Curiosità su Quel movimento che mi piace tanto - Film (1975)

CURIOSITÀ

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  • Undying • 25/10/08 23:24
    Risorse umane - 7574 interventi
    Un Autore caduto

    Franco Rossetti (1 ottobre 1930, Siena) si diploma al C.S.C. nel 1956.
    Dopo un periodo d'attività in veste di critico e storico del cinema (alcuni saggi vennero pubblicati sulle prestigiose riviste Cinema e Bianco e Nero) passa alla seconda unità di regia e scrive sceneggiature per svariati generi: dalla commedia (Il Medico e lo Stregone) al western (Django), passando per l'avventuroso (Costantino il Grande, Marte Dio della Guerra).

    Alla regia si dedica inizialmente con velleità autoriale, prova ne sia la seconda pellicola diretta (Delitto al Circolo del Tennis, ispirato da un romanzo di Alberto Moravia) per poi precipitare nella commedia sexy (Una Cavalla Tutta Nuda, Nipoti miei Diletti, Il Mondo Porno di due Sorelle) sino a restare, in questo genere, coinvolto dando però, ai lavori realizzati, un certo spessore narrativo, com'è - appunto - nel caso di Quel Movimento che Mi Piace Tanto (ispirato dal titolo di una celebre canzone e noto anche come Dimmi che Illusione non è...) incentrato sull'opportunismo degli uomini politici (in tal caso un progressista).
  • Undying • 19/11/08 21:08
    Risorse umane - 7574 interventi
    Dice Carlo Verdone, sul set impegnato in qualità di aiuto regista:

    Franco Rossetti era un caro amico di mio padre. Non era soltanto il regista di questo film, che in un primo momento avrebbe dovuto chiamarsi Dimmi che illusione non è, ma era anche lo sceneggiatore (...)
    In realtà era un susseguirsi di scene erotiche (...) Vidi in macro-zoom le parti intime dell'attrice. "Me cojoni!" esclamai.

    Fonte: Fatti coatti di Carlo Verdone e Marco Giusti

    Come fa notare Samuel1979 (che ringraziamo per il fotogramma), il giovanissimo Carlo Verdone fa anche una comparsata nel film all'interno del Bar Nannini: