Buiomega71 • 26/12/17 14:06
Consigliere - 26006 interventi AMERICAN HORROR STORY stagione 4
Freak Show
Episodio 1
La leggenda di Edward Mordrake (1ª parte)
Episodio 2
La leggenda di Edward Mordrake (2ª parte)
ATTENZIONE il commento contiene SPOILER
Come da aspettative la quarta stagione prosegue alla grande, in due episodi zeppi di colpi di scena e tanta carne al fuoco
L'entrata in scena di Edward Mordrake (Wes Bentley), sorta di dickensiano "fantasma dei natali passati/presenti e futuri", figura folkloristica e leggendaria, essere maledetto dotato di una faccia dietro alla nuca, che sogghigna bavianamente anche dopo la morte, aristocratico dannato peggio che Dorian Gray, artista a tutto tondo ma tormentato dai continui bisbigli demoniaci e nefasti della "doppia faccia" dietro la testa, che le fà assumere le sembianze di un grottesco Dottor Jekyll/Mister Hyde, che alla fine trova rifiugio in un freakshow per poi impazzire, massacrare i freak del circo e impiccandosi (con la doppia faccia che ancora se la ride beffarda).
Torna dall'inferno (accompagnato dalle sue vittime freak e da una nebbia verdognola hammeriana) sotto le festività di Halloween, quando un circense si rende colpevole di esibirsi nella notte (funesta) di ognissanti, reclamando una vittima da portarsi con sè all'inferno
La faccia ghignante dietro la sua nuca si nutre di disgrazie altrui, dei lati oscuri e spregevoli dell'animo umano, gode delle iatture , delle miserie, del profondo baratro nefasto che ognuno nasconde dentro di sè.
Quale anima portarsi via? Quale tragico racconto sollazzerà doppia faccia tanto da "spezzarle il cuore"? Quello del freak deriso e umiliato? Uomo foca condannato in un corpo deforme contorniato da un viso angelico? O la donna senza gambe, costretta a chiedere l'elemosina per sopravvivere? Gelosa delle gambe altrui a tal punto da accoltellarle?
Oppure la triste istoria della donna barbuta (Kathy Bates), costretta a esibirsi in un teatro parigino, sommersa da scherni e umiliazioni? E a partorire suo figlio deforme,circondata da un pubblico pagante, il mostro che partorisce il mostro, venghino signori venghino, con il padre del bambino a far da cinico e crudele imbonitore.
O magari la vita passata di Elsa Mars (Jessica Lange), che nella Berlino degli anni '30, in un bordello, casa di piaceri delle più debosciate perversioni, che vanno dall'orgia, alla sodomia, al pissing, al caviar, al pregnant, era famosa come dominatrix in bdsm estremo , tra tacchi di stivaloni piantati nella carne dei clienti "cagnolini", all'asse della tazza del cesso contorniata da chiodi, per sedersi aspirando al martirio del piacere e del dolore barkeriano.
Forse non era propriamente la Dietrich, ma da dominatrix ai filmini porno il passo è breve, fin quando , drogata come una scimmia, ecco la svolta della vita, un filmino snuff dove le vengono tranciate via le gambe con una motosega, sdraiata su un sudicio materassino, ecco la "troupe" che si maschera con calze di nylon e rossetto, il "regista" filma l'orrore in un lurido bianco e nero, lei è pronta per il suo primo piano della morte, swansonianamente il viale del tramonto diventa un geyser di sangue, amputazione in diretta per spettatori perversi e malati, le più belle gambe della Germania fatte a brani per il piacere della carne martoriata , della sete di sangue e piacere della follia umana
Da far impallidire tutti i nazi movie pre esistenti,
Salon Kitty si sposa con gli olezzanti e acri sapori snuff, in una delle vette più feroci e crudeli di tutte le stagioni della serie.
Ma forse non è giunto il momento per Elsa di seguire Edward Mordrake, un suono giunge a lui nelle orecchie...
Il clown assassino ha forse una storia più interessante, magari ancora più triste e squallida
Tempo fà era un clown che amava i bambini, li faceva divertire e giocare, ma la gelosia e la cattiveria di alcuni nani del circo in cui lavorava, le tirarono un tiro mancino
Non solo i nani (che si sà, come cantava De Andrè
hanno il cuore troppo vicino al buco del culo) vorrebbero i bambini tutti per loro (facendoli "giocare" in un altro modo), ma mettono in giro la voce che il clown sia un pedofilo, che ami carezzare i bambini sulle sue ginocchia, rovinandolo definitivamente e togliendole l'unico suo vero posto nel mondo: fare il clown per far sempre ridere i bambini.
Solo, disperato, abbandonato, nell'ombra meschina di infami dicerie e diffamazioni, non ha altra scelta che spararsi in bocca con un fucile
Ma, come per sua stessa ammissione, è talmente "stupido" che nemmeno il gesto estremo le riesce, devastandosi l'apparato orale e rimanendo tragicamente vivo
Sempre più nel baratro dell'emarginazione, il clown non ha altra scelta: uccidere gli adulti colpevoli di aver dato retta alle dicerie sul suo conto e salvare i bambini da un mondo crudele e meschino
Mordrake ha trovato la sua vittima, uccide il clown che entra a far parte della sua congrega di spiriti erranti
Dandy (Finn Wittrock)si ritrova così orfano del suo "compagno di giuochi", e tra capricci e deliri infantili (
dolcettooscherzetto, dolcettooscherzetto), prende il suo posto indossando la maschera ghignante del clown (non prima di aver sgozzato la sua governante)
Entrano a far parte del carrozzone un sedicente medico truffatore (Denis O'Hare) e la sua assistente (Emma Roberts), che hanno fiutato l'affare del secolo, portare un freak (morto) per esporlo in un museo di scherzi della natura per un lauto compenso
E mentre il primo si trastulla in stanze d'albergo con toy boy travestiti da Thor, la seconda si spaccia per chiaroveggente per intrufolarsi nel bizzarro tendone degli orrori
Non ultima la gemella siamese a due teste (Sarah Paulson), che sogna un operazione al seghetto che possa dividerla dalla sorella ingombrante (versione splatter sullo stile chirurgico delle
Due Sorelle) a scapito di una vita normale.
Tra citazioni da
Halloween (il clown assassino che stalkerizza una bambina bionda per i viali e le siepi della cittadina) e
Il tunnel dell'orrore (Dandy indossa la maschera da clown proprio come il piccolo Michael Myers e il ragazzino nell'incipit dei capolavori carpenteriani/hooperiani, con l'identica modalità di ripresa in soggettiva) e a
Wizard of Gore (lo spettacolo della donna segata in due messo in piedi da Dandy e dal clown assassino in mezzo al bosco), la quarta stagione viaggia via a gonfie vele, non lesinando anche punte di "politicamente corretto" (il medico comprensivo e umano che ha in cura la Bates, la gente della cittadina che và a ringraziare Jimmy al tendone, per aver salvato la loro prole) che non inficiano più di tanto (il marcio non è proprio dappertutto)
Continuano, poi, i gustosi anacronismi (la Swanson wilderiana citata nello snuff negli anni '30 e
Gods e Monsters di Lana Del Rey cantata magnificamente dalla Lange in una sorta di musical in acido russelliano sullo stile di
Tommy)
A voler essere pignoli anche Mordrake è forse fin troppo modellato sul Papà Legbà di
Coven, ma ha comunque quel retrogusto gotico e hammeriano che non guasta mai.
Arrivato fin quà ancora con piena soddisfazione, dove ci si mantiene sugli ottimi livelli delle precedenti stagioni.
Ryo, John trent, Teddy
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