i panni di Nightwing, lasciando quelli di Robin alla nuova leva Tim Drake, mentre Barbara Gordon, alias Batgirl, poco più di una comparsa nella serie precedente, diventava a tutti gli effetti un membro della squadra.
    Inoltre Bruce Timm operò un interessante restyling gafico dei personaggi, mantenendo però il suo stile riconoscibilissimo.
    Tu probabilmente ti confondi con la più recente The Batman, prodotta nel 2004 e trasmessa da Italia 1 nell'inverno tra il 2008 e il 2009. Il design di Jeff Matsuda è più undergrond e le trame più infantili e infedeli al fumetto (con Batman aiutato da una detective cinese, Blen Yin, Batgirl introdotta prima di Robin, entrambi con l'aspetto di bimbi dell'asilo, e il Joker simile a un punk psichedelico). Ho indovinato?
    Ultima modifica: 17/02/10 09:54 da Darkknight
  • Zender • 17/02/10 10:41
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Ehm, sarebbe bene che dicessi CHI l'ha confusa per un'altra...
  • Darkknight • 17/02/10 11:05
    Magazziniere - 154 interventi
    Chiedo scusa, è la prima volta che apro un forum. Mi riferivo a Ciavazzaro, che ha postato la prima recensione su questa serie.
  • 124c • 17/02/10 15:56
    Gestione sicurezza - 5190 interventi
    Ciavazzaro, rispondi a Darkknight!
  • Ciavazzaro • 18/02/10 11:20
    Scrivano - 5591 interventi
    Ho controllato e non mi confondo,è proprio questa la serie che vidi,perchè se ben ricordo questa serie ha ancora il joker classico.
    Tanto per essere sicuri è in questa seconda serie che in un episodio faccia d'argilla ritorna dalla pseudo-morte nella serie precedente con tanto di flashback ?
    P.S.:chiedo scusa se non ho rispsoto negli ultimi giorni,ma ho avuto gravi problemi telematici.
  • Darkknight • 18/02/10 12:09
    Magazziniere - 154 interventi
    Non saprei dirti, anche perchè non li ho visti tutti.
    Qui Faccia D'Argilla è ancora l'attore Matt Hagen, in The Batman è un poliziotto di colore vecchio amico di Bruce/Batman.
  • Zender • 18/02/10 14:13
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Ehi Ciavazzaro, hai tutto il diritto di prenderti anche una pausa senza scusarti perché non rispondi subito eh ;-) Grazie della risposta, ad ogni modo.
  • Darkknight • 25/10/11 13:52
    Magazziniere - 154 interventi
    Bah, cari Ciavazzaro e Ale nkf, sarò l’unico a pensarla così, ma continuerò a pensarlo in eterno: questa serie è bellissima!
    Nella seconda metà degli anni ’90 leggevo il Batman quindicinale edito da Play Press, ed era una gioia seguire in tv personaggi come Dick Grayson (ex-Robin, ora Nightwing) e Tim Drake (il nuovo Robin), che avevo da poco scoperto in edicola. Inoltre ho da sempre un debole per Barbara Gordon/Batgirl, ed era bello vederla di nuovo in azione, prima che il Joker la condannasse sulla sedia a rotelle…
    A parte il valore affettivo, finalmente ho trovato il cofanetto Dvd con tutti e 24 gli episodi (solo in inglese, purtroppo), e visionando la serie nella sua interezza, devo dire che l’impressione non è cambiata, e non ce n’è un solo episodio che scarterei.

    Il disegno s’è fatto ancora più spigoloso e bidimensionale, ma non è una modifica così radicale: già la prima serie guardava allo stile sintetico dei fumetti anni ’30 (vedi Dick Tracy). È stata una sorta di “evoluzione naturale”: lo dimostra il fatto che alcuni personaggi come Due Facce e Harley Quinn sono rimasti praticamente identici.

    E sì, le trame hanno perso un po’ dell’amarezza e del pessimismo della serie precedente per favorire l’azione allo stato puro, tuttavia qualche momento decisamente “adulto” ritorna ad affacciarsi. Mi riferisco ad episodi come “Cold Comfort”, con un Mr. Freeze mai così tragico e shakespeariano, “Growing Pains”, dove la love story tra Robin e la ragazzina smemorata ha tutt’altro che un lieto fine, “Mean Season”, amara riflessione sul mito della bellezza e della giovinezza nella società moderna (con un colpo di scena finale a dir poco beffardo), “Old Wounds”, che esplora impeccabilmente le differenze che hanno portato alla rottura del sodalizio tra Batman e il primo Robin, per non parlare di “Mad Love”, la cui versione a fumetti vinse l’Eisner Award (il nobel del fumetto, e scusate se è poco), con un’intelligente tratteggio del personaggio di Harley Quinn (e l’idea del Joker che racconta diverse versioni del suo triste passato è stata ripresa pure da Heath Ledger nel Cavaliere Oscuro).

    Gli episodi più “leggeri” non sono certo sgradevoli, anzi sono dei veri gioiellini. Penso a “Legends of the Dark Knight”, che omaggia le atmosfere ed il disegno sia del Btman anni ’50 di Dick Sprang, sia di quello anni ’80 by Frank Miller (che si disse entusiasta d’essere omaggiato da Bruce Timm). Per non parlare di “Girl’s Night Out” dove Supergirl e Batgirl stabiliscono subito una complicità che i loro corrispettivi maschili faticano ad avere, mentre Livewire si accorda subito con Poison Ivy, suscitando la “gelosia” di Harley Quinn. Azione senza tempi morti, qualche tocco d’ironia, un bel colpo di scena qua e là, e personaggi messi a fuoco in una maniera veloce, ma precisa e intelligente: questo è fumetto supereroistico nella sua forma migliore, senza la pesantezza intellettuale dei pistolotti di Christopher Nolan…
  • 124c • 25/10/11 15:20
    Gestione sicurezza - 5190 interventi
    Darkknight ebbe a dire:
    Bah, cari Ciavazzaro e Ale nkf, sarò l’unico a pensarla così, ma continuerò a pensarlo in eterno: questa serie è bellissima!
    Nella seconda metà degli anni ’90 leggevo il Batman quindicinale edito da Play Press, ed era una gioia seguire in tv personaggi come Dick Grayson (ex-Robin, ora Nightwing) e Tim Drake (il nuovo Robin), che avevo da poco scoperto in edicola. Inoltre ho da sempre un debole per Barbara Gordon/Batgirl, ed era bello vederla di nuovo in azione, prima che il Joker la condannasse sulla sedia a rotelle…
    A parte il valore affettivo, finalmente ho trovato il cofanetto Dvd con tutti e 24 gli episodi (solo in inglese, purtroppo), e visionando la serie nella sua interezza, devo dire che l’impressione non è cambiata, e non ce n’è un solo episodio che scarterei.

    Il disegno s’è fatto ancora più spigoloso e bidimensionale, ma non è una modifica così radicale: già la prima serie guardava allo stile sintetico dei fumetti anni ’30 (vedi Dick Tracy). È stata una sorta di “evoluzione naturale”: lo dimostra il fatto che alcuni personaggi come Due Facce e Harley Quinn sono rimasti praticamente identici.

    E sì, le trame hanno perso un po’ dell’amarezza e del pessimismo della serie precedente per favorire l’azione allo stato puro, tuttavia qualche momento decisamente “adulto” ritorna ad affacciarsi. Mi riferisco ad episodi come “Cold Comfort”, con un Mr. Freeze mai così tragico e shakespeariano, “Growing Pains”, dove la love story tra Robin e la ragazzina smemorata ha tutt’altro che un lieto fine, “Mean Season”, amara riflessione sul mito della bellezza e della giovinezza nella società moderna (con un colpo di scena finale a dir poco beffardo), “Old Wounds”, che esplora impeccabilmente le differenze che hanno portato alla rottura del sodalizio tra Batman e il primo Robin, per non parlare di “Mad Love”, la cui versione a fumetti vinse l’Eisner Award (il nobel del fumetto, e scusate se è poco), con un’intelligente tratteggio del personaggio di Harley Quinn (e l’idea del Joker che racconta diverse versioni del suo triste passato è stata ripresa pure da Heath Ledger nel Cavaliere Oscuro).

    Gli episodi più “leggeri” non sono certo sgradevoli, anzi sono dei veri gioiellini. Penso a “Legends of the Dark Knight”, che omaggia le atmosfere ed il disegno sia del Btman anni ’50 di Dick Sprang, sia di quello anni ’80 by Frank Miller (che si disse entusiasta d’essere omaggiato da Bruce Timm). Per non parlare di “Girl’s Night Out” dove Supergirl e Batgirl stabiliscono subito una complicità che i loro corrispettivi maschili faticano ad avere, mentre Livewire si accorda subito con Poison Ivy, suscitando la “gelosia” di Harley Quinn. Azione senza tempi morti, qualche tocco d’ironia, un bel colpo di scena qua e là, e personaggi messi a fuoco in una maniera veloce, ma precisa e intelligente: questo è fumetto supereroistico nella sua forma migliore, senza la pesantezza intellettuale dei pistolotti di Christopher Nolan…


    Sono stupefatto, Darkknight, bravo.
  • Darkknight • 25/10/11 18:36
    Magazziniere - 154 interventi
    Grazie, se sei interessato, qui trovi una mia rece sulla prima serie

    http://www.ciao.it/Batman_The_animated_series_01_Dvd__Opinione_1055531