Funesto • 11/05/11 13:49
Fotocopista - 1415 interventi Ma allora si dà la zappa sui piedi: come, prima vuole essere una chiara critica sociale e poi rende tutti così intercambiabili i personaggi, che devono rappresentare meglio di qualunque altra cosa la cosa che il film vuol criticare?
Poi in merito al discorso del sentimento comune che unisce la gente (l'avidità) allora anche in un giallo dei più classici, senza andar a scomodare questo film, è sempre la stessa cosa: lo stereotipo del riccone anziano che muore, i parenti serpenti ipocriti desiderosi di soldi che non aspettano altro, un killer che salta fuori e ammazza tutti per ingrandire la propria fetta d'eredità... anche lì la gente è l'apoteosi dell'avidità, muore, e da morta è tutta uguale. Mi viene in mente una poesia napoletana che parla di due fantasmi, uno di un netturbino e uno di un barone: alla fine il netturbino, dopo aver sfottuto per bene l'altro fantasma che in vita era un uomo molto più di rilievo di lui, se ne esce con "muort song ji, e muort sippura tu!". Ed è vero infatti.
Per quanto riguarda Argento, poi, quasi nessuno ha mai negato che sia un mediocrissimo sceneggiatore, per di più non è che io sia tutto sto fan del regista romano (sì, mi piace, ma lo considero sopravvalutatissimo). E comunque, dato che anche i film di uno di spicco come Argento hanno sovente pessime sceneggiature, sono da a giustificare a priori anche tutti gli altri film malscritti?
Il Gobbo, Il Dandi, Tersilli
Homesick, Tromeo, Tojo72, Alexpi94
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