Buiomega71 • 21/08/12 11:47
Consigliere - 25998 interventi L'ESTATE FRANCESE IN NERO
Finalmente un nero francese che punta dritto allo stomaco, lascia perdere sofismi, snobismi, lentezze e intellettualità, e arriva dritto dritto alle viscere, non molla mai la presa e la tensione regge per tutti i 96 minuti.
Quasi un progenitore di
Interceptor (Trintignant , come il Max Rockatansky di Mel Gibson farà nei confronti della gang del Teo Cutter, spara a bruciapelo terribili fucilate ai motociclisti, sulla strada assolata, con moto che vanno a sbattere e centauri che ruzzolano sull'asfalto), per poi rocambolare nello schoccante e allucinato finale (sempre sulla strada) con la Deneuve e la Fani che scappano terrorizzate dall'assassino, prima dell'agghiacciante confessione e dell'ecatombe di incidenti a catena, che mi ha riportato alla mente il finale di
Non aprite quella porta.
Road movie, mischiato a dosi violente di rape and revenge, echi western (il paesino diroccato stile sassi di Matera e Trintignant spietato vendicatore con fucile a pallettoni) spizzichi del nostro thriller e del nostro poliziottesco, dove Pirès gira come il più scafato dei nostri registi di genere (da antologia l'inseguimento adrenalinico tra Trintignant e Deneuve su una Fiat Mirafiori nera e la gang dei motociclisti, da far sbiancare d'invidia Lenzi e Castellari messi insieme), e non ha paura di sporcarsi le mani (il viso della bambina morta avvolto in un sacco di cellophane).
Morboso, violento, furente e feroce, dove la bestialità umana non ha confini e può nascondersi dentro all'essere più insospettabile. E l'orrore viene naturale, senza motoseghe o maschere, ma un semplice mangianastri a cassette.
La Deneuve e al massimo del suo splendore (capelli lunghi, poi corti, calze nere con la riga, di culto gli approcci di Trintignant sbronzo e loro due a mollo nel laghetto per tirar fuori la Mirafiori impantanata), Brasseur viscidissimo e repellente, una Leonora Fani sempre ninfetta e tette all'aria, che si apparta in auto con un ambiguo Franco Fabrizi, e poi vittima alla Marilyn Burns sulla strada, in balia dell'assassino, che la prende a sberloni e le strappa i vestiti, o quando cade dalla moto con indosso autoreggenti e zatteroni)
Straordinario l'inizio puramente on the road, con Trintignant e famiglia sulla Volvo, assediati in corsa dalla ghenga dei motociclisti.
Ottima la fotografia del nostro Silvano Ippoliti, e la musica ossessiva di Robert Charlebois con sonorità che ricordano quelle composte da Ton Scherpenzeel per
Spetters
ATTENZIONE SPOILER
Finale tra i più belli che un thriller on the road possa vantare: La Fani sul ciglio della strada in balia dell'assassino che la prende a ceffoni, la Deneuve che fugge, le registrazioni con le urla delle vittime, l'assassino che và in estati sentendoli e delirando, la Fani alla Deneuve :" Scappa, scappa, non da quella parte scema!", poi l'ecatombe di automobili e roulotte, il delirio assoluto del maniaco che implora e cade nel baratro della follia.
FINE SPOILER
Da brividi la cena a casa di Brasseur, con registrazioni di versi di animali in calore e foto di donne nude, che mi ha portato alla mente le ispezioni tetragone domiciliari di Jake Gyllenhaal in
Zodiac.
Quando ci si mettono, i cuginetti, possono rivaleggiare con il thrilling americano e italico, senza remora alcuna.
L'aggresion brilla di luce propria, diamante grezzo davvero più nero del nero.
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 8/11/18
Gius
Ellerre, Daidae, Buiomega71
Mascherato, Stefania, Cotola, Lucius, Homesick, Manfrin, Renato
Piero68, Nicola81, Rufus68, Il Dandi
Daniela, Marcel M.J. Davinotti jr.
Beffardo57, Faggi, Anthonyvm, Keyser3, Alex1988