Buiomega71 • 11/05/20 19:35
Consigliere - 26015 interventi Classico noir che più classico non si può, derivato da quello anni 40 (la solita femme fatale che, per i suoi turpi scopi, mette di mezzo il detective che, incautamente, si innamora di lei), ma sostenuto dall'ottima regia di Spottiswoode, dalla simpatia canagliesca di Treat Williams, dalla sensualità glaciale della dark lady di Virginia Madsen e dalla bellissima fotografia di Alexander Gruszynski.
L'azzeccata parte in Arizona, tra seduzioni, canzoni messicane, uno splendido Hotel per donne ricche e annoiate e almeno tre sequenze da antologia: la fuga di Williams nei bagni della stazione di servizio, con un'escamotage che si rifà ad una scena cult di
Animal House, e il poliziotto ammanettato alla pompa di benzina, Richard Masur che si mette a cantare "La Cucaracha" sotto la doccia e la brutta sorpresa che attende Williams (la bambola gonfiabile) e il finale tragico sul ponte , con senso unico alternato per via di alcuni lavori in corso, che pare un omaggio all'intro di
Blow Out.
La Madsen con il sandaletti con tacco in mano, la scoperta del cadavere del marito nella lussuosa villa fuori città, e le pantomime a
La conversazione che mette in piedi Williams per scagionarsi da chi lo ha incastrato, e alcune fulminanti battute tra poliziotti (
La stupidità è contagiosa,
Ehi, ma stai scherzando? Io non te lo tiro fuori!)
Nulla di cui strapparsi i capelli, quintessenza del giallo tradizionale e anche un pò banalotto (con alcune scivolate nella commedia non proprio riuscitissime, come la nonnina che tradisce il marito), ma ravvivato dalla spigliata direzione del regista di
Terror Train.
La divina Madsen fa le prove generali per
The Hot Spot e Willliams sembra l'estensione, con la passione per le donne che lo mette sistematicamente nei guai, del suo personaggio di
Il principe della città
Da noi uscito direttamente in videocassetta.
Buiomega71