Curiosità su Estratto dagli archivi segreti della polizia di una capitale europea - Film (1972)

CURIOSITÀ

5 post
  • Se vuoi aggiungere una curiosità a questo film, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (se necessario) e se gli eventuali titoli in essa citati hanno il link alla relativa scheda sul Davinotti, verrà spostata in Curiosità.
  • Undying • 17/05/09 21:15
    Risorse umane - 7574 interventi
    Il diavolo, nel film, ha le fattezze di José Calvo, attore all'epoca spesso presente nei western (ad esempio è lui il Silvanito di Per un pugno di dollari).
  • Ciavazzaro • 27/06/09 11:44
    Scrivano - 5591 interventi
    Nel finale del trailer italiano del film,si sente la musica del film Il Dio Chiamato Dorian.
  • Ciavazzaro • 5/10/09 09:50
    Scrivano - 5591 interventi
    Scheda di doppiaggio:

    Gemma Griarotti: Luciana Paluzzi
    Adriana De Roberto: Irina Demick
    Roberto Villa: Paul Muller
    Michele Kalamera: Maximo Valverde
    Maresa Gallo: Camille Keaton
  • Gestarsh99 • 8/10/10 23:26
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Riccardo Freda è stato , assieme a Mario Bava, colui che ha avuto il merito di aver portato in Italia il genere horror. Se le opere di Bava sono poco conosciute dal grosso pubblico, quelle orrorifiche di Freda lo sono ancora meno. Questa pellicola dal titolo più chilometrico del solito (rispetto alla media già alta tipica del decennio) è probabilmente il prodotto meno noto di Freda e questo lo si dica a malincuore. Nonostante il fuorviante nome, questa co-produzione italo-spagnola si mantiene in bilico tra il giallo di derivazione argentiana, furoreggiante all'epoca, e l'horror di stampo gotico, più congeniale all'autore di piccoli gioielli come Lo spettro.

    Il film, pur annoverando tra gli interpreti tre volti maschili che definire stoccafissi è ben poca cosa, gode però della presenza filiforme ed ammiccante della splendida Camille Keaton (già in Cosa avete fatto a Solange?)

    oltre a quella graditissima di caratteristi come l'austero "maledetto" Luigi Pistilli e la fulva Luciana Paluzzi.

    Lasciando da parte le evidenti lacune di sceneggiatura e una certa irregolarità stilistica, forse dovuta al fatto che parte del film fosse stata girata dal mediocre Filippo Ratti (La notte dei demoni, I vizi morbosi di una governante), l'opera in se risulta gradevole e stuzzicante e resiste anche a ripetute visioni. Indimenticabile la scena della messa nera nei sotterranei della villa,culminante in un massacro esplosivo di inaudita violenza : e qui Carlo Rambaldi ci serve sul piatto un tripudio splatter in cui naturalmente non mancano neanche le sue proverbiali decapitazioni!

    Bellissima poi rimane la sequenza in cui la Keaton scende in stato sonnambolico nella cripta del castello : i barocchi cromatismi,la note pianistiche avvolgenti di Stelvio Cipriani e gli svolazzi delle tende e della sottoveste dell'attrice ne fanno una vera e propria discesa agli Inferi degna di Fussli.

    E' strano come questo film si apra con una canzone dal testo grottescamente funereo e si chiuda con il delirante vaneggiamento teoretico di un grande Paul Muller , psichiatra totalmente perso nei fumi delle sue folli elucubrazioni...da restarci a bocca aperta!

    Estratto dagli archivi segreti della polizia di una capitale europea va preso per quello che è : un'opera a tratti dozzinale ma indiscutibilmente ammantata di un fascino naif di alto artigianato.
  • Gestarsh99 • 14/10/10 13:38
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Macabro e pessimistico il testo del brano di apertura, cantato da Ernesto Brancucci :

    La vita
    (di Freda, Cipriani-1972)

    Più breve del trepido battere d'ali
    di un insetto morente, questa è la vita
    più labile di un fiore di neve
    sotto il sole cocente, questa è la vita
    un fiume di lacrime amare
    e di inutili ansie e di gioie smarrite
    e mai e mai ritrovate;

    Sabbia che sfugge tra le dita
    invano serrate, questa è la vita
    un uomo ride felice, la bocca già piena di terra
    danza una donna, brulicante di vermi
    un sogno crudele, questa è la vita
    tu allunghi una mano nel buio
    nella vana ricerca di una mano fraterna
    e ferrea una stretta ti trascina
    nel nulla, nel nulla, nel nulla.