Discussioni su Adieu au langage - Addio al linguaggio - Film (2014)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/11/14 DAL BENEMERITO DEEPRED89
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  • Quello che si dice un buon film:
    Rebis
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Thedude94
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Bizzu
  • Gravemente insufficiente!:
    Deepred89, Bubobubo

DISCUSSIONE GENERALE

  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Rebis • 27/11/14 22:30
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Zender inserirei in nota che il film è in 3D, è un elemento molto significativo durante la visione.
  • Zender • 28/11/14 07:25
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Sì, mi chiedevo in effetti se fosse uscito SOLO in 3d o anche in versione classica.
  • Rebis • 28/11/14 10:16
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Qui a Bologna solo in cineteca e in 3D, non so nelle altre sale italiane. Il film comunque è nativo in 3D e alcuni effetti ottici sono apprezzabili solo in stereoscopia.
  • Didda23 • 28/11/14 14:06
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Carissimo, dammi un parere a caldo dell'opera che mi interessa molto. Per Deep è il peggior film visto quest'anno e considerando che la media utenti è uguale a 2, in qualche modo il film non ti è dispiaciuto...
  • Deepred89 • 28/11/14 17:05
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Qui a Bologna solo in cineteca e in 3D, non so nelle altre sale italiane. Il film comunque è nativo in 3D e alcuni effetti ottici sono apprezzabili solo in stereoscopia.

    Vero, anche perché il senso e i fini dell'operazione (buoni o cattivi che siano) penso si possano cogliere pienamente solo tramite una visione in 3D. Curiosissimo anch'io di sapere il tuo parere...io purtroppo non posso che confermare quanto anticipato da Didda.
  • Rebis • 28/11/14 18:07
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Guarda Didda, non è un film che genera entusiasmo, questo è sicuro; è tutto di testa, concettuale a palla, sperimentale fino al midollo. Lo si accetta perchè lo ha fatto Godard che ha una tale statura intellettuale da scansare qualsiasi sospetto di esercizio fine a se stesso o di provocazione gratuita. Resta il fatto che è un film "solo", senza nessun movimento culturale che lo sostiene, un urlo d'autore che rischia di cadere nel vuoto. Ma quello che ti spara addosso in termini di sconvolgimento grammaticale, sintattico, e in quanto a destrutturazione audio e video, non credo lo si possa trovare in nessun altro film in circolazione - e d'altra parte ha senso vederlo solo al cinema e in 3D (qualsiasi altro tipo di fruizione sarebbe illogico).
  • Buiomega71 • 28/11/14 19:05
    Consigliere - 25934 interventi
    Altro autore con cui ci vado poco d'accordo (vedi Prenom Carmen, che se non fosse per le nudità della Detmers a ogni fotogramma, con quei momenti quasi hardcore-complimenti a chi lo ha vietato SOLO ai 14- sarebbe solo una presa in giro ma di quelle che ti incazzi di brutto brutto)

    Passion (ma che film è?), Alphaville credo di essermi addormentato a più riprese, per poi riprenderlo (e non e da me), un suo fascino c'è l'ha, effettivamente, ma arrivare alla fine e un travaglio

    Eppure mi piacque Week-end (bello tosto, feroce, con il suo pessimismo quasi post-apocalittico, difficilmente incasellabile, ma di una forza visiva e viscerale notevole), così come mi fece impazzire il suo episodio in Aria (tutto girato in una palestra con manzi muscolosi e ninfette)

    Poi ancora, Due o tre cose che so di lei (che pareva una versione sotto lsd di Bella di Giorno, ma non malaccio-forse anche perchè lì, Marina Vlady, e di un arrapamento più unico che raro. Ma ricordo, almeno da quello che mi passa la mia mente, momenti "documentaristici" da martellate sui cocones )

    Je vous Salue, Marie (ma che roba era? Ai limiti della sopportazione cinefaga)

    Questi di Godard ho visto (ne ho altri in videoteca da vedermi, tipo Si Salvi chi può la vita e Il Disprezzo)

    Ancora adesso non ho ben capito se sia un regista che entra nelle mie corde oppure no...Bho?
    Ultima modifica: 28/11/14 19:26 da Buiomega71
  • Panza • 28/11/14 19:17
    Contratto a progetto - 5200 interventi
    E pensare che volevo vedermelo con alte aspettative, menomale che ci siete...

    Comunque lo vedrò lo stesso, da impavido.
  • Didda23 • 28/11/14 21:53
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Grazie Rebis, gentilissimo come sempre.
  • Deepred89 • 29/11/14 14:11
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Rebis ebbe a dire:

    Lo si accetta perchè lo ha fatto Godard che ha una tale statura intellettuale da scansare qualsiasi sospetto di esercizio fine a se stesso o di provocazione gratuita.


    Su di me invece ha suscitato l'effetto contrario, nel senso che è riuscito a farmi rivalutare in negativo tutti gli altri Godard da me visionati (cosa che mi succede ora per la prima volta: nemmeno Antonioni con Oberwald e Argento con Dracula 3D c'erano riusciti).
    Dopo Addio al linguaggio tutto il suo cinema mi appare come un continuo tentativo, sempre gratuito e forse mai originale (in quest'ultimo l'unica novità mi è parsa l'uso del 3D, ma lo scopo è lo stesso di un Hurlements, di 60 anni prima; non ho però visto tutti i lavori di Godard), di sovvertire il linguaggio dominante, senza altre idee che vadano oltre qualche casuale copia-incolla da fonti letterarie e cinematografiche (queste ultime in genere undeground o sperimentali) sparse. E a rivedere i miei vecchi gradimenti, noto che questi si collocano quasi tutti tra i Godard con alla base un robusto comparto tecnico e attoriale. Temo che non sia un caso...

    X Rebis: quanto hai un'oretta libera chiamami che ci si becca e se ne parla a voce! (anche perché ho qualche problema con internet ultimamente...)
    Ultima modifica: 29/11/14 14:13 da Deepred89
  • Rebis • 29/11/14 15:15
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Secondo me la produzione di Godard ha uno spartiacque negli anni '70: i film precedenti lavorano ancora sui generi, sulla messa in scena cinematografica e riescono ad essere emozionanti aldilà dell'aspetto teorico (Fino all'ultimo respiro, Bandé a part, Il Disprezzo, La donna è donna, Il bandito delle ore 11 sono tutti film affascinanti quando non proprio bellissimi); nei film successivi invece Godard ha cominciato a lavorare sul linguaggio e la sua decostruzione con una valenza direi politica, essenzialmente comunicativa, e inevitabilmente si è fatto concettuale, filosofico; è un cinema che richiede un approccio intellettuale, a volte anche erudito (e Adieu au langage l'ho inteso proprio come il culmine di un'iperbole). Non amo molto la seconda parte della sua produzione perché è meno cinefila, meno narrativa, disinteressata ai personaggi e all'emozione, però l'accetto perché è frutto di un interrogarsi sul mezzo e sulle sue possibilità comunicative, è uno sviluppo coerente insomma, ostico e respingente anche, ma animato da un senso della ricerca profondo, sincero, appassionato, che non è facile trovare in altri registi, e per me rimane qualcosa di unico, di irriducibile.

    X Deep: certo caro, riemergo ora da un periodo denso e impegnativo, in cui dovevo pianificare anche la colazione. Sentiamoci al più presto ;)
    Ultima modifica: 29/11/14 15:16 da Rebis
  • Matalo! • 15/12/14 20:03
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Da me, Venezia, sembra non essere uscito. O forse mi è sfuggito (dubito ma mi informerò). Che Godard sia un autore importante non lo nego, anzi. Più importante che grande, però. Ho sempre trovato in lui u "disprezzo" generale: per il cinema e per l'essere umano. E' possibile che i suoi film siano invecchiati. Non so, dovrei rivederli. Certi sono a me ancora molto cari: A bout de souffle, Pierrot le fou (la scena finale da ragazzino mi sconvolse): Il disprezzo lo vidi in tarda età (anche perchè la copia circolante era quella italiana) e non fatico ad ammettere che sia un gran film. Anche l'analisi della società in film come "Due o tre cose che so di lei" è molto suggestiva e seminale. "Weekend" mi sembra di una confusione totale, tolta la scena dell'ingorgo che è tutt'ora validissima. E' imprescindibile come teorico del linguaggio cinematografico. Destruttura il cinema, riflette sull'impatto che ha nella società dei costumi e riflette sulla società stessa. Ma trovo che sia un grande snob, uno di quei vecchi intellettuali sibillini che spesso si accompagnano a splendide fanciulle. Per umanità e amore verso la settima arte io sono pro Truffaut, tutta la vita. E credo che Truffaut regga meglio la prova del tempo.Comunque cercherò di vederlo, e so che uscirò idalla sala con lo stesso senso di aridità che provo anche nei suoi film maggiori.
    Ultima modifica: 15/12/14 20:05 da Matalo!
  • Rebis • 16/12/14 11:44
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Condivido la tua prospettiva, Matalo, e anch'io per quanto cerchi di difendere e giustificare il cinema di Godard (la seconda maniera, diciamo, perchè la prima credo si difenda da sé...) mi ritrovo sempre più truffautiano, proprio nell'approccio e nella concezione del cinema come mezzo di narrazione ed emozione. Sono curioso di leggere le tue impressioni su questo film comunque.
  • Matalo! • 17/12/14 08:56
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Condivido la tua prospettiva, Matalo, e anch'io per quanto cerchi di difendere e giustificare il cinema di Godard (la seconda maniera, diciamo, perchè la prima credo si difenda da sé...) mi ritrovo sempre più truffautiano, proprio nell'approccio e nella concezione del cinema come mezzo di narrazione ed emozione. Sono curioso di leggere le tue impressioni su questo film comunque.

    Ciao Rebis, grazie: ahimè forse sono un ingenuo ma credo che il "disprezzo" che prova Godard per il pianeta terra e anche il disamore per il cinema sia il prezzo che lui da anni deve pagare. Diciamolo, forse è un regista parzialmente invecchiato. Se lo scardinamento del linguaggio porta ancora oggi dei segni sul cinema dei nostri giorni (Tarantino chiama la sua casa "Band Apart"..., restando sul piano meramente lessicale le cose fatalmente vengon superate. Truffaut era interessato al mondo e ama il cinema in una manera che forse Godard avrebbe potuto giudicare "idiota" ma ci è ancor oggi caro e vicino, vitale e "parlante". Parer mio discutibilissimo. Buona giornata. p.s.: appena recupero questo film lo vedrò e ti saprò dire.
  • Matalo! • 17/12/14 08:57
    Call center Davinotti - 614 interventi
    p.s.: scusate il mio italiano di stamattina.... ;-)
  • Bubobubo • 16/04/20 20:00
    Archivista in seconda - 271 interventi
    Non arriva nemmeno a 70', mi sono sembrati il triplo. Per me bocciatissimo.
  • Deepred89 • 16/04/20 20:12
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    A distanza di anni, resta una delle visioni più intollerabili della mia vita, una repulsione vissuta prima visceralmente e poi riconfermata razionalmente. Un'esperienza che porterò per sempre con me e che mi ha aiutato a delineare con maggior consapevolezza ciò che veramente odio nella settima arte.