Curiosità su L'aldilà - ...e tu vivrai nel terrore! - Film (1981)

CURIOSITÀ

13 post
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  • Undying • 26/12/07 19:11
    Risorse umane - 7574 interventi
    Dalle parole dello stesso Dardano Sacchetti si apprende che lo sceneggiatore figura in un breve ruolo, nei panni di un operaio addetto alla manutenzione dell'Hotel Sette Porte.
    Come lui, anche Sergio Salvati (direttore della fotografia) riveste una piccola parte nel film.

    Le curiosità sul titolo più celebre diretto da Fulci sono tante, per non ripeterle consiglio di prendere visione della monumentale scheda sul film, redatta nel "progetto cinema di wikipedia".

    ...e tu Vivrai nel Terrore! L'Aldilà su Wikipedia
  • Undying • 4/01/08 11:12
    Risorse umane - 7574 interventi
    Critiche dell'epoca.

    Tullio Kezich, Il nuovissimo Mille film. Cinque anni al cinema 1977-1982, Oscar Mondadori.

    "1927. In un hotel della Louisiana, ai margini di una palude, un pittore sospetto di stregoneria viene massacrato, crocifisso e ricoperto di cemento da una folla inferocita. Mezzo secolo più tardi una ragazza, che ha ereditato l’albergo, sente squillare il campanello della stanza 36, mai più occupata dopo la morte dello stregone. Ma i segnali minacciosi si susseguono: un imbianchino cade dall’impalcatura, l’idraulico che si attenta a forare un muro nella cantina allagata è abbranCato da una mano scheletrica e muore negli spasimi, la moglie, precipitatasi all’ospedale per vestire il cadavere, finisce vittima di uno zombi, la figlioletta nell’assistere a tanto orrore perde la vista e via delirando. La spiegazione, non nuova, è che la casa maledetta è costruita su una delle sette porte dell’inferno: L’aldilà si presenta come una specie di banca delle idee correnti nel film dell’orrore, avendo come riferimenti più vicini Sentinel, Amityville Horror e Shining. Questo è horror casareccio, tentativo di imitazione nostrana del genere anglosassone con attori scarsamente identificabili, intreccio poco plausibile ed effetti supertruculenti. Si nota tuttavia che tra la banalità dei contenuti e il cattivo gusto sanguinolento riesce a farsi spazio una scrittura cinematografica efficace e perfino elegante. Merito di Lucio Fulci, milite ignoto del cinema popolare attivo da oltre un ventennio per un complesso di circa 40 titoli (film di canzonette, Franchi e Ingrassia. gialli, avventure e ultimamente soprattutto horror): risvegliati da qualche puntuale segnalazione francese, c’è da scommettere che i matarazziani lo riscopriranno presto".
    Tullio Kezich
  • Undying • 31/01/08 23:54
    Risorse umane - 7574 interventi
    Clive Barker, celebre scrittore (Books of Blood) e regista particolarmente noto per Hellraiser, così si è espresso:

    "Lucio Fulci è un genio. Il migliore. Il suo L'Aldilà è uno dei miei film di culto"

    Fonte: Filmare la Morte, Il Cinema Horror e Thriller di Lucio Fulci, a cura di As Chianese e Gordiano Lupi - Edizioni Il Foglio
  • Gugly • 30/11/08 10:56
    Portaborse - 4710 interventi
    In questo film la crocifissione del pittore avviene in modo corretto (se così si può dire): chiodi nei polsi e non nel palmo delle mani.
  • Undying • 30/01/09 13:55
    Risorse umane - 7574 interventi
    Prima di Nocturno, di Amarcord e dei molteplici sostenitori italiani di Fulci, a farsi avanti, con coraggio e sprezzo del pregiudizio, c’è stato Claudio Carabba che, in tempi non sospetti, prese chiara posizione a favore dell’opera omnia realizzata dal cineasta romano.
    In occasione del Mystfest scrisse, nel lontano 1984, un lungo e sentito articolo, dal quale estrapoliamo solo la parte conclusiva.
    Ci sembra importante, se collocato, appunto, al tempo della sua comparsa (il 1984).

    "I critici togati sono già lì, pronti a sparare, appostasti dietro la siepe; recensendo L’Aldilà fra forti riserve e qualche benevola concessione (“Tra la banalità dei contenuti e il cattivo gusto sanguinolento riesce a farsi spazio una scrittura cinematografica elegante”) .
    Tullio Kezich concludeva con una postilla volutamente sarcastica: “Risvegliati da qualche puntuale segnalazione francese, c’è da scommettere che i mataraziani lo riscopriranno presto”.
    E invece non si tratta di rivalutare per partito preso (…) ma di vedere o rivedere con un minimo di scrupolo e buona fede.
    Severi accademici lo fanno da secoli per i “minori” della letteratura. Non si vede perché la storia del cinema debba essere costruita attraverso i profili di divini mattatori.
    Così magari, anche i decani più sospettosi potranno scoprire che aldilà del male più profondo non ci sono né Argento né Fulci.
    I predatori del cinema italiano perduti non sono loro. E in ogni caso, piuttosto del solito appuntamento di Natale col Tassinaro o il bellissimo di turno, converrà ritrovarsi davanti alla prossima tomba fra le tenebre, oltre la soglia dell’inferno, a tre passi dal delirio".

    Claudio Carabba, Mystfest, 1984
  • Undying • 18/11/09 09:56
    Risorse umane - 7574 interventi
    "Se vi dicessimo che questo film contiene delle sequenze agghiaccianti potreste pensare alle solite invenzioni pubblicitarie.
    Noi vi diciamo soltanto: ENTRATE SE AVETE CORAGGIO!"

    Dal flano pubblicitario del film
  • Undying • 22/11/09 19:41
    Risorse umane - 7574 interventi
    I camei di Lucio Fulci
    Dal minuto 46,22 al minuto 47,00

    Singolare partecipazione del regista, al fianco dell'architetto Martin (Michele Mirabella).
    Fulci è qui nei panni di bibliotecario svogliato e stimolato, dalle nuove conquiste sindacali, ad abbandonare in fretta il posto di lavoro!

    Sotto: Fulci e Mirabella
  • Undying • 2/05/10 16:18
    Risorse umane - 7574 interventi
    Il mare delle Tenebre

    Nell'introduzione al testo Filmare la morte - Il cinema horror e thriller di Lucio Fulci (Edizioni il Foglio) scrive As Chianese:

    "Dopo varie ricerche, finalmente, la scoperta della citazione è arrivata.
    Ritrovata nelle polverose pagine di un libro, come sospettavo, in una notte insonne.
    Nel racconto Eleonora di Edgar Allan Poe, si legge in latino l'affermazione di Tolomeo: "Hanno affrontato il mare delle tenebre e ciò che in esso vi era da esplorare".
    Ecco, dunque, la fonte della frase finale (non solo, n.d.r.) che chiude il fulciano L'Aldilà.

    (ibidem, pag. 14)
  • Undying • 2/05/10 17:19
    Risorse umane - 7574 interventi
    Hanno scritto ...

    L'altopiano di Leng

    La scena dantesca del passaggio di Liza e John all'inferno ricorda il deserto di Leng con la montagna di Kadath.
    L'altopiano di Leng è il luogo lovecraftiano dove la vita è una non vita e dove ogni cosa è artificiale e voluta dagli Antichi Signori.
    Questo luogo è accessibile solo agli eletti (come Liza e John), mentre i profani vengono uccisi dai quattro demoni guardiani di Hualla.
    Il deserto di Leng riflette l'inconscio con i suoi mostri notturni, rappresentato dal Tridente di Shiva e dal castello di Kadath.
    Liza e John, divenuti ciechi, mano nella mano vagano nel mondo sotterraneo della Morte, prigionieri per l'eternità in quella macabra, raggelante dimensione".

    Fonte: Tra Magia e Satanismo, a cura di Maurizio Maggioni (Edizioni il Foglio)
  • Undying • 14/05/10 20:06
    Risorse umane - 7574 interventi
    Hanno scritto ...

    "Il quadro si apriva improvvisamente in un infinito che aveva il colore perso dell'inferno.
    Così, dopo avere giocato quasi due ore con streghe, maledizioni e molti morti ferocemente ammazzati, Lucio Fulci scioglieva con un nero colpo di regia i nodi del racconto e metteva in tavola le carte: la partita non era fondata sul bluff, i fantasmi esistevano davvero ed erano lì, dietro la soglia, pronti a venire a prenderci."

    Claudio Carabba
  • Bergelmir • 7/04/12 07:53
    Galoppino - 211 interventi
    Il Libro di Eibon è un pseudobiblion dello scrittore statunitense Clark Ashton Smith, contemporaneo e amico di Howard Phillips Lovecraft.


    Il primo singolo di successo degli Europe (per intenderci quelli di The Final Countdown), uscito nel 1983, si intitola Seven Doors Hotel ed è ispirato a L'Aldilà.

    Il testo:

    Fourhoundred years back in this time
    Seven Doors Hotel
    A massacre took place and a young man died
    Opened one gate to Hell

    The Eibon is open use your eyes
    To read and learn
    In the end it could be your turn

    1981 traces were found
    That could not exist in one's mind
    A woman could lead you totally deceive you
    Without your knowing she's blind

    The Eibon is open use your eyes
    To read and learn
    In the end it could be your turn

    Seven Doors Hotel
    One of seven gates to Hell
    Seven Doors Hotel
    One of seven gates to Hell

    Do always watch out for things
    That you see but don't understand
    The Devil is there always somewhere
    Ready to command

    The Eibon is open use your eyes
    To read and learn
    In the end it could be your turn

    Seven Doors Hotel
    One of seven gates to Hell
    Seven Doors Hotel
    One of seven gates to Hell
  • Schramm • 21/07/12 01:51
    Scrivano - 7694 interventi
    Al fine di non interrompere la tensione data dall'atmosfera, il film non venne interrotto da alcun intervallo

    (fonte: vari flani d'epoca)
  • Siska80 • 6/03/23 16:56
    Comunicazione esterna - 673 interventi
    Il commento nella versione DVD degli attori Catriona MacColl e David Warbeck è stato registrato due settimane prima della morte per cancro di quest'ultimo (il quale non fa mistero della sua malattia); quindi, in teoria, i primi giorni di Luglio del 1997.

    Fonte: Imdb