Curiosità su Novecento - Film (1976)

CURIOSITÀ

3 post
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  • Rebis • 31/05/09 16:15
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    Il film è denso di riferimenti pittorici e letterari. Segnalo (per amore viscerale verso lo scrittore) quello a Fëdor Dostoevskij: l'infanzia di Olmo è un omaggio al piccolo Kolja Krasotkin de I Fratelli Karamazov; anche lui amava vantarsi di essere "un vero socialista" e per dare prova agli amici del proprio coraggio si stendeva sui binari e attendeva il passaggio della locomotiva...
  • Xtron • 5/08/13 16:15
    Servizio caffè - 2149 interventi
    Sul quotidiano "La nuova Ferrara" è stata pubblicata un'intervista a Roberto Maccanti, colui che interpretò il piccolo Olmo nel film.

    Come è avvenuto il primo incontro con Bertolucci?
    «Ero seduto alla gelateria del paese con gli amici quando ad un certo punto si è avvicinata una macchina scura, si è abbassato il finestrino e un uomo mi ha detto: "Ragazzino ti va di fare un film?".
    Io dissi che dovevo chiederlo ai miei genitori così accompagnai l'uomo in auto a casa dai miei, parlarono un po' poi l'uomo disse: "Facciamo qualche foto al ragazzo poi se andranno bene nei prossimi giorni verrà qui il direttore di produzione con il contratto", e così fu. Tre giorni dopo firmammo il contratto di lavoro e poi partii alla volta di Parma per le riprese di Novecento. Quell'uomo in auto che si fermò vicino alla gelateria a San Giovanni di Ostellato era proprio Bertolucci; stava andando verso il mare per cercare il volto adatto in spiaggia vista la bella stagione, ma si fermò prima e scelse me»
    .
    Per chi fosse interessato a leggere il resto dell'intervista questo è il link:
    http://lanuovaferrara.gelocal.it/cronaca/2013/08/04/news/e-bertolucci-mi-disse-sarai-il-mini-depardieu-1.7530850
  • Buiomega71 • 30/11/18 11:15
    Consigliere - 25998 interventi
    * Le tre case di produzione americane (la United Artists, la Paramount e la 20th Century Fox) che si erano divise equamente i 6 milioni di dollari dei costi di produzione, ritennero eccessiva e poco commerciale la durata di 5 ore e mezzo presentata dal regista.

    Fu fatto intervenire un giudice che in tre giorni avrebbe dovuto valutare le tre versioni del film, quella di 5 ore e mezzo, quella di 4 ore e 40 minuti e quella di 3 ore e 15' (quest'ultima montata dalla Paramount)

    Stordito da un overdose di Novecento (come ebbe a dire Bertolucci stesso), il giudice ratificò un compromesso storico tra regista e produttori.

    Il regista mise a punto una versione di 4 ore e mezza per il mercato americano, che però non raggiunse mai il pubblico d'oltreoceano per iniziativa delle major (l'eccessiva durata era sinonimo di fiasco assicurato).

    In ogni caso, anche nella lunghezza originale di 5 ore e mezzo, l'epopea bertolucciana arrivò in Europa molto più tardi, suddivisa in due atti (Novecento atto primo, Novecento atto secondo) curata dallo stesso Bertolucci.

    Fonte: I migliori film degli anni 70, pagina 222, scheda di Novecento. Taschen edizioni