Discussioni su 2001 maniacs: Field of screams - Film (2010)

Originariamente, la produzione prevedeva ben due seguiti, ovvero "2001 Maniacs: Beverly Hills Hillbillies" e " 2001 Maniacs: The Hillbillies have eyes". Problemi di varia natura economica hanno poi ridotto drasticamente il budget, di film ne è rimasto uno solo, Englund è scappato a gambe levate.

Risultato: un obbrobrio con pochi eguali.
Ve lo sconsiglio!

Cosa abbia spinto Tim Sullivan a realizzare questa immane porcata rimane un mistero (sapevo che fremeva per dare un sequel al suo 2001 Maniacs, ma quì non è solo questione di mancanza di pecunia, ma pure di talento), perchè non  c'è nulla, ma proprio nulla, che rimanga del simpatico primo capitolo (e ahimè il problema non è solo la mancanza del caro vecchio Robert Englund).

Tutto è improvvisato, buttato lì (manco le location ci guadagnano, dopo le suggestive atmosfere della Georgia, si và nello Iowa, in un boschetto anonimo con quattro tende da circo piantate lì alla buona, che potrebbe essere anche il giardinetto dietro casa e non cambierebbe nulla), che a definire amatoriale è un eufemismo, a partire da una schifosissima fotografia in digitale, dagli sfx pagliacceschi e miserissimi, dalle scelte narrative di imbarazzante cialtronaggine (vedere la Shaye che improvvisa un penoso balletto al sangue imitando la Jennifer Beals di Flashdance è di quanto più mortificante e squallido abbia visto negli ultimi anni, oppure assistere alla ridicola e sconcertante copula tra Moseley e la Shyne nel tendone da circo è un colpo al cuore e al buon gusto), dalla scelleratezza del body count tra i più miserabili e indegni che siano mai passati su questi schermi (impreziositi da effetti gore da una domenica in parrocchia), almeno la botte chiodata fatta rotolare (presa di peso dal classico di Lewis) e un cunnilingus strappafaccia i meno peggio.

Sullivan (non solo a corto di soldi ma pure di idee) cerca di calcare ancora sul sesso, ma non si può che smadonnare di fronte ad un'imbecille che sodomizza una pecora di peluche (manco i soldi per un pecora vera aveva Sullivan, porello), o alle solite effusioni lesbo che quì appaiono forzate e senza un briciolo di passione, così come sottolineare l'aspetto omosex, che lascia ormai il tempo che trova.

Inutili gli omaggi alle Notti di Salem (l'autobus giallo assediato dai rozzi cannibali del sud, con a bordo due sgalettate cerebrolese di rara dabbeneggiane) e il colpo di scena finale sulla strada di straordinaria imbecillità da vederla per crederci (che ripete, pedissequamente quella del primo), per tacere sulla triviale (e ormai vecchia come il cucco) chiusa/barzelletta alla Pallottola spuntata 3.

Non c'è davvero nulla che possa redimere questo sciagurato, avariato e infame sequel che ha confronto il peggior film della Troma pare diretto da John Carpenter, e spiace sopratuttto per Sullivan, che con il primo capitolo (e forse perchè sotto l'egida di Eli Roth e Scott Spiegel) aveva realizzato un piacevole e godibile remake, che pare solo un pallido ricordo ( che sembra essere diretto da un'altro regista, e comincio seriamente a dubitare che Sullivan sia una mezza pippa a stò punto, se non supportato da qualcuno dietro, perchè altrimenti non si spiega la terrificante caduta di stile di questo sequel) se paragonato a stà schifezza quì.

Una manza divelta in due da una sega circolare (una evidente sex real doll), una testa che esplode ad un fesso conciato come Abramo Lincoln, una seduta sulla sedia elettrica con occhi che esplodono, eviscerazioni che nemmeno nei prodottini fatti nel tinello di  casa, banchetti cannibalici con palesi teste e arti di gomma,  miracolose infilzate sulla forca e via di idiozie assortite (arrivati alla cintura di castità, indossata da una ragazza della cricca di sudisti, pensavo di togliere il dvd dal lettore, perchè non era possibile credere a quello che stavo vedendo).

Non manca la Shyne con voglie di Mandingo e le riprese con la telecamera. E Moseley ce la mette tutta, ma risulta solo la triste caricatura di sè stesso.

Nel marasma ebete e demente dell'insieme si salva solo la Shyne conciata come Baby Jane che masturba una pannocchia e Hucklebilly che sniffa le mutandine delle ragazze sul camper, il resto fa solo pena e pietà (nonchè la graphic novel sui titoli di testa stile Creepshow), tutto il resto è trashume fastidioso, irritante e per nulla divertente.

Tanto era caruccio 2001 maniacs, quanto è infame e indigesto questo disgraziato e inutile sequel.

Caravanserraglio di cialronate e amenità, una specie di The Incredible torture show girato per la recita scolastica di fine anno, Freakshow (perchè , causa budget penoso, i nostri fanno i circensi intineranti) di vaccate e goliardate tanto stupide quanto ingiustificabili.

Se deve fare stè robe, il buon Sullivan, è meglio che si dia ai reality show.

E pure lo zio Herschell nè è tristemente coinvolto.

Da evitare in tutti i modi possibili.

Ottima analisi come sempre, Buio, e condivido in toto la stroncatura. Davvero da restare allibiti, soprattutto per uno che se l'è visto subito dopo il precedente remake. Ammetto che l'unica ragione per cui ho aggiunto mezza palla è la mera presenza dello splatter, per quanto pessimo. Sarà che dopo aver visto roba come Gnomercy o Clown footage vedo il buono ovunque. :)

Anthonyvm ebbe a dire:

Ottima analisi come sempre, Buio, e condivido in toto la stroncatura. Davvero da restare allibiti, soprattutto per uno che se l'è visto subito dopo il precedente remake. Ammetto che l'unica ragione per cui ho aggiunto mezza palla è la mera presenza dello splatter, per quanto pessimo. Sarà che dopo aver visto roba come Gnomercy o Clown footage vedo il buono ovunque. :)

Grazie Anthony. Si, difficile credere che sia lo stesso Sullivan che ha diretto il gustoso remake ( come sottolinei anche nel tuo commento), perché davvero non ci si crede alla mole di squallore e tristezza che emana questo ignobile sequel.

Credo che annovererò tra gli annali delle cose più orribili viste in vita mia ( per dirla alla BLOB)  la terrificante e imbarazzante congiunzione carnale tra Moseley e la Shaye

Ah, dannato completismo