Curiosità su Gangster story - Film (1967)

CURIOSITÀ

4 post
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  • R.f.e. • 2/08/09 08:55
    Fotocopista - 826 interventi
    Doppiatoi italiani:

    *Giancarlo Maestri: Warren Beatty
    *Lorenza Biella: Faye Dunaway
    *Vittorio Stagni: Michael J. Pollard
    *Claudio Trionfi: Gene Hackman
    *Adriana De Roberto: Estelle Parsons

    doppiaggio: SAS
  • Ciavazzaro • 20/10/09 09:38
    Scrivano - 5591 interventi
    Jane Fonda rifiutò il ruolo di Bonnie.

    Fonte:Imdb
  • Maxspur • 11/03/12 11:26
    Galoppino - 208 interventi
    Jane Fonda rifiutò la parte perchè in quel periodo viveva in Francia e non aveva voglia di trasferirsi in America.

    fonte: "Ciak".
  • Buiomega71 • 11/10/16 22:29
    Consigliere - 25998 interventi
    * Gli sceneggiatori Robert Benton e David Newman scrissero la sceneggiatura di Gangster Story sull'onda dell'entusiasmo della "novelle vague", soprattutto dopo aver visto Jules e Jim e Tirate sul pianista, partendo già dal presupposto che il film che stavano scrivendo sarebbe stato diretto da Truffaut stesso.

    * I due sceneggiatori, tramite Helen Scott (che aveva già aiutato Truffaut per il suo incontro/intervista con Hitchcock) fanno recapitare al regista francese, a Parigi, la prima stesura della sceneggiatura. A Truffaut lo script piace molto, ma l'idea di girare in America lo spaventa un po' (soprattutto per una grande major come la Warner), eppoi conosce poco l'inglese. In più si è innamorato del romanzo di Ray Bradbury, Fahrenheit 451, che vuole ardentemente trasformare in film. Truffaut, però, mette nel cassetto lo script di Gangster Story. Vola a New York, incontra i due sceneggiatori, vorrebbe Jane Fonda nella parte di Bonnie (pensava a lei mentre leggeva il personaggio nella sceneggiatura), ma poi rinuncia. Convinto comunque che la sceneggiatura sia una delle più belle che abbia mai letto, la propone a Jean-Luc Godard. Godard risponde a Truffaut che si è innamorato all'istante di quei due fuorilegge, ma per un problema di stagioni (gli americani sanno pensare solo alla metereologia e se ne fregano dei film, ebbe a dire in seguito) anche Godard si tira indietro.

    * A ritirare fuori la sceneggiatura è Leslie Caron. L'attrice incontra Truffaut per un ruolo in Fahrenheit 451 (poi saltato) e questi le parla della sceneggiatura di Gangster Story. La Caron, grande amica di Warren Beatty, ne parla con l'attore. Beatty incontra i due sceneggiatori e vuole alla regia Arthur Penn, che lo diresse in Mickey One. Penn legge la sceneggiatura e se ne innamora subito.

    * Penn sceglie, per il ruolo di Bonnie, Faye Dunaway, dopo averla vista recitare in teatro nella messa in scena off Broadway di Hogan's Goat.

    * La Warner non credeva assolutamente nel film, giudicandolo inadatto per il grande pubblico, ma solo per una ristretta cerchia di spettatori.

    * La cruenta scena finale Penn decide di girarla al ralenti per dare una dimensione mitica e perché la violenza della morte risultasse in un certo senso meno violenta e più onirica. Tutto è pronto per girare una delle scene più complesse di tutto il film. Penn è nervosissimo e teso. Al suo ciak tutto sembra perfetto: gli spari, i colpi in arrivo, le quattro macchine da presa per il ralenti, la Dunaway che interpreta perfettamente, mentre Beatty resta come uno stoccafisso a guardare la scena con la "peretta" spruzza sangue in mano, dimenticandosi di recitare osservando Penn dirigere tutta la sequenza. Il regista grida lo stop e tutta la furia di Penn si abbattè sul povero Beatty.

    Fonte: Gangster story. Cult movie, Ciak, giugno 1997