Curiosità su Vedo nudo - Film (1969)

L'episodio con la Vendell che scambia Manfredi per lo stupratore (scoprendo infine la verità dal giornale radio) viene un po' rifatto da un episodio di Basta che non si sappia in giro, ancora con Manfredi. Questi chiama una squillo e scambia la timida Vitti, che suona alla sua porta, per costei. La verità viene a galla quando arriva la vera squillo (la Pometti).

Dall'archivio di Markus sr, Markus jr. recupera un CORRIERE DELLA SERA del 21.07.69 con un lista di cinematografi di Milano e dintorni. Vedo nudo è al cinema Corso (nel caso qualcuno disponesse di una machina del tempo e la sera desiderasse andare al cinema). Occhio agli occhi...

L'autovettura che guida la Koscina nel primo episodio è una Lamborghini Islero prodotta in 225 esemplari tra il 1968 ed il 69. Erogava 320CV e montava un motore di 3929 cmc a 12 cilindri.

All'inizio dell'episodio finale viene citato un motto pubblicitario: "Toglietemi tutto ma non toglietemi il mio Philip Watch", ben in anticipo rispetto a quando usato da una nota casa di orologi.

Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

LEGAMI DI PARENTELA...
Nell'episodio "Ornella" si vede un quadro raffigurante la severa e austera madre di Ornella (Manfredi):



Lo stesso lo rivediamo nella stanza da letto del casale di campagna di Io so che tu sai che io so (1982)! Il casale è una eredità che Livia (Vitti) ha ereditato dai genitori...



La donna deve aver avuto un trascorso come educatrice, visto che il suo ritratto è appeso anche nell'ufficio della direttrice dell'orfanatrofio in Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto:

Dalla collezione cartacea Fauno, un altro flano del film: