Undying • 26/11/09 20:37
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Paul Leni non ha perso una sola occasione in questo nuovo film per mostrare cosa si può fare con una macchina da presa."
New York Times: recensione de Il castello degli spettri, 1927
Il cinema delle ombre: dalla Germania all'America
Nato nel lontano 8 luglio del 1885 a Stoccarda,
Paul Leni si occupò, inizialmente, di teatro, dirigendo il celebre cabaret berlinese
Die Godel.
Debuttò alla regia giovanissimo, nel 1916, dirigendo
Das Tagebuch des Dr. Hart, primo di una lunga serie di titoli che lo imposero quale significativo rappresentante della corrente "espressionista" tedesca in virtù di titoli fondamentali per il genere: da
La scala di servizio (1921) a
Il Gabinetto delle figure di cera (1924).
Nel 1927 si trovava in America, in quanto esponente poco incline alla politica nazista in piena fioritura, e per la
Universal realizzò ben quattro horror, portando negli States la cultura cinematografica germanica (e in particolare della già citata corrente espressionista); il primo film è questo eccezionale
Il castello degli spettri (1927) cui fan seguito:
The Chinese Parrot (1927),
L'uomo che ride (1928),
The Last Warning (1929).
Paul Leni si spense prematuramente, l'8 settembre del 1929, portato via dalla scena internazionale del cinema a causa della leucemia.
Da ricordare, inoltre, che parte del set de
Il castello degli spettri fu poi riutilizzato da
Whale per il suo
Frankenstein (1931).
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