Discussioni su American horror story - Serie TV (2011) | Pagina 15

DISCUSSIONE GENERALE

307 post
  • Buiomega71 • 24/12/19 11:04
    Consigliere - 26011 interventi
    AMERICAN HORROR STORY stagione 6 Roanoke

    Episodio 6 Reality horror show di Angela Bassett

    ATTENZIONE il commento contiene SPOILER

    Nello studio televisivo di "My Roanoke nightmare" si festeggia il boom di ascolti del programma (che ha stracciato pure la stagione di Walking Dead) e il line producer Sidney (Cheyenne Jackson) ha in mente una seconda parte, che dovrebbe bissare il grande successo della prima.

    Decide di chiamare la seconda parte dello show Ritorno a Roanoke-Tre giorni all'inferno, e ha l'idea di far riunire i veri personaggi con gli attori che li interpretavano, nella casa maledetta di Roanoke, monitorata 24 ore su 24 da telecamere piazzate ovunque, un confessionale per una sorta di "Grande fratello" dell'orrore.

    Vengono riconfermati tutti gli attori della prima stagione, e , passato un'anno da "My Roanoke nightmare" le cose sono un pò cambiate.

    Shelby (Lily Rabe) ha rotto con il marito Matt (André Holland) e ha avuto un flirt con l'attore che impersonava Matt nello show , Dominic Banks (Cuba Gooding Jr.) e pensa che questa nuova stagione di Roanoke possa riavvicinarla al marito.

    Monet Tumusiime (Angela Bassett), che interpretava Lee nello show è un'alcolizzata che entra e esce dalle comunità di recupero, mentre Audrey Tindall (Sarah Paulson) , che era Shelby nella finzione televisiva, si è messa con Rory Monahan (Evan Peters) che era Mott in Roanoke.

    Unica a essere tagliata fuori dalla nuova stagione è Agnes Mary Winstead (Kathy Bates) che, nel ruolo della "macellaia" Thomasin è stata candidata al Saturn awards. Ruolo che, però, l'ha identificata un pò troppo con il personaggio, procurandole squilibri mentali, tanto da diventare aggressiva e minacciando le persone, con una mannaia, sulla Hollywood walk of fame, nonchè tentando di entrare, di notte, a casa di Audrey, per rubarle il Saturday awards (vinto per aver interpretato il ruolo di Shelby in "My Roanoke nightmare") che Agnes, nella sua follia, creda aspetti a lei.

    Difatti Agnes è sotto cura psichiatrica, e minaccia Sidney dopo che, quest'ultimo, le da forfait per la sua insanità mentale e che tornerà nei panni della "macellaia" per vendicarsi.

    Sidney si reca sulle location dove sorge la villa di Roanoke, zeppa di tecnici e camper della produzione televisiva, sicuro che questa nuova serie sarà un'altro successo.

    Non da peso a quello che sembra un macabro avvertimento (feti di suino , in cerchio, fatti trovare sotto un albero) e nemmeno ad alcuni incidenti sul set (un tecnico ha un infortunio mortale con la motosega).

    La sua assistente, Diana (Shannon Lucio), però, non è dello stesso avviso, sente puzza di guai e lascia il set sulla sua BMW. Mentre guida , sul lato della strada, intravede una figura indistina, dai tratti femminili, con un costume del 1500, che la osserva. Prende lo smartphone per filmarla, ma, improvvisamente, l'uomo suino balza fuori dal sedile posteriore (stile Urban Legend) e l'auto si capotta rovinosamente. La carcassa della macchina verrà ritrovata dalla polizia, ma di Diana non si troverà il corpo, che sembra scomparso nel nulla.

    Ritorno a Roanoke-Tre giorni all'inferno ha inizio, e tra personaggi veri e attori che li interpretavano non sembra scorra buon sangue (il vero Matt aggredisce subito l'attore che lo interpretava per via di Shelby, la finta Lee ha subito una discussione con quella vera-Adina Porter- per via dell'alcool e perchè giudicata, dal pubblico, un'assassina per via della morte dell'ex marito Mason).

    Shelby tenta un riconcigliamento con Matt, mentre la vera coppia felice sembra quella composta da Audrey e Rory.

    Improvvisamente lo schermo si fa nero, e una didascalia informa che nel nuovo show tutti i concorrenti furono massacrati, e ne sopravvisse soltanto uno. La produzione non mandò mai in onda lo show, che fu sequestrato dalla polizia. Quello che si vedrà sarà quello che le telecamere hanno ripreso (un escamotage non dissimile da quello di Cannibal Holocaust e la Strega di Blair)

    A Rory sembra di vedere Agnes che si aggira fuori dalla casa vestita da "macellaia", ma Sidney replica che è impossibile, visto che l'attrice, mentalmente instabile, è sotto restrizione.

    Audrey si appresta a fare un bagno, ma da dietro lo specchio appare l'uomo suino armato di coltellaccio. La donna corre di sotto in preda al panico, e tutti pensano che sia una trovata, poco piacevole, di Sidney per aumentare la tensione.

    Rory sale di sopra a vedere, fa passare tutti gli armadi. Improvvisamente viene aggredito dalle due infermiere assassine (che hanno il look molto più spaventoso di quelle fittizie apparse nella prima stagione) che lo sgozzano e lo fanno a pezzi a coltellate.

    Il vero Matt vede la scritta MURDER composta sulla parete, e l'ultima lettera, la R, stava per Rory...

    Un vero e proprio botto di genio, azzardato, rischioso, innovativo, che , con un colpo di spugna, spazzava via tutto quello che si è visto in precedenza, facendo di Roanoke la stagione che porta una ventata di originalità, e destabilizza le certezze, non seguendo più il classico fil rouge che caraterrizava le stagioni precedenti, rinnovandosi e cambiando pelle (e posso capire che a molti, questa scelta spiazzante, abbia fatto arricciare un pò il naso), dove tutto viene azzerato, a favore di una "metacinematografia" che lo apparenta un pò all'innovazione del secondo Scream, dove lo show nello show, il Roanoke nel Roanoke, la finzione e la realtà, si mescolano, dando vita ad un "cortocircuito" che ha dello sbalorditivo, mischiando non solo le carte in tavola, ma le certezze e le sicurezze (dei personaggi, degli attori che li interpretano, del vero male e dei finti spettri, di quello che è reale e quello che non lo è).

    Murphy e soci sovvertono il concetto di serial, e AHS prende pieghe che mai mi sarei aspettato, al posto di infilarci personaggi nuovi o storielle per allungare la brodaglia (come è capitato fino ad Hotel).

    Mi piace questa scelta improvvisa, mi piace come Roanoke sia diverso da tutto quello che si è visto fin'ora, mi piace questa complessità narrativa, che mescola fiction a realtà, il reality della morte (viene in mente My little eye o Contenders serie 7) il dietro e il davanti le quinte, gli ascolti, il cinismo dei produttori televisivi, l'accavallamento tra personaggi veri e quelli fittizi (fantasmi o attori in carne e ossa che siano).

    Straordinaria la performance della Bates (due personaggi in uno), forse la sua migliore in AHS, sorta di attrice "aldrichiana" completamente assorta dal suo personaggio, fino a rasentare la follia.

    Se questo è l'andamento, posso azzardare che Roanoke sia la migliore uscita in assoluto.

    Ai posteri l'ardua sentenza.

    Dirige l'episodio, con sorprendente bravura tecnica, la stessa Angela Bassett (e che siano già tre donne a dirigere un episodio, la dice assai lunga).

    Voto ***!
    Ultima modifica: 24/12/19 13:16 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 26/12/19 10:47
    Consigliere - 26011 interventi
    AMERICAN HORROR STORY stagione 6 Roanoke

    Episodio 7 La carneficina di Elodie Keene

    ATTENZIONE il commento contiene SPOILER

    Sulla roulotte di regia del reality show Ritorno a Roanoke-Tre giorni all'inferno, Sidney (Cheyenne Jackson) e l'operatore monitorano i video controllati dalle 75 telecamere piazzate nella casa. La segretaria di edizione , Alissa (Chelsea Alden) porta loro qualcosa da mangiare. Sidney vuole che i veri personaggi e gli attori che li avevano interpretati litighino per aumentare l'audience. Improvvisamente un urlo lacerante distoglie loro l'attenzione. Escono dalla roulotte e vedono Alissa a terra, con la gola squarciata, e il suo sangue che zampilla. Dal buio della notte appare Agnes (Kathy Bates), ormai assorbita nel ruolo della "macellaia" che colpisce a morte, con una mannaia, sia l'operatore che lo stesso Sidney, e così la sua vendetta si compie.

    All'interno della casa Audrey (Sarah Paulson) e gli altri cercano invano Rory (Evan Peters), che sembra scomparso nel nulla. Pensando ad un'altro escamotage di Sidney, non si preoccupano più di tanto.

    Shelby (Lily Rabe) e Matt (André Holland) sembrano sempre più distanti, e Dominic (Cuba Gooding Jr.) si mette di mezzo per creare sempre più tensione tra loro.

    Shelby, affranta, si rifugia nella camera da letto, ma viene aggredita da Agnes, che con un colpo secco di mannaia la ferisce alla spalla, prontamente interviene Dominic, che mette a KO Agnes, ormai partita di testa e convinta di essere la "macellaia".

    Shelby viene curata alla bell'e meglio e Dominic chiede che venga fatta arrivare subito un'ambulanza, ma dalla regia non risponde nessuno.

    Per cercare aiuto dall'esterno, Lee (Adina Porter), Audrey e Monet (Angela Bassett) percorrono il tunnel segreto che si trova nello scantinato. Quì incontrano la mostruosa entità del vero Mott, Lee spara addosso allo spettro, che sembra non accusare i colpi dei proiettili. Riescono comunque a uscire e ad arrivare nel bosco, riprendendo il tutto con i loro smartphone.

    Arrivano alla roulotte di regia, dove trovano i corpi massacrati di Sidney, dell'operatore e di Alissa. In preda al panico (l'unica coi nervi saldi è Lee) cercano di chiedere aiuto, quando un gruppo di persone, armate di fiaccole, si stà avvicinando a loro. Improvvisamente appare Agnes brandendo una mannaia, Lee le spara al volo e la secca all'istante.

    E notte, Audrey (come la Heather della Strega di Blair) registra, disperata, tramite il suo smartphone, un messaggio per Rory. Ma sul suo volto cominciano a cadere delle gocce di sangue, alza lo sguardo e vede il corpo di Rory sventrato e legato a due alberi sullo stile della guardia carceraria uccisa da Hannibal Lecter nel Silenzio degli innocenti.

    Le tre donne fuggono tra i boschi, ma vengono catturate dalla vera famiglia dei Polk.

    Agnes, nello scantinato, si estrae il proiettile che l'ha colpita alla spalla, giurando di massacrare chiunque si trovi nella casa, in pieno delirio onniscente.

    I Polk legano Lee ad una sedia, e Mamma Polk (Robin Weigert) comincia a mettere strani unguenti puzzolenti e spezie particolari sulla gamba di Lee, per poi affondare nella carne della donna un forchettone.

    Audrey e Monet sono legate tra loro, Mamma Polk dà loro da mangiare delle frattaglie di carne cruda da un lercio piatto. Mamma Polk tira di marijuana, i figli di cocaina. Le due donne sono così costrette a mangiare quella carne di dubbia provenienza, forse quello che rimane della povera Lee.

    Matt è in camera da letto, si alza, e come in trance si dirige verso lo scantinato. Dominic lo segue, vede quello che stà facendo e và ad avvisare Shelby.

    Shelby e Dominic scendono nello scantinato, e vedono Matt che fà all'amore con la strega dei boschi (che non è più Lady Gaga, ma un entità selvaggia e mostruosa). Shelby interviene, la strega fugge. Matt confessa a Shelby che è tornato in quella casa solo per la strega, che è innamorato di lei e vuole restare per sempre al suo fianco. Nel delirio della rabbia e della gelosia, Shelby, sfonda il cranio di Matt a colpi di piede di porco.

    In stato confusionale e imbrattata di sangue, Shelby viene portata da Dominic nel bagno. L'uomo le consiglia di costituirsi e che non può fare nulla per lei, perchè le telecamere hanno ripreso tutto.

    Improvvisamente Agnes , armata di taniche di benzina e con una fiaccola in mano, continua nel suo delirio vendicativo, minacciando di dare fuoco alla casa. Alle sue spalle, però, appaiono i veri spettri della comunità di Roanoke, capeggiati dalla vera (e mostruosa) "Macellaia" (Susan Berger).

    Agnes, nel vederla, si inchina a lei, dicendole che è il suo idolo e che è pronta a diventare la sua serva.

    Per tutta risposta, la crudele "macellaia" spacca in due la testa di Agnes con un secco colpo di mannaia...

    Questa stagione stà andando avanti come un ottovolante impazzito. Colpi di scena su colpi di scena, crudeltà assortite, i personaggi veri e fittizi che si rincorrono e si scontrano, in un cortocircuito "metacinematografico" che alza il livello dello show a livelli qualitativi spettacolari.

    In parte debitore a Quella casa nel bosco, a omaggi plateali alla Strega di Blair, alle realistiche riprese in POV via smartphone, alla famiglia cannibalica dei redneck hooperiani/craveniani, agli scoppi di crudeltà e splatter.

    Poche concessioni al grottesco o alla voglia di provocare a tutti i costi (scene di sesso estremo comprese), più radicato nel vero senso della parola HORROR (che latitava in alcuni episodi di Hotel) e una narrazione più cinematografica possibile che da valore aggiunto a quella che sembra la miglior stagione di tutto AHS.

    Straordinaria la Bates, nel suo ruolo migliore, che fa sembrare Annie Wilkes una dilettante. Sanguinaria, fottutamente pazza senza possibilità di redenzione.

    E Shelby che riduce la capoccia di Matt una poltiglia, è di quelle scene che ti fanno sobbalzare e che non ti aspetteresti mai.

    Ancora una donna a dirigere l'episodio, Elodie Keene.

    Non manca molto alla dirittura d'arrivo, ma se si mantiene a questi livelli non ce ne per nessuno, perché ROANOKE è tanta, tantissima, roba.

    Voto ***!
    Ultima modifica: 26/12/19 12:00 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 27/12/19 10:36
    Consigliere - 26011 interventi
    AMERICAN HORROR STORY stagione 6 Roanoke

    Episodio 8 Pioggia di denti di Gwyneth Horder-Payton

    ATTENZIONE il commento contiene SPOILER

    Shelby (Lily Rabe) e Dominic (Cuba Gooding Jr.) tentano di fuggire dalla casa, assediata dagli spettri, passando per il tunnel sotterraneo, ma vengono braccati dalle entità stesse (l'uomo maiale e la ragazza taiwandese che si muove sui muri alla spiderwalk) e si rifugiano in bagno.

    Lee ( Adina Porter) ha qualche problemino con la famiglia Polk, che oltre che praticare il cannibalismo per tradizione familiare è pure incestuosa (Mà Polk-Robin Weigert- si ripassa i due figli, dando, poi, alla luce creature ritardate).

    Legata ad una sedia come il poliziotto torturato delle Iene, Lee è destinata a finire tagliata pezzo per pezzo (ancora viva) fino a diventare mangime per i Polk.

    La donna è sorvegliata dal figlio minore dei Polk, Jether (Finn Wittrock) che ha la mania di riprendere tutto con la sua videocamera (che poi, una famiglia di zotici bifolchi, vieppiù cannibale e incestuosa, abbia la passione delle videoriprese, è un pò tirata per i capelli) e offre a Lee anche una bella tirata di cocaina (per attenuare il dolore dei tagli inferti).

    Lee tenta di tirare dalla sua parte Jether per liberarsi dai legacci e per non finire in pentola (e non in senso lato) e dice a Jether di riprenderla , perchè vuole lasciare l'ultimo video per la figlia Flora, confessando l'omicidio dell'ex marito Mason (non si capisce perchè Lee debba confessare il delitto, altra soluzione narrativa un tantino forzata).

    Nel frattempo Shelby e Dominic si trovano asseragliati nel bagno della casa, Shelby, ormai priva di forze e angosciata per aver ucciso Matt (André Holland) si suicida, aprendosi la gola con un coltello da cucina.

    Lee tenta di provacare Jether sessualmente, il bifolco ci casca e le libera le braccia, Lee le strizza i testicoli e lo soffoca, per poi ucciderlo a coltellate.

    Intanto Audrey (Sarah Paulson) e Monet (Angela Bassett) sono in balia degli altri due redneck della famiglia Polk, che le vogliono strappare i denti, in quanto le collane di denti umani sono una protezione dagli spiriti malvagi durante la famigerata "luna di sangue".

    Armati di tenaglie, i due Polk fanno aprire la bocca alle due donne, ma nel mentre della coincitata operazione "dentistica" che manco Il maratoneta, Monet si libera mettendo a KO uno dei Polk e fugge tra i boschi.

    Arriva mamma Polk, e strappa un dente a Audrey, ma soppraggiunge Lee che tramortisce la donna. Lee libera Audrey che si accanisce su mamma Polk sfondandole il cranio a martellate.

    Intanto , gli altri due Polk, inseguono Monet tra i boschi.

    Lee (con una gamba e una spalla "scarnificate") e Audrey raggiungono la casa, trovano i corpi di Matt e di Shelby privi di vita e addossano la colpa a Dominic.

    Cacciano Dominic fuori dalla stanza, l'uomo maiale lo aggredisce e lo uccide a colpi di mannaia.

    Arriva il mattino, Lee vuole tornare nella fattoria dei Polk a riprendersi il video compromettente della sua confessione sull'omicidio di Mason, mentre Audrey vorrebbe solo andarsene da quel posto maledetto.

    Scendono le scale, aprono la porta e davanti a loro appare l'uomo maiale, che però è un attore (Wes Bentley)...

    Ormai in dirittura d'arrivo, ROANOKE presenta l'episodio più "debole" di questa stagione, quasi tutto incentrato sulla famiglia craveniano/hooperiana dei Polk (non senza qualche forzatura narrativa di troppo).

    Quasi tutto girato in POV, che ne aumenta la tensione e il lato "realistico" della situazione, l'ottava puntata si lascia comunque ben seguire (la fine di Shelby, personaggio su cui avevo puntato la salvezza, è inaspettata e agghiacciante) dove domina l'antro puzzoso e lercio della famiglia disfunzionale dei redneck.

    Il cliffhanger di questo episodio mi dà da pensare e mi mette qualche dubbio sulla rivelazione finale.

    Sperando che non sia come temo (sarebbe un crimine a riguardo) la serie (come tutte le stagioni) è prepotentemente femminea (e non solo perchè alla regia c'è un'altra donna), dove i caratteri più tosti (vedi Lee) sono muliebri.

    Ormai manca poco alla risoluzione, da Roanoke, per ora, è tutto.

    Voto **!
    Ultima modifica: 27/12/19 14:13 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 28/12/19 10:42
    Consigliere - 26011 interventi
    AMERICAN HORROR STORY stagione 6 Roanoke

    Episodio 9 Followers di Alexis O Korycinski (Alexis Ostrander)

    ATTENZIONE il commento contiene SPOILER

    Tre ragazzi, Sophie (Taissa Farmiga), Milo (Jon Bass) e Todd (Jacob Artist), si trovano nei boschi di Roanoke, armati di telecamere posizionate su dei caschetti, per documentare i fatti della precedente stagione e aumentare i followers e i like del loro gruppo di Facebook, Instagram e Twitter, riguardanti quel posto "maledetto" e tenere aggiornati i fan della serie.

    Mentre proseguono vedono Diana (Shannon Lucio) che chiede aiuto, sanguinante, tra gli alberi. I tre ragazzi seguono la ragazza, arrivano fino alla BMW capovolta e dentro trovano Diana morta.

    La polizia non crede alla loro storia, e consiglia ai tre "escursionisti del paranormale" di lasciare quelle zone.

    Lee (Adina Porter) e Audrey (Sarah Paulson) accolgono nella casa Dylan (Wes Bentley), che dice loro che Sidney lo aveva ingaggiato per impersonare l'uomo maiale. Le donne spiattellano la verità a Dylan, sono tutti morti e le entità di Roanoke sono reali e tangibili, e che possono uccidere durante la luna di sangue.

    I tre si recano così alla fattoria dei Polk per salvare Monet (Angela Bassett) e recuperare la videocamera che tanto interessa a Lee.

    Una volta arrivati sul posto trovano Monet legata ad una sedia e la liberano. Ma soppraggiunge uno dei Polk. Audrey trova una pistola e spara in testa al bifolco.

    Dylan stà per mettere in moto il pick-up dei Polk, ma l'ultimo membro della famiglia di cannibali lo aggredisce a coltellate.

    La luna rossa si fà sangue nel cielo notturno e, gli spettri della comunità di Roanoke stanno avanzando con le fiaccole e nel parapiglia generale Monet recupera la videocamera e fugge insieme a Audrey. Dylan resta steso a terra, l'ultimo dei Polk fugge con il pick-up e Lee si perde nei boschi.

    Monet e Audrey arrivano nella casa. Incuriosita, Monet, guarda il filmato sulla videocamera e assiste alla confessione di Lee sul delitto dell'ex marito.

    Lee ha perso l'orientamento, spaventata, si trova nel bel mezzo dei boschi , circondata dall'oscurità. Improvvisamente appare un'enorme cinghiale, qualcosa afferra l'animale e lo smembra. E' la mostruosa strega dei boschi che offre a Lee il cuore del cinghiale. La donna addenta il cuore ancora pulsante dell'animale, diventando così una servitrice del male.

    I tre ragazzi escursionisti vagano per i boschi, quando Lee le si para davanti. Taglia la gola a uno di loro e gli altri due riescono a fuggire.

    I due ragazzi, Sophie e Milo, arrivano al camper di regia, d'improvviso appare Dylan ferito a morte, ma i due si chiudono nella saletta regia e non lo fanno entrare, credendo voglia ucciderli.

    Si trovano davanti i monitor che controllano l'interno della casa, e vedono Lee, armata di accetta, che entra nella casa per uccidere Audrey e Monet.

    Presi dal panico corrono fuori dal camper per cercare di avvertire le due donne in estremo pericolo.

    Lee entra in casa e comincia a delirare strane frasi riguardanti l'intrusione degli infedeli e di sterminio. Monet la affronta, ma Lee la spinge giù dalla balaustra e Monet si infilza ad una trave appuntita.

    Audrey corre fuori dalla casa e cerca di nascondersi nella botola posta nel mezzo del giardino, ma Lee la trova e le pianta un'accetatta nella spalla, scaraventandola giù dalle scale della botola.

    I due ragazzi, nascosti tra i cespugli, assistono, terrorizzati, al rito di purificazione, dove la "macellaia" (Susan Berger) , la sua comunità e Lee presiedono lo sventramento di Dylan.

    Ma il loro nascondiglio non dura molto, vengono anch'essi catturati. Quello che si vedrà sarà solo tramite le loro videocamere poste sui loro caschetti.

    Sophie e Milo vengono d'apprima impalati, e poi arsi vivi.

    Dimora di Roanoke, esterno giorno. La polizia irrompe nel grande giardino della casa e trova un vero e proprio massacro.

    Tutto viene ripreso dalle telecamere dei poliziotti.

    Alcuni agenti sentono dei lamenti, e trovano Lee sotto shock. La donna viene portata a sedersi dentro ad un'auto della polizia.

    Ma c'è una seconda sopravvissuta, è Audrey, anche lei in evidente stato confusionale.

    Audrey è accompagnata dagli agenti verso l'auto dove c'è Lee, nel vedere Lee, Audrey, sfila una pistola ad un poliziotto, la punta addosso a Lee urlandole "Maledetta pazza assassina", ma gli agenti sono più veloci e falciano Audrey con una raffica di proiettili.

    Altra svolta imprevedibile (i miei pronostici sono stati, fortunamente, disattesi), per la quasi chiusura di questa sorprendente stagione di AHS.

    L'aggiunta di tre personaggi nuovi (i ragazzetti cinefili alla Blair Witch Project) con in testa l'odiosissima e insopportabile Taissa Farmiga, faceva temere il peggio, ma giustizia è stata fatta, prenotandole un servizietto sullo stile Flavia-La monaca musulmana.

    Grande lotta femminicida tra femmine (Lee diventa strumento del male, in un contrapasso secolare e ancestrale, come toccò secoli prima alla "macellaia" Thomasin) e chiusa dell'episodio al fulmicotone (Audrey che muore sotto una pioggia di proiettili).

    Lee porterà il male fuori da Roanoke? Come il finale di Rec 2, i demoni baviani o il Bruno Ganz del Nosferatu herzoghiano?

    Sembra l'ipotesi più papabile e verosimile, che darebbe alla saga di AHS uno scossone e annienterebbe gli insulsi happy end che, fin'ora, hanno contraddistino le precedenti stagioni.

    Tutto è praticamente ripreso in POV, dagli smartphone, alle telecamerine, che siano della polizia o messe su di un casco, dai disturbi dell'immagine ai visori notturni, dall'effetto Rec che ne aumenta l'angoscia e il realismo, fino all'escamotage cannibalholocaustiano delle avvisalie del "è tutto vero, quello che vedrete è stato ripreso dalle telecamere degli stessi protagonisti, etc, etc...).





    Per questo, e per altro, Roanoke la metto subito dopo FreakShow.

    A dirigere l'episodio ancora una donna, Murphy ha voluto proprio il tocco "femmineo" in tutte le sue sfaccettaure.

    Resta l'ultimo atto, che vedrò lunedì sera e che chiuderà questo 2019.

    Sono già trepidante per l'assistere di come Lee strumentalizzerà la sua nuova natura di portatrice di morte...

    Perchè Roanoke è il male puro, sotto una luna di sangue.

    Voto ***!
    Ultima modifica: 28/12/19 15:50 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 31/12/19 10:32
    Consigliere - 26011 interventi
    AMERICAN HORROR STORY stagione 6 Roanoke

    Episodio 10 Spirit Chaser di Bradley Buecker

    ATTENZIONE il commento contiene SPOILER

    Marzo 2016: tutto il cast di My Roanoke Nightmare si trova al Paleyfest panel, in una conferenza stampa, tra il delirio dei fan che li abbracciano e cheidono loro degli autografi.

    E quello che rimane nel ricordo di una stagione televisiva di successo, che ha visto i protagonisti, nella seconda, morire tutti, e a Lee (Adina Porter), unica sopravvissuta al massacro, non rimane che affrontare il processo , accusata della morte di vari attori del reality (in primis Monet e Audrey) e , principalmente, del suo ex marito Mason.

    Tra aule di tribunale, dirette tv, speciali alla Barbara D'Urso, Lee è nell'occhio del ciclone.

    Viene scagionata e assolta dall'accusa di omicidio per quanto riguarda Monet e Audrey (i Polk le fecero fumare una sostanza allucinogena e le torture subite hanno compromesso l'equilibrio mentale della donna, per cui viene assolta con la formula dell'incapacità di intendere e volere).

    Il processo per l'omicidio dell'ex marito Mason, però, e altro paio di maniche.

    Come testimone dell'accusa la figlia Flora (Simone Baker) che conferma di aver visto la madre, quella notte nei boschi di Roanoke, colpire a morte il padre con un sasso.

    Ma appena Flora dice che era in compagnia del fantasma di Priscilla, la difesa opta per le fantasie morbose di una ragazzina suggestionabile.

    Passano 16 giorni prima che la giuria comunichi il verdetto: Lee è assolta dai reati imputatigli.

    L'America si divide in due, tra innocentisti e colpevolisti, mentre Lee viene invitata da Lana "banana" Winters (Sarah Paulson), che in Asylum passò le peggio esperienze e uccise suo figlio "bloody face", ora affermata giornalista che presiede un talk show tutto suo.

    Mentre Lana e Lee discutono sulle esperienze drammatiche vissute da quest'ultima, Lee afferma che il suo unico desiderio, ora, e riavere sua figlia Flora. Lana, però, le dice che Flora è scomparsa e accusa Lee del suo rapimento.

    Dei colpi di fucile automatico rimbombano per lo studio televisivo, è Lot Polk (Frederick Koehler), ultimo rimasto della famiglia di redneck cannibali di Roanoke, che vuole uccidere Lee per vendicarsi. Colpisce Lana con il calcio del fucile, ma alcuni poliziotti fanno irruzione nello studio e abbattono Polk a colpi di pistola, la trasmissione televisiva si interrompe.

    Un gruppo di "acchiappafantasmi" della trasmissione televisiva Spirit Chaser vuole, con strumenti appositi, rivelare all'america se la leggenda di Roanoke sia vera oppure un bluff. Coadiuvati da Ashley Gilbert (Leslie Jordan), che nella prima stagione di Roanoke era il nano sensitivo, perlustrano la casa, dove notano alcuni segnali inquietanti di strane presenze. D'improvviso appare Lee, tornata in quella casa convinta che Flora si trovi prigioniera tra quelle mura. Invita il team del paranormale ad andarsene, ma Spirit Chaser ha il suo pubblico.

    In men che non si dica le entità non si fanno pregare e il primo a cadere sotto i colpi del machete dell'uomo suino è Gilbert, poi tocca al resto del team, chi ucciso dalla "macellaia" chi trafitto da alcune frecce scoccate dal nulla.

    Lee rimane sola nella casa e trova finalmente Flora, che vuole restare per sempre in quella dimora con la sua amica Priscilla.

    La casa viene assediata dagli SWAT, l'america resta con il fiato sospeso, tutti credono che Lee tenga in ostaggio Flora.

    Non riuscendo a convincere la figlia di seguirla, Lee le propone un'accordo, resterà lei accanto a Priscilla per l'eternità, difendendola dalle mire della "macellaia".

    Lee si fa uccidere da Priscilla (Savannah Liles) in modo che resti in quella casa per sempre.

    Un odore di gas invade l'abitazione e dopo segue un'esplosione.

    Flora esce dalla casa e viene soccorsa dai poliziotti.

    Una volta nell'auto della polizia, Flora vede gli spettri di sua madre Lee e di Priscilla tenersi per mano e salutarla.

    La luna di sangue troneggia imponente nel cielo stellato, la casa di Roanoke và in fiamme, e le fiaccole dei fantasmi della comunità di Roanoke ardono nella notte.

    FINE


    E anche questa sesta stagione di AHS giunge al termine.

    A parte qualche ripetitività nelle situazioni (per certi versi, poi, un pò tirati per i capelli i detective del paranormale sullo stile Entity/Poltergeist/Conjuring), ROANOKE rimane una delle migliori stagioni della serie.

    E questo ultimo episodio si destreggia tra programmi televisivi e aule di tribunale, dando un ritratto dell'america contemporanea di incredibile realismo quotidiano.

    Toccante la parte finale del sacrificio di Lee e l'happy end (che appariva smaccato nelle precedenti stagioni) risulta ammantato di amarezza e sacrificio.

    Il male non si combatte, il male di Roanoke è un cancro che non si può debellare, perchè saldo nella tradizione americana.

    Una stagione poi coraggiosa, innovativa, spiazzante, che rinuncia ai picchi grotteschi o provocatori per concentrarsi di più sulla paura, quella ancestrale e atavica.

    Un'esperienza visiva e sensoriale degna di nota, che fa di Roanoke la serie migliore dopo FreakShow.

    Come sempre gradevole il rimando alle precedenti stagioni (questa vola Asylum con l'entrata-a sorpresa-di Lana Winters) e una chiusa degna di un'ottima stagione (poco apprezzata dai fan, ma si possono capire i motivi).

    La casa dannata di Roanoke mi resterà dentro per un bel pò, con tutti i suoi spettri e i suoi peronaggi, le sue svolte impreviste e i suoi colpi di scena.

    La luna di sangue brilla ancora lassù in alto, è la danza degli spiriti, è la notte in cui tutto può succedere e il cerchio si chiude.

    Da ROANOKE è tutto (credo) passo e chiudo.

    Voto ***!
    Ultima modifica: 31/12/19 11:00 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 31/12/19 10:44
    Consigliere - 26011 interventi
    Zendy, questo è il commento finale della sesta stagione, puoi inserirlo nello speciale SERIE PER SERIE insieme agli altri commenti? Grazie

    AMERICAN HORROR STORY ROANOKE

    Una ventata di aria fresca in questa sesta stagione. Spiazzante ,innovativa, destabilizzante (l'episodio 6 dà un colpo di spugna inaspettato) omaggiando The Blair witch project e il mockumentary in generale. Tra redneck cannibali incestuosi, mostruose entità, cupi flashback nel passato, sacrifici umani, roghi, svolte narrative imprevedibili (e scioccanti), picchi altissimi nello splatter più viscerale, Roanoke vive di paure ancestrali e ataviche, dove il mito della casa maledetta si fa carne e sangue, innestandosi con il reality alla My little eye e il potere devastante della televisione e dei moderni mezzi di comunicazione.

    Voto ***!
    Ultima modifica: 31/12/19 11:08 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 31/12/19 10:47
    Consigliere - 26011 interventi
    Ah, Zendy, un'altra cosa.

    Rambo90, nel suo commento, ha scritto RAONOKE al posto di ROANOKE, e le stagioni, ora, sono diventate 9.
    Ultima modifica: 31/12/19 10:48 da Buiomega71
  • Zender • 31/12/19 10:59
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Ok, fatto tutto e messi i nomi pure delle altre in note. Potresti essere l'unico che non ha mollato il colpo, se ti addentrerai in futuro nelle 7, 8 e 9 :)
    Ultima modifica: 31/12/19 11:00 da Zender
  • Fedeerra • 5/01/20 04:52
    Fotocopista - 15 interventi
    AHS: Roanoke.
    Una stagione che ha diviso il pubblico di mezzo mondo, ma che si distingue dalle altre per efferatezza, splatter ed immediatezza. Una storia tra razze in un mondo post razzista; un racconto che nasconde al suo interno la fiaba nera della colonizzazione americana. Tantissimi i personaggi femminili di rilievo, il che conferma, ancora una volta, che AHS è un prodotto sempre controcorrente. Un microcosmo matriarcale all’interno di un sistema patriarcale; che è, in definitiva, quello che viene raccontato in questa serie. Bates, Paulson e Porter straordinarie.
    Per me uno dei migliori segmenti
    ***1/2
    Ultima modifica: 5/01/20 16:51 da Fedeerra
  • Zender • 5/01/20 07:55
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Grazie Fedeerra, inserita.
    Ultima modifica: 5/01/20 20:57 da Zender
  • Schramm • 11/06/21 13:08
    Scrivano - 7694 interventi
    ..e anche questo format tocca quota 10. vedremo la nuova stagione quest'autunno.
  • Galbo • 20/10/21 12:59
    Consigliere massimo - 3991 interventi
    Uscita la stagione 10, in streaming su Disney 
  • Schramm • 20/10/21 15:18
    Scrivano - 7694 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    Uscita la stagione 10, in streaming su Disney 

    Ardimentosi, non c'è quanto. O viceversa si sono ammorbiditi di parecchio gli evil peaks del format.
  • Buiomega71 • 26/12/21 10:32
    Consigliere - 26011 interventi
    AMERICAN HORROR STORY stagione 7 Cult

    Episodio 1 La notte delle elezioni di Bradley Buecker

    E dopo l'assenza di un anno, riprende la tradizione natalizia di AHS

    La settima stagione inizia con le elezioni presidenziali americane con la vittoria di Trump su Hillary Clinton, mandando in depressione i democratici, soprattutto Ally (Sarah Paulson), che vive sposata con un'altra donna (Alison Pill) e hanno un figlio adottivo in comune, dal nome evocativo di Oz.

    Al contrario, lo psicotico e sociopatico Kai (Evan Peters) repubblicano convinto, non solo trama nell'ombra, ma felice per la vittoria di Trump, da sfogo al suo razzismo e alle sue idee nazistoidi.

    Nel mentre un gruppo di mostruosi clown comincia a terrorizzare Ally, giocando sulla sua coulrofobia, portandola sull'orlo della pazzia.

    Senza elementi sovrannaturali (per ora) la settima stagione gioca con i clichè e le mille citazioni (si và dalla Notte del giudizio, per passare a The strangers, arrivando al Messia del diavolo-Ally sola nel supermercato di sera-saccheggiando dal sottogenere dei clown assassini: da It a Killers Clown, da We All Scream for Ice Cream di Tom Holland, fino a I gusti del terrore, per finire in zona massacro Tate/La Bianca, e la stessa casa del primo, leggendario, Halloween, dove vive Ally con la sua compagna), arrivando a menzionare sè stessa (come spesso è accaduto durante le stagioni passate), facendo rivivere Twisty il clown di FreakShow, in un'entrata a sorpresa anche se un pò forzata.

    Reduci di tutti gli episodi rimangono, per ora, la Paulson e Peters, il creatore dei meravigliosi SFX Eryn Krueger Mekash promosso a primo produttore e la sigla iniziale promette meraviglie, grondante grottesco e oscenità.

    Disgustosi pagliacci che fornicano nel reparto frutta del supermercato, clown onanisti, home invasion al sapor charlesmansoniano, baby sitter non proprio tradizionaliste che mostrano. al ragazzino che hanno in custodia, gli omicidi live del dark web, profilattici zeppi di urina gettati addosso ai migranti messicani (La cucaracha) e domande sul sesso anale (Perdevi sangue? Pupù?).

    La solita carne al fuoco che mettono Murphy e Falchuck, questa volta al servizio della politica che prende di mezzo sette sanguinarie e comunità LGTB. E ovviamente amo il mood della serie, altrimenti non sarei arrivato a sette stagioni e avrei mollato molto prima il "balino".

    Divertente ma non entusiasmante (per il momento) anche se le bizzarre e raccapriccianti maschere clownesche lasciano il segno.

    Cliffhanger del primo episodio abbastanza convenzionale.

    Voto **!
    Ultima modifica: 26/12/21 20:26 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 27/12/21 09:58
    Consigliere - 26011 interventi
    AMERICAN HORROR STORY stagione 7 Cult

    Episodio 2 Non avere paura del buio di Liza Johnson

    Non per nulla il titolo del secondo episodio si rifà al piccolo cult televisivo di John Newland (Ally si ritrova sola in casa, immersa in un totale blackout, e sinistri pagliacci sbucano dagli armadi o si manifestano, minacciosi, sulle scale), dove il colpo di scena che chiude la puntata è preso di peso da un momento clou di The Strangers.

    Tra morenti appesi nella cella frigorifera e immigrati messicani ingiustamente accusati e condannati, Cult prosegue il suo discorso politico, dove si paventa un'attacco terroristico (l'Isis? I russi?) dai sapori thedayafteriani (il blackout alla Testament) e strambi nuovi vicini di casa, lui gay , lei con un tumore alla pelle, entrambi fanatici di Nicole Kidman e di armi (soprattutto), che amano l'apicultura (Ellen Burstyn del Prescelto insegna) e non la raccontano giusta.

    Ally tormentata ancora dalle visioni clownesche e da paure persecutorie (tanto da far sbarrare le finestre come fece la mamma di Nancy nel primo Nightmare) il piccolo Oz che sogna Twisty il clown che lo vuole fare a tocchetti, il fanatico e fascistoide Kai che raccoglie voti per la sua candidatura a consigliere comunale e , soprattutto, le intenzioni subdole della baby sitter Winter (Billie Lourd), forse il personaggio migliore, sorta di burtoniana tata che cerca di incrinare il rapporto tra Ally e Ivy, conquistandosi la fiducia del figlio adottivo influenzandolo con il "gioco" del mignolo e mettendo in pratica seduzioni lesbo.

    Sembra che si viri su territori terreni e il sovrannaturale sia escluso del tutto, e questo potrebbe dare alla serie un valore aggiunto, anche se si matiene, per il momento, su livelli standar tipici di AHS, senza particolari sussulti.

    Voto **!

    Nota a margine, le curiose affinità e strane preveggenze.

    Durante l'episodio, quando la coppia sposata di strambi vicini di casa di Ally e Ivy discutono sulla loro passione per Nicole Kidman, il marito tira fuori Big Little Lies , e la moglie, per tutta risposta: "Devi proprio fare sapere a tutti che sei gay!"
    Guarda il caso balzano, la serie tv citata era diretta da Jean-Marc Vallée, scomparso proprio ieri sera.
    Ultima modifica: 27/12/21 10:56 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 28/12/21 09:52
    Consigliere - 26011 interventi
    AMERICAN HORROR STORY stagione 7 Cult

    Episodio 3 Vicini infernali  di  Gwyneth Horder-Payton

    Inizio al fulmicotone per il terzo episodio della settima stagione. Reminiscenze al sepolto vivo di Poe, la feretrofobia, avere il terrore di essere chiusa, viva, in una bara. traumi insuperati dell'infanzia e padri sadici e tiranni. Per i giovani sposini sembra che sia tornato tutto alla normalità. Ma una volta tornati tra le mura di casa, ecco che i mostruosi clown appaiono, preparando per loro un cerimoniale a base di bare bianche e di incassamenti prematuri, previo sigillatura.

    E mentre nel quartiere residenziale gli omicidi aumentano, Ally non solo viene attaccata dai liberali per aver ucciso un uomo per leggitima difesa (così si dice), ma qualcuno ha messo online turpi e osceni annunci erotici che riguardano lei e la sua compagna, trovandosi in casa uomini nudi che si masturbano chiedendo sesso orale da due lesbiche arrapate.

    I nuovi vicini appaiono sempre più bizzarri, un misterioso camion nero (che sembra uscito da Suspect zero) sovrasta il quartiere di notte, spruzzando un non meglio identificato disinfestante verdognolo nei giardinetti delle abitazioni, carucci porcellini d'india donati al figlio della coppia lesbica che finiscono dritti nel forno a microonde come i Gremlins, per poi fare SPLAT, la faccina sorridente insanguinata dipinta sulla porta di casa, segno di un prossimo massacro imminente.

    Qualcuno mente, o meglio, non è quello che dice di essere, un video compromettente (ripreso di nascosto) fa vacillare il rapporto tra Ally e Ivy, il vicino di casa sembra fuori di testa, che, zeppo di sangue delira in strada (citando, nella confusione mentale, pure L'amore bugiardo) attorniato dalla polizia. In casa sua sangue, sangue ovunque, per le scale, sulle pareti, eppoi ancora la faccina sorridente disegnata con il sangue della vittima sacrificale.la sua mogliettina probabilmente, visto che lui è gay e lei solo una sua cara amica piena di complessi.

    Il disinfestatore alla Città verra distrutta all'alba, dietro la maschera protettiva, c'ha una faccina smile, un pò come il soldato aveva il muso di topo nel Rats matteiano.

    E mentre qualcuno (o più di uno, e sicuramente c'è dietro il complotto alla Arlington road) mette zizzania nella vita di Ally, Kai diffonde il verbo del male, mignolo con mignolo...

    I vicini infernali sono parecchio cambiati rispetto ai tempi di John Avildsen e Joe Dante, e di molto...

    ***
    Ultima modifica: 28/12/21 10:00 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 29/12/21 10:10
    Consigliere - 26011 interventi
    AMERICAN HORROR STORY stagione 7 Cult

    Episodio 4 io credo in te  di  Gwyneth Horder-Payton

    Si svelano i retroscena di come Kai arruola i suoi adepti alla causa della rivoluzione reppublicana, con fare quasi da predicatore evangelico e luciferino spirito di convinzione, rivelandosi una specie di Charles Manson 2.0

    Femminismo rivendicato (potere alla f**a), molestie sessuali e giovani giornaliste che si fanno strada andando a letto con i pezzi grossi (surclassando la meritocrazia), prendila per la f**a (il motto trumpiano per antonomasia), urlano i neo Paolini davanti alle telecamere alla reporter di colore durante i servizi.

    Kai ha capito che la rabbia repressa e l'ingiustizia può generare una nuova classe rivoluzionaria (basta umiliati e offesi), così basta pulire sperma nelle saune della palestra, basta essere etichettati come vuole la sinistra liberale, e soprattutto , con l'avvento di Trump, si può stabilire un nuovo ordine sociale, che userà il pugno duro e la violenza per imporre le sue idee repubblicane.

    Ma anche le tranquille femministe democratiche si lasciano tentare dalla vendetta sommaria di chi ha osato "violarle" (altro che la giornalista sportiva e la pacca sul sedere), con taser e mascheramenti da spedizioni punitive.

    La banda dei clown continua a menare strage (questa volta davanti alle telecamere), il palestrato maschilista e omofobo fa la fine (più o meno) come una delle vittime di Compleanno di sangue, per poi essere fatto a pezzi nella vasca da bagno di uno squallido motel e gettato (mani e testa mozzati) in una discarica, e il tipico repubblicano misogino (con tutti i cliche del caso: cappellino in testa, pick-up) messo in castigo (così non andrai a votare il tuo Trump) , dalle femministe, nello scantinato, legato con nastro adesivo, che, per liberarsi, deve, per forza, ricorrere all'escamotage alla Saw o al finale del primo Interceptor.

    Episodio che fa luce su come Kai opera il suo spirito di convinzione sulle menti più deboli (o sugli oppressi) e come il seme della violenza si insinui anche su chi la violenza, in prima istanza, la rifiuta.

    Di horror nemmeno l'ombra (se si intende, come horror, il sovrannaturale), ma la maturità narrativa di una serie che sembrava mostrare il fiato corto usando . alla fine, il solito motivetto dei morti che ritornavano e degli spritelli mutuati dalla Murder House, pare dare i suoi frutti e il pezzo in cabina elettorale su chi vota chi è un bel pezzo di tensione.

    E se l'apocalisse, paventata da Kai, fosse vicina?

    ***
    Ultima modifica: 29/12/21 13:40 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 30/12/21 09:55
    Consigliere - 26011 interventi
    AMERICAN HORROR STORY stagione 7 Cult

    Episodio 5 La setta  di Maggie Kiley

    POSSIBILI, E INEVITABILI, SPOILER.

    Titolo soaviano (in italiano, perchè in originale è Buchi, con un suo significato specifico, la tripofobia che affligge Ally, con tanto di scolopendra che esce e entra dai fori della carne martoriata del suo collo, in una scena incubotica non dissimile da quella di The Believers), per questo quinto episodio, dove si scopre chi si nasconde dietro le agghiaccianti maschere dei clown assassini (che, appunto per la loro vera identità, perdono di fascino malefico).

    Come in Arlington road, praticamente tutte le persone che gravitano attorno a Ally pare ne siano coinvolte, e la paranoia polanskiana diventa tangibile e si stringe come una morsa attorno alla donna.

    Il piano di Kai di infondere terrore presso la popolazione pare abbia i suoi effetti, e con i suoi adepti mira alla strategia del panico e della paura, come in una copia di Arancia meccanica (espressamente citato dalla reporter Beverly Hope/Adina Porter)

    Così, insieme alla sua gang di pagliacci sghignazzanti, penetra nella casa del giornalista Bob Thompson, e , per depistare, invocano , in latino, lodi a Satana.

    L'uomo viene più volte accoltellato e finito con un accetta piantata nel cranio in stile  Venerdì 13 (il tutto ripreso con uno smartphone, così che la gente possa vedere in faccia la paura e l'orrore). Ma come tutti, c'ha i suoi segreti, uno slave sessuale appeso con dei ganci simil barkeriani a mò di The Cell in soffitta. Anche lo schiavo BDSM non viene risparmiato dalla furia assassina di Kai & co.

    Ally si ritrova in una situazione tra Ammazzavampiri e Disturbia, quando assiste, spiando dalla finestra, con un telescopio, alla trafugazione di un corpo (avvolto in una coperta) da parte del suo vicino (anche lui membro della setta di Kai). L'uomo stà seppelendo viva sua moglie, rea di essere troppo debole per far parte della setta di Kai. Prima di sparire del tutto, la donna ha tempo di avvisare Ally che tutti (detective della polizia e sua moglie Ivy compresi) fanno parte della "family" di Kai.

    Ma non è l'unica vittima, Kai decide di sbarazzarsi dei suoi accoliti più deboli, e un'altro adepto ne fa le spese. Usato come bersaglio umano per la sparachiodi (tanto cara al Patrick Bateman di American Psycho), dove tutti i membri devono piantarle uno chiodo in testa, riducendolo ad una specie di Pinhead versione martirizzante.

    Ma anche Kai ha i suoi dolorosi segreti, in un passato non troppo remoto suo padre, inchiodato su una sedia a rotelle dopo un'incidente in moto, vessava la madre vomitandole addosso , ogni giorno, il suo disprezzo, la sua rabbia e la sua frustrazione (causa anche l'impotenza). La donna, presa dalla disperazione, spara al marito e si fa saltare le cervella sparandosi in bocca, il tutto davanti a Kai.

    Dopo la tragedia familiare Kai chiama il fratello (che si scopre essere uno dei personaggi fondamentali della settima stagione, lo strizzacervelli che ha in cura Ally, ma guarda un pò che coincidenza), che decide di sigillare i cadaveri dei genitori nella stanza da letto, coprendoli con la soda caustica (anche quì il Patrick Bateman di Bret Easton Ellis insegna, il cadavere di Paul Owen fa la stessa, miserabile, fine), così che possano ancora recepire i soldi dell'accompagnamento del padre, della pensione della madre e evitare scandali per l'omicidio/suicidio e la vendita dell'abitazione.

    Kai, in una macabra e necrofora pantomima alla Deranged, ogni tanto, si reca a casa a visitare i corpi ormai decomposti dei genitori, promettendo a quello che resta della madre, di diventare qualcuno...

    Il livello qualitativo di questa settima stagione si alza in maniera esponenziale, con parecchie sorprese e colpi di scena e i tasselli di un puzzle cospirativo che , pian piano, sta prendendo forma...

    ***
    Ultima modifica: 30/12/21 11:22 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 31/12/21 10:00
    Consigliere - 26011 interventi
    AMERICAN HORROR STORY stagione 7 Cult

    Episodio 6 Assassino nel Midwest di Bradley Buecker

    POSSIBILI, E INEVITABILI, SPOILER.

    Inganni, tradimenti, doppi e tripli gochi, pianificazioni diaboliche e macchiavelliche, sfiducia in tutti (come se Ally fosse attorniata da ultracorpi ovunque), sono i numi tutelari di questo episodio, che, pian piano, svela le carte su chi è davvero chi e su un progetto politico reazionario su larga scala.

    Inizio al fulmicotone con una strage all'aperto durante il comizio elettorale di Kai (che Elephant le fa un baffo), dove l'esecutrice alla Bersagli sembra essere proprio Ally (ma le apparenze possono ingannare, come insegnano, ormai, Murphy e Falchuck).

    Ally comincia , pian piano, a scoprire la verità e al complotto che gravita attorno a lei, non potendosi più fidare di nessuno (visto che non solo la polizia fa parte della setta di Kai, ma anche la sua adorata mogliettina Ivy, che , al contrario, ammetterà a Kai, nel gioco della verità, di detestare profondamente Ally, tanto da volerla morta, perchè ha portato in grembo e partorito il loro figlio, negandole il diritto di essere madre biologica).

    E se Meadow (Leslie Grossman) sembra un'adepta pentita, fuggita , per un pelo, a essere sepolta viva dalla setta, di cui faceva parte, e pare essere l'unica a collaborare con Ally (ma le apperenze possono ingannare, come insegnano, ormai, Murphy e Falchuck), Kai trova una tosta avversaria alle elezioni comunali, Sally Keffler (Mare Winningham), che, con la sua esperienza in politica,  lo mette in crisi.

    Così, mentre Ally avverte Sally del pericolo che incombe, Kai e la ghenga dei suoi clown sghignazzanti , procedono all'home invasion nella casa di Sally (mentre Ally si nasconde, terrorizzata, nel bagno) e se ne sbarazzano usando l'escamotage del suicidio annunciato su facebook, preso di peso da Unfriended

    Si torna al comizio dell'inizio , ma chi davvero spara alla folla, e poi a Kai, ferendolo, è Meadow, che , poi, si sparerà in bocca (gloria e lunga vita alla nuova carne), con l'inutile intervento di Ally per farla desistere, che si ritrova la pistola in mano circondata da teste di cuoio.

    Perchè le apparenze possono ingannare, e gli inganni sono di casa in questa settima stagione, che , passando sopra alle solite (e a volte inutili) derive omoerotiche tipiche di Murphy, sembra la stagione più compatta e matura, sicuramente quella con più sfaccettature e colpi di scena imprevedibili, dove l'orrore (quello vero) trama alle nostre spalle mentre noi dormiamo (e essi vivono).

    Diffondi il verbo del male, del panico e della paura...

    ***
    Ultima modifica: 31/12/21 18:12 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 3/01/22 10:13
    Consigliere - 26011 interventi
    AMERICAN HORROR STORY stagione 7 Cult

    Episodio 7 Valerie Solanas è morta per i vostri peccati  di Rachel Goldberg

    POSSIBILI, E INEVITABILI, SPOILER.

    L'inizio è Ho sparato a Andy Wharol, con Valerie Solanas che attenta alla vita al re della pop art (interpretato da Evan Peters, che si sdoppia con Kai) e che, femminista invasata, visionaria, folle e psicopatica, fonda il movimento SCUM, dove le donne (per lo più reiette e psicolabili), in una sua ipotetica rivoluzione, dovranno eliminare tutti gli uomini sulla faccia della terra (il top del delirio femminista: Steve McQueen è uno dei mali supremi del maschilismo da estrirpare, perchè ha ridotto Ali MacGraw a una "casalinga di Malibù"-sic!-).

    E così che Ho sparato a Andy Wharol si fonde con Zodiac (il film di Fincher è pure citato, apertamente, da Winter), visto che i delitti dello zodiaco altri non sono che commessi proprio dalla setta delle femministe che , coperte da una tela cerata nera con cappuccio, come se fossero una congrega di streghe (il riferimento a Coven non è un caso) circondano le coppiette in amore per poi massacrarle, o accanirsi su gay passati dalla loro parte, in stile Maniac vs Nero veneziano, per poi sbizzarrirsi in grottesche composizioni cadaveriche fatte trovare alla polizia (con gli attributi maschili mozzati e infilati in bocca alla Angel heart).

    E proprio una delle veterane della SCUM , Bebe Babbitt (una sempre straordinaria Frances Conroy, altro volto storico di AHS), e ex compagna della Solanas, mette in guardia la parte femminile della setta di Kai, inculcando loro il culto del femminismo e la supremazia del maschio da debellare.

    Dopo che un membro della setta di Kai, Harrison, viene tratto in inganno dal gruppo di donne e fatto a pezzi con una motosega brandita da Ivy, si scopre, però, che Bebe è segretamente alleata con Kai e il tutto parebbe un'altro diabolico piano ordito dalla mente machiavellica del nuovo Charles Manson.

    Come sempre nella serie pezzi di storia americana (Andy Wharol e la sua factory, la Solanas e il movimento SCUM che si dipana dalla fine degli anni 60 a inizi 70) che si incastrano con colpi di genio inaspettati (le femministe invasate dalla SCUM sono , in realtà. lo zodiaco), in quella che è la stagione scritta sicuramente meglio e che sembra più American crime story che nemmeno horror, con la ricostruzione storica della factory wharoliana degna del The Doors di Oliver Stone. E, soprattutto, almeno per il momento, non si avvisano escamotage d'aria fritta per allungare gli episodi della serie (che era il difetto principale di Hotel, per dirne uno).

    ***


    Ultima modifica: 3/01/22 13:21 da Buiomega71