Curiosità su In nome del popolo sovrano - Film (1990)

CURIOSITÀ

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  • Gugly • 6/02/08 20:36
    Portaborse - 4710 interventi
    alcune curiosità e rilevazioni sfiziose dal sito www.bloopers.it :


    Giovanni Livraghi (Barbareschi) ha dei ridicoli stivali di plasticaccia similpelle fuoriepoca, che assomigliano a quelle sovrascarpe che indossano a carnevale i bambini che si vestono da Zorro o da moschettiere.

    Quando, fuggiti da Roma, i combattenti per la Repubblica si dividono nella zona delle foci del Po, Ciceruacchio invita Ugo Bassi alla prudenza. Quest'ultimo risponde così: "E' l'unica virtù teologale che mi manca". Strano per un sacerdote non sapere che la Prudenza non è una virtù Teologale (Fede, Speranza, Carità) ma bensì Cardinale (PRUDENZA, Giustizia, Fortezza, Temperanza).

    Nelle scene in cui Sordi è in terrazza, si vedono dietro palazzi con antenne televisive e con altri accessori architettonici attuali.

    Non è possibile che Livraghi e Bassi vengono a sapere della fucilazione di Ciceruacchio ed il figlio. Erano stato fucilati 2 giorni prima. Infatti Bassi e Livraghi furono fucilati l'8 agosto. Ciceruacchio ed il figlio il 10

    S Cristina di Belgioioso (Elena Sofia Ricci) non lasciò Roma insieme al marito, ma alla figlia. Fece con lei il giro del mondo e ritornò solo nel 1871 per vederla capitale d'Italia.

    Mentre Livraghi e Bassi sono in prigione, vengono a sapere da un carceriere che Ciceruacchio ed il figlio sono stati fucilati. Errore! Ciceruacchio ed il figlio furono fucilati il 10 agosto Bassi e Livraghi 2 giorni prima.

    Nel film, Luigi Bonaparte (Carlo Croccolo) afferma che la Repubblica Romana è il primo stato al mondo ad aver abolito la pena di morte. Falso. Fu il Granducato di Toscana, che, per volere del granduca Leopoldo, la abolì nella II metà del XVIII secolo, (ancora oggi in Toscana si festeggia, a fine novembre, questa data)
  • Gugly • 18/10/09 22:19
    Portaborse - 4710 interventi
    I personaggi del film storicamente veri sono:

    Nino Manfredi - Angelo Brunetti detto Ciceruacchio: fu un oste e un patriota italiano, che combatté per la seconda Repubblica romana, alla cui caduta fuggì con Giuseppe Garibaldi per raggiungere Venezia. Il soprannome Ciceruacchio, datogli da bambino, è la corruzione dell'originale romanesco ciruacchiotto (grassottello), oppure la deformazione di Cicerone, data la foga oratoria. Aveva casa a Roma dalle parti di Ripetta, dove è si trova il busto a lui dedicato, mentre la via con il suo nome è poco distante, una traversa che avvicina a Piazza del Popolo.

    Jacques Perrin - Ugo Bassi: era un predicatore piuttosto famoso, e nei suoi lunghi e numerosi viaggi per l'Italia, vivendo sempre in povertà, fu seguito spesso da molte persone attratte dalla sua eloquenza. Durante i moti rivoluzionari del 1848 non ebbe esitazioni ad unirsi alle forze di Papa Pio IX per difendere l'Italia con acceso patriottismo e diffondere lo spirito rivoluzionario fra soldati e popolazione. Nella ritirata di Roma giunse nella Repubblica di San Marino con Garibaldi, Nullo, Ciceruacchio, Livraghi ed altri; partito da San Marino e separatosi dagli altri cadde con Livraghi, nei pressi di Comacchio nelle mani degli austriaci, il 2 agosto. Trasferito a Bologna la sera del 7 agosto, venne fucilato senza nessun processo ed in grande fretta l'8 agosto 1849, vicino alla Certosa, dagli austriaci insieme a Giovanni Livraghi. La città di Bologna ha intitolato ad Ugo Bassi, giustiziato per aver combattuto per un'Italia unita, libera e democratica, una delle vie principali del centro, con una bella statua.

    Luca Barbareschi - Giovanni Livraghi è stato un patriota italiano che prese parte a diverse imprese di Giuseppe Garibaldi, facendo parte della legione italiana da lui costituita a Montevideo nel 1843 e partecipando, in seguito, alla difesa della Repubblica Romana. Catturato dagli Austriaci a Comacchio il 2 agosto con Ugo Bassi venne trasferito a Bologna la sera del 7 agosto; considerato, in quanto milanese e quindi suddito austriaco, un disertore, venne fucilato con grande fretta l'8 agosto 1849.

    Elena Sofia Ricci - Cristina Belgioioso: personaggio fittizio molto lontano da quello storicamente esistito, la cui vita non si può qui riassumere in brevi righe (esistono intere biografie a lei dedicate). Basti dire che era bella, potente, e poteva dare molto fastidio. Fortunatamente la sua fama,la sua posizione sociale, e la sua solerzia alla fuga, la salvarono da arresti facili. Agli austriaci non andava di sembrare "cattivi" con l'elite milanese, e faceva loro comodo chiudere un occhio sulle sue frequentazioni. Non va inoltre dimenticato, che il nonno di Cristina, il Marchese Maurizio dei Gherardini, fu Gran Ciambellano dell'Imperatore d'Austria e poi, fino alla sua morte a Torino, anche Ministro Plenipotenziario d'Austria presso il Regno Sabaudo. Un arresto della nipote avrebbe ulteriormente ingigantito lo scandalo.

    Fonte dei sunti qui riportati: Wikipedia
  • Gugly • 18/10/09 22:21
    Portaborse - 4710 interventi
    La scena in cui Cristina (Elena Sofia Ricci) "sente" la morte di Bassi e Livraghi è un esplicito rimando al "Senso" viscontiano.
  • Gugly • 17/03/11 20:52
    Portaborse - 4710 interventi
    Una curiosità da incorniciare nella giornata odierna (17/03/2011): seppur brevemente, all'inizio del film compare il personaggio di Goffredo Mameli, morto a 22 anni dopo aver subito l'amputazione della gamba ferita durante i combattimenti contro i francesi.
  • Markus • 22/05/12 19:38
    Scrivano - 4775 interventi
    Il film fu presentato al grande pubblico nella trasmissione pre-natalizia 1990 (condotta da Pippo Baudo) FANTASTICO 90 (ed. 11 di Fantastico):

    Ecco un fotogramma tratto dalla registrazione d'epoca con il cast (manca Manfredi perchè dicono essere malato). Da sinistra: Massimo Wertmuller, Alberto Sordi, Elena Sofia Ricci, Serena Grandi, Luca Barbareschi e naturalmente Pippo Baudo.

  • Buiomega71 • 14/09/20 19:08
    Consigliere - 25933 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv della long version (martedì 24 marzo 1992, la seconda parte andò in onda giovedì 26) di In nome del popolo sovrano:

  • Zender • 11/05/21 18:22
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film: