Discussioni su A good marriage - Film (2014)

DISCUSSIONE GENERALE

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  • Zender • 31/05/16 07:59
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Daniela, mi sa che non eri molto in forma quando l'hai inserito :) A parte che mi riesce piuttosto difficile capire come non l'avessi trovato visto che stavolta pure il titolo inserito era esattamente lo stesso lettera per lettera, eri riuscita a mettere western, come genere :) In compenso ho copiato qui le tue note, visto che eran come sempre molto utili e ben fatte, quindi a qualcosa l'errore è servito.
    Ultima modifica: 31/05/16 08:02 da Zender
  • Daniela • 31/05/16 09:37
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    probabilmente non ero ancora sveglia, anzi è provato dal doppio svarione (titolo già inserito + genere sballato). Scusa, per le prossime volte niente commenti prima delle 8 di mattina, troppo rischiosi...
  • Brainiac • 31/05/16 11:22
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Daniela, mi sa che non eri molto in forma quando l'hai inserito :) A parte che mi riesce piuttosto difficile capire come non l'avessi trovato visto che stavolta pure il titolo inserito era esattamente lo stesso lettera per lettera, eri riuscita a mettere western, come genere :-).
    Beh peró in un certo senso film è una sfida all'ultimo sangue fra due personaggi con tanto di asserragliamento finale, quindi anche western ci stava benissimo.
    ;-)
  • Zender • 31/05/16 16:07
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Ma no Daniela, errori posson sempre scappare a tutti. Mi aveva fatto sorridere soprattutto leggere western, perché dalla locandina proprio non pareva. Poi però appunto, come dice Brainiac, non ci sei andata molto distante quindi perdonata :)
  • Schramm • 1/06/16 17:15
    Scrivano - 7694 interventi
    danyta il racconto da cui è tratto era strepitoso, peraltro ispirato alla vera vicenda di dennis "BTK" rader (puoi giocare di specchi qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Dennis_Rader)

    ricordo che avevo aperto il topic su nocturno per annunciarne la realizzazione e l'uscita, ma da allora l'idea/intenzione di vederlo deve essersi fatta sempre più vaga e incerta sì da passarmi di mente e indurmi a lasciar perdere e dimenticarne l'esistenza (sulle trasposizioni da king non sono molto accomodante - ancora tentenno sul da farsi con 22 11 63). a quanto scrivi ci ho guadagnato a starne alla larga, ma datonsi che hai dato appena ***! a hap e leonard e m'hai stroncato boxer's omen, forse forse il beneficio del dubbio dovrei darglielo, hai visto mai che ci scappa un *** ...
    Ultima modifica: 1/06/16 17:16 da Schramm
  • Daniela • 1/06/16 21:25
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    x Schramm
    Beh, per The Good Marriage anche il racconto non mi era sembrato da annoversi fra le cose migliori di King ma aveva una sua ragion d'essere ma questo adattamento è a mio parere davvero mediocre. L'unica cosa ok è la locandina con gli asciugamani... ossia assai pochino.
    Se lo vedi, fammi un fischio, magari ci trovi del buono che a me è sfuggito.

    Quanto al serial, non ho letto il romanzone di King e non posso fare confronti, certo l'ho trovato ben fatto dal punto di vista della confezione ma noioso, anche irritante, con un protagonista antipatico e un cast non tutto all'altezza (a parte Cooper che però si vede poco ed anche l'attore che interpreta Oswald, piuttosto in parte). Sono solo otto episodi ma sembrano almeno 16 (troppo spazio alle menate sentimentali). Insomma, con tutte le buone o ottime serie che ci sono in giro, per me questa è ampiamente perdibile. Però c'è sempre il degustibus e comunque se sei un king-completista te lo devi vedere , non c'è scampo... ;oP
    Ultima modifica: 1/06/16 21:26 da Daniela
  • Schramm • 9/06/16 00:34
    Scrivano - 7694 interventi
    niente, nella quasi totalità dei casi con stefano re il cinema non ce la può proprio fare. ben che vada è un diligente bel compitino anodinanodino da lavasecco della serie "fattela andar bene perché di più non posso". ed ecco un altro ottimo ricordo letterario buttato nell'inceneritore.

    Daniela ebbe a dire:
    Se lo vedi, fammi un fischio, magari ci trovi del buono che a me è sfuggito

    gli ultimi 20' con l'incoming detective mi hanno sorpreso. sono la cosa più inaspettatamente intensa del film. peccato siano anche l'unica.
    Ultima modifica: 9/06/16 00:35 da Schramm
  • Daniela • 9/06/16 02:06
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Schramm ebbe a dire:

    gli ultimi 20' con l'incoming detective mi hanno sorpreso. sono la cosa più inaspettatamente intensa del film. peccato siano anche l'unica.


    SPOILER

    il buono che c'è mi pare legato al personaggio e all'interpretazione di Stephen Lang a cui Joan Allen non fornisce sufficiente sponda (non per sua colpa), ed è compromesso da un passaggio che mal si incastra col disegno della protagonista: ad un certo punto sembra intenzionata a soffocare il detective con un cuscino. Ma non era una povera moglie costretta a fare quello che ha fatto solo per fermare un mostro di marito? Ci sta pure che per proteggere i figli si spinga fino a commettere un altro delitto, ma non con quell'espressione...
    Questa cosa nel racconto non c'è.
    Più in generale, laddove si discostano dal racconto, sceneggiatura e dialoghi scivolano nel ridicolo e/o incongruo, o, nel migliore dei casi, nel superfluo (la sequenza del ricevimento matrimoniale, identica a centinaia di altre simili).
    Esempio lampante: la spinta giù dalle scale sostituita da un salto forzato dalla balaustra, come se questo non potesse inficiare la messa in scena di una caduta accidentale.

    FINE SPOILER

    Niente da fare, più ci ripenso e meno mi convince.
    Ultima modifica: 9/06/16 13:37 da Daniela
  • Schramm • 9/06/16 11:44
    Scrivano - 7694 interventi
    io non ho proprio bisogno di ripensarci. per me è chiaramente dalla parte del non-ci-siamo. vale anche quanto rimproverato a 22 11 63: king c'è ma non c'è.
  • Raremirko • 9/06/16 21:57
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    niente, nella quasi totalità dei casi con stefano re il cinema non ce la può proprio fare.


    Non son proprio d'accordo; molti film presi da King vanno dal buono in su.


    Che poi a lui non sian piaciuti, è un altro discorso.
  • Schramm • 9/06/16 22:10
    Scrivano - 7694 interventi
    guarda io di adattamenti kinghiani, con o senza di lui a far da tramite esecutivo, ne salvo proprio pochi, e alcuni manco in toto. non è certamente questo il caso che incorre in una piena promozione.
  • Raremirko • 9/06/16 22:42
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    guarda io di adattamenti kinghiani, con o senza di lui a far da tramite esecutivo, ne salvo proprio pochi, e alcuni manco in toto. non è certamente questo il caso che incorre in una piena promozione.


    neanche i 2 più blasonati, Shining e Le ali della libertà?
  • Daniela • 10/06/16 01:58
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Shining è talmente permeato dalla personalità del regista da acquistare una sua piena autonomia dal testo di partenza.
    Sinceramente, quando passo in rassegna i migliori film tratti da King, non lo includo nella lista, non perchè non lo apprezzi - è un capolavoro - ma proprio per questo suo carattere prettamente kubrickiano.
    A mio parere, il migliore film tratto da King che rispetta in pieno le caratteristiche della sua scrittura è Misery non deve morire, ma ho apprezzate molte altre pellicole, più o meno fedeli al testo di riferimento, da Carrie a Stand by Me tanto per citare un paio di titoli, e poi adoro Christine (l'avrò visto una dozzina di volte almeno), per cui, contrariamente a quanto affermato da Schramm, tutto sommato trovo che, anche se non mancano certo le ciofeche (Brivido fa rabbrividire) o i film poco interessanti (come questo Good Marriage), King abbia avuto una buona sorte con le trasposizioni delle sue opere.
    Ultima modifica: 10/06/16 02:00 da Daniela
  • Schramm • 10/06/16 22:34
    Scrivano - 7694 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Shining è talmente permeato dalla personalità del regista da acquistare una sua piena autonomia dal testo di partenza.
    Sinceramente, quando passo in rassegna i migliori film tratti da King, non lo includo nella lista, non perchè non lo apprezzi - è un capolavoro - ma proprio per questo suo carattere prettamente kubrickiano.


    e tuttavia più si tradisce il testo e più lo si rispetta, e la risonanza ne esce raddoppiata. più si è pedissequi e più lo si tradisce. anche se non è una regola categorica (si veda la zona morta). tutto sta soprattutto nel farsi irradiare, contaminare, invadere da king. il testo viene dopo, e di conseguenza. il legame tra massimo del tradimento e massimo della traduzione è molto stretto, e non è quel paradosso che sembra.

    Daniela ebbe a dire:
    A mio parere, il migliore film tratto da King che rispetta in pieno le caratteristiche della sua scrittura è Misery non deve morire

    diciamo che ci va abbastanza vicino, ma non fa strike. strano a leggersi, ma reiner -che pure ha fatto un più che buon lavoro- l'ha troppo depurato quanto a sporcizia e crudeltà

    Daniela ebbe a dire:
    e poi adoro Christine

    ecco. questo è uno dei pochi che danno il buon esempio perché carpenter, come già kubrick, l'ha riformulato ma tenendo intatta e anzi decuplicata la resonnance kinghiana. una di quelle rare volte in cui prosciugare ha molto giovato (certo bisogna anche saperlo fare)

    Daniela ebbe a dire:
    (l'avrò visto una dozzina di volte almeno)

    ...oh, io di più, mooolte di più. lo so a memoria. ed è anche uno dei pochi del quale adoro il lavoro di doppiaggio/adattamento applicatogli.
    Ultima modifica: 10/06/16 22:35 da Schramm
  • Buiomega71 • 11/06/16 14:03
    Consigliere - 25943 interventi
    Io, al contrario, sono ben rari i "king movie" che NON salverei...
  • Daniela • 11/06/16 14:34
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Io, al contrario, sono ben rari i "king movie" che NON salverei...

    Ma hai visto anche questo Good Marriage?
    E' vero che lo scambio delle tenerezze coniugali a base di "porcellino mio" fa rabbrividire, però non sono brividi che fanno onore al re... :o(
  • Buiomega71 • 11/06/16 14:56
    Consigliere - 25943 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Io, al contrario, sono ben rari i "king movie" che NON salverei...

    Ma hai visto anche questo Good Marriage?
    E' vero che lo scambio delle tenerezze coniugali a base di "porcellino mio" fa rabbrividire, però non sono brividi che fanno onore al re... :o(


    No, questo no. Ma di quelli che ho visto e rivisto, ne affonderei forse pochissimi (esempio i ciofecosi La metà oscura , A volte ritornano o The Langoliers), la stragrande maggioranza dei "King Movie" gli amo incondizionatamente (non ultimo il bellissimo restyling secondo Garris/King di Shining)
  • Raremirko • 11/06/16 23:12
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Daniela ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Io, al contrario, sono ben rari i "king movie" che NON salverei...

    Ma hai visto anche questo Good Marriage?
    E' vero che lo scambio delle tenerezze coniugali a base di "porcellino mio" fa rabbrividire, però non sono brividi che fanno onore al re... :o(


    No, questo no. Ma di quelli che ho visto e rivisto, ne affonderei forse pochissimi (esempio i ciofecosi La metà oscura , A volte ritornano o The Langoliers), la stragrande maggioranza dei "King Movie" gli amo incondizionatamente (non ultimo il bellissimo restyling secondo Garris/King di Shining)



    Quotone, e ci metto pure quelli che hai scartato.
  • Buiomega71 • 4/03/17 00:30
    Consigliere - 25943 interventi
    Uno dei più ficcanti e angosciosi "King movie" degli ultimi anni. Sottovalutatissimo.

    Domani ci torno sù in maniera più approfondita

    Thò, la coppia vive nella villetta di Amityville (sarà un caso?)

    Il prefinale violento e crudele (che spezza l'armonia "pucci pucci" amore mio o "porcellino mio" e mi ha ricordato un pò quello di Misery) non me l' aspettavo assolutamente, davvero notevole.
    Ultima modifica: 4/03/17 00:45 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 4/03/17 09:47
    Consigliere - 25943 interventi
    L'incipit in bianco e nero , classico da psycho-thriller, con voce fuori campo, e forse l'unico vezzo registico che Askin si concede, perchè ci voleva proprio una regia "anonima" che non predominasse sul racconto.

    Un racconto che sembra una sitcom (sposi felici da più di venticinque anni, due figli modello, una casa-la stessa villa dalle finestre che piangono di Amityville, sarà un caso?-. Lei ancora piacente e moglie amorevole, lui marito con una certa posizione e pieno di attenzioni), ma che man mano scivola nei meandri dell'angoscia e dell'incubo.

    Novantasette minuti di tensione, da quando la Allen (bravissima a trasmettere inquietudine, turbamento e paranoia) scopre nel garage, oltre a riviste pornografiche bdsm, una scatolina nascosta con su scritto DAD, e da quì comincia l'incubo

    Il maritino così premuroso altri non e che un serial killer che si fà chiamare Beadie, che tampina, stupra, sevizia e uccide ragazze , ben dodici secondo la cronaca

    Dopo che ti e cascato il mondo addosso (significativa la scena in cui la Allen resta sotto la pioggia nel vialetto di casa) che fare sapendo che l'uomo con cui hai vissuto per ben venticinque anni è un emulo di Ted Bundy? Denunciarlo significherebbe rovinarsi la vita e compromettere la vita dei tuoi figli, ma conviverci come nulla fosse sembra impossibile.

    Da quì comincia il viaggio nell'angoscia della Allen e la tensione palpabile alleggia per tutto il film. Sottolineata dai bigliettini che il marito dissemina , indirizzati alla moglie, un pò ovunque (nelle scatole di caramelle, negli ansiolitici) perchè si sà, i serial killer devono avere il TOTALE CONTROLLO .

    I suoi incubi ad occhi aperti (sbattuta contro il vetro dell'armadio dei vestiti, strangolata appena sveglia, l'anchor man televisivo che la incolpa, il cadavere, nudo e supino, della figlia Petra trovato nel ripostiglio nella lavanderia) un pò come quelli che viveva Hal Holbrook nell'episodio della Cassa in Creepshow (per stare in zona King), proiezione delle sue paure, la mancanza di fiducia, il peso da portare.

    E tra "pucci pucci" amore mio, "porcellino" e il solito tram tram del loro nido d'amore, ti arriva un prefinale violento e crudele che non ti aspetti (e che mi ha ricordato quello di Misery, sempre per restare in zona King) e una chiusa che e un groppo in gola (la confessione, Lang morente sul letto di un ospedale)

    Scelta azzeccata quella di La Paglia (la sua pacata ammissione, davanti alla moglie terrorizzata nel letto, resosi conto di essere stato scoperto , mette i brividi), che si destreggia tra marito perfetto e spietato serial killer (non lo si vede mai mentre uccide, ma solo che tampina le sue vittime, i cadaveri ritrovati visti dalla moglie sul PC, un pò come quelli in Henry) e menzione per gli orecchini (nata sotto il segno dei pesci)

    Askin fà scorrere il racconto lento, placido, e il quotidiano diventa, man mano, un fardello insopportabile.

    Bellissima la sequenza del matrimonio della figlia e notevole quando La Paglia deve tenere a freno i suoi "istinti" e la sua "vocina" dinnanzi agli zoccolamenti della procace e disinibita vicina di casa (nonchè amica della moglie)

    Un dei "king movie" più ficcanti e angosciosi degli ultimi anni che, se pecca per ritmo un pò televisivo (a volte), di contro fà alzare di parecchio l'asticella di crucci e tormenti.

    Parecchio sottovalutato.

    Una troia che legge romanzi rosa
    Ultima modifica: 4/03/17 13:36 da Buiomega71