Buiomega71 • 18/12/18 10:57
Consigliere - 25944 interventi AMERICAN HORROR STORY stagione 5
Hotel
Episodio 1
Benvenuti all'hotel Cortez di Ryan Murphy
ATTENZIONE il commento contiene SPOILER
Los Angeles, oggi, due biondissime (e bonissime) turiste scandinave solcano le porte dell'Hotel Cortez in vacanza nella città degli angeli.
L'Hotel si presenta sfarzoso ma, al tempo stesso, decadente e le due figliole mangiano la foglia: quì qualcosa non torna, troppo inquietante e sinistro quel posto
A riceverle la cinica receptionist Iris (Kathy Bates), ancor più sinistra dell'edificio di cui si prende "cura"
Le due giovincelle non fanno in tempo ad ambientarsi agli angusti e tetri corridoi di questo Overlook Hotel filtrato Kenzo, che , dal materasso cucito della loro stanza, da cui proviene un odore nauseabondo, fuoriesce una specie di creatura glabra che nemmeno in un film di Stuart Gordon. Panico paura, le due svedesine non vengono sacrificate alle messe nere, ma quasi, chiuse in una specie di vergine di Norimberga 2.0 e costrette a ingurgitare schifezze frullate dalla Bates, una riesce a fuggire , ma si ritroverà con la gola squarciata
Intanto efferati e macabri delitti infestano la città (una coppia di amanti infilzata nel loro talamo d'amore che è la rappresentazione grottesca di
Reazione a Catena-o del secondo
Venerdì 13, fate vobis-, lui con gli occhi cavati e la lingua strappata, lei infilzata con una lancia e con le mani inchiodate al muro, e incollati insieme con l'attaccatutto, contornati dalle foto ritratti delle rispettive famiglie, che con gli occhi cancellati è tutto Michael Mann ), dove il detective John Lowe (Wes Bentley ) cerca di vederci più chiaro. C'è un emulo del Kevin Spacey di
Seven in quel di Los(t) Angeles.
Nel frattempo un tossico prende una stanza all'Hotel Cortez per bucarsi in santa pace (eh, di questi tempi), affitta la nr. 64 (che da quanto mi par di capire è un'equivalente della 237 di shininghiana memoria), si pera e mentre c'ha la musica nelle vene appare una sottospecie di creatura barkeriana che lo sodomizza con un fallo a trivella che manco
Tetsuo, e via di
Querelle mentre la viscida forma "cenobita" o "suppliziante" si inchiappetta il tossico, nel mentre stesso appare Sally (Sarah Paulson ), fattona protopunk anni 80 (con mega tacconi, che pare scappata via dal set di
Nomads) che vive nell'Hotel come anima dannata , sussurra al povero tossicodipendente di dirle IO TI AMO SALLY e che , dette quelle magiche parole, tutto questo supplizio anale finirà. E finisce sì, visto che il "droghina" dal sederino fassbinderianamente (o pasolinianamente) violato rimane stecchito con dilatazione della pupilla.
Si fa la conoscenza della Contessa (Lady Gaga), sorta di Miriam dei (tristi) giorni nostri, che insieme al suo bello e dannato Donovan (Matt Bomer) escono dall'Hotel Cortez (di cui sono gli assoluti padroni) per andare a cercar vittime da divorare (la Deneuve e Bowie lo facevano nelle discoteche, ma erano altri tempi, gli anni 80). Vanno così ad un cinema all'aperto dove si proietta il
Nosferatu di Murnau (il divin Rob Zombie ci era arrivato prima con il rave che proiettava il
Golem e
Il fantasma dell'opera in
Halloween 2, ma vabbè), trovano una coppia mista (lei cinoamericana , lui americano ano) che ci stà (da antologia il gesto SLAP SLAP della Gaga), se li portano all'Hotel e cominciano l'ammucchiata a quattro sul lettone (che fisico della madonna che c'ha miss Gaga, nuda e con i tacconi), nel delirio dei sensi parte la "fame" della Contessa e consorte in un tripudio di gole recise e sangue che zampilla imbrattando i corpi ignudi.
Intanto veniamo a sapere che al detective Lowe è stato rapito il figlio Holden alle giostre 5 anni prima (mai più ritrovato, ma che, sorpresona, viene ripescato dalla Gaga come "bambino mai cresciuto" e naturalmente dannato alla
Intervista col vampiro, nella stanza dei giochi del Cortez ) e che il serial killer alla
Seven colpisce ancora (questa volta sviscerando due omosessuali per appenderli in stile
Silenzio degli innocenti), ma quel che è peggio e che ha preso di mira proprio il poliziotto e la sua famiglia (moglie Chloë Sevigny ) e figlia piccola.
In un flashback che ci riporta nel 1994 si scopre il legame tra Iris e Sally, in una brutta storia di droga che avvenne proprio nella stanza del Cortez, con figlio di Iris morto di overdose (per mano di Sally, che poi si impiastriccia le labbra di rossetto come nemmeno Diane Ladd in
Cuore selvaggio) e Sally che si spatascia al suolo dopo che Iris (in un impeto vendicativo materno) la spinta giù dalla finestra
Arriva da New York un riccone che si è comprato il Cortez (all'insaputa di tutti, ma non della Gaga), con al seguito un figlio dalla faccia di merda più bella del mondo.
Il detective Lowe decide di alloggiare al Cortez dopo aver messo sotto protezione la sua famiglia, e parte, ma guarda tu il caso,
Hotel California degli Eagle.
Sonora delusione per questa prima puntata, che se questo è l'andazzo inizio seriamente a pensare che la serie AHS cominci ad accusare i primi colpi di stanchezza
Il tutto è troppo glamour per i miei gusti (spesso sembra di vedere appunto un video di Lady Gaga), fino a rasentare lo stucchevole che fa tanto Vogue mischiato a remasugli di sex (nella media della serie) e violence (anche quì niente di cui strapparsi i capelli, roba che si è già vista nelle precedenti season). Ed è proprio l'approccio stilistico/glam di questa quinta tornata che mi ha convinto poco, pizzi e lustrini da burlesque irrorati con un pò di splatter e deformità barkeriane, decadenti scenografie postmoderne rococò e schematismi da classico psychothriller post
Seven. Insomma troppo "plastico", troppo "tette rifatte" per capirci, un queer fin troppo ostentato di
Priscilla che si mangia i cadaveri.
Si scimmiottano stilemi refniani, si citazza di quà e di là (
Seven,
Manhunter,
Il silenzio degli innocenti, per stare in zona psychothriller, poi
Willy Wonka-la stanza dei giochi elettronici Atari dei bimbi vampiretti, bel colpo trashoso-, Barker, Gordon, Rob Zombie, il cadavere nascosto nel materasso e la "puzza dei piedi" dell'episodio rodrigueziano di
Four Rooms, c'è anche un autocitazione nella figura dell'agente immobiliare che vende l'hotel al riccone venuto da New York-che ciancia del suo cane morto-la stessa che vendette la
Murder House alla famiglia Harmon nella prima stagione ), in quello che altri non è che un
Miriam si sveglia a mezzanotte rivestito Fendi (sfacciatamento omaggiato con il sottofondo di
Bela Lugosi's Dead mentre la Gaga riceve il ricco compratore newyorkese), dove tutto pare fittizio e fin troppo ostentato (le apparizioni della Gaga nei suoi bizzari e fastosi abiti sembrano, perlopiù una sfilata di moda).
Il primo episodio delle precedenti stagioni era quello più fulminante, quì di fulminante ho trovato ben poco, tutto mi è sembrato troppo costruito a tavolino, con un finto maledettismo che nemmeno nei videoclip di Marilyn Manson.
Si sente la mancanza della Lange (anche se il suo personaggio era sempre lo stesso in tutte e quattro le stagioni) e la Gaga (seppur fascinosa) non mi è sembata (per ora) all'altezza.
Unica personalità di cui mi sono "innamorato" all'istante è quella del cinico travestito Liz Taylor (un'irriconoscibile Denis O'Hare), il resto , invece, di poca consistenza.
Giusto per dover di informazione (come sempre nella serie targata Murphy/Falchuck c'è un fondo che riprende dalla reale cronaca nera) ho letto sul Cecil Hotel di Los Angeles (che sarebbe poi, in HOTEL, il Cortez), da far venir davvero i brividi, tra serial killer, suicidi e morti (violente) misteriose.
Più dubbi che entusiasmi per questo Overlook Hotel ridisegnato Dolce & Gabbana, ma è anche vero che sono solo alla prima puntata, quindi e prestissimo per dare un giudizio così severo. Ma fin quì non va tutto bene...
Voto: **
Ryo, John trent, Teddy
Mutaforme, Redeyes, Undying, Buiomega71, Aal, Lythops
Hackett, Corinne, Belfagor
Mickes2, Jena