Curiosità su Cannibal holocaust - Film (1980)

CURIOSITÀ

7 post
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  • B. Legnani • 12/06/08 00:45
    Pianificazione e progetti - 14970 interventi
    Il prof. Monroe è Robert Kerman, la cui carriera è stata svolta principalmente nei set hardcore, col nome di Richard Bolla.
    Nel suo ultimo film ("Vic") interpreta un certo dottor Monroe...
  • Undying • 29/09/08 23:11
    Risorse umane - 7574 interventi
    Parola del regista...

    "Nel film Cannibal Holocaust erano vere alcune fucilazioni di negri che appaiono nel documentario “idealmente” realizzato dai protagonisti prima di partire per l’Amazzonia. Si trattava di materiale di repertorio che acquistai da una ditta inglese. Il mio “compiacimento” era, in effetti, lo stesso dei giornalisti del film e di quelli televisivi…"

    Fonte: Spaghetti Nightmares di Luca M.Palmerini e Gaetano Mistretta
  • Undying • 1/09/09 13:08
    Risorse umane - 7574 interventi
    Luca Barbareschi ricorda...

    "Cannibal Holocaust è un film che ho fatto quando avevo diciotto anni, e sono felice di averlo fatto, perché era il mio primo film.

    Deodato? E' un gran regista, molto viziato perché non c'ha voglia di lavorare se no sarebbe uno dei più grandi registi italiani, perché tecnicamente è bravissimo.
    Era un film d'azione: Blair Witch Project è rubato a Cannibal Holocaust..."

    Fonte: Stracult / 31 agosto 2009
    http://www.youtube.com/watch?v=uGwNa4G6XOQ
  • Lucius • 15/09/11 14:20
    Scrivano - 9051 interventi
    Il film è ispirato alla vera storia della sparizione del figlio di Rockfeller, Michael, precipitato con l'aereo in Australia e sparito nella giungla. Il servizio in tv, mandato in onda dal National Geografic Channel e accompagnato dalle foto degli aborigeni dell'isola di Mindanao, dei cannibali appunto, ha ispirato il regista.

    Fonte: intervista a Deodato nel documentario HANGING SHADOWS - Perspectives on italian horror cinema.
  • Markus • 5/03/12 18:39
    Scrivano - 4775 interventi
    Non pensavo di dover parlare di profumi nel film in oggetto, eppure c'è una bella scena in cui viene mostrato un flacone di lotion après rasage YSL pour homme*.

    *La linea maschile di YSL uscì sul mercato nel 1971 con una ricca linea toiletries caratterizzata dalla fragranza della eau de toilette.

  • Zender • 20/07/13 17:35
    Capo scrivano - 47807 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Schramm • 7/09/17 13:09
    Scrivano - 7694 interventi
    * A dieci giorni dalla prima, il film venne sequestrato e Deodato arrestato e accusato per oscenità. Venne successivamente accusato di aver assassinato diverse persone dal vero, rischiando l’ergastolo. Per dare quest’impressione agli spettatori, il cast, volutamente anonimo ai fini del realismo estremo, aveva come clausola contrattuale quella di sparire nel nulla per almeno un anno una volta terminate le riprese. In virtù dei gravi contraccolpi legali Deodato contattò l’allora carneade Luca Barbareschi dicendogli di mettersi a sua volta in contatto con gli altri tre attori facenti parte del team scomparso. Quando apparvero sani e salvi davanti alla corte, Deodato venne prosciolto dalle accuse di omicidio.

    * In sede legale, Deodato dovette anche dimostrare che la ragazza impalata era in realtà una comparsa seduta sul sellino di una bici attaccato all’estremità del tronco mentre reggeva un altro segmento del palo con la bocca, stando perfettamente immobile, il tutto condito da sangue artificiale.

    * Dopo aver visto il film Sergio Leone scrisse una lettera a Deodato, che riporta "Caro Ruggero, che film! La seconda parte è un capolavoro di realismo cinematografico, ma tutto sembra così vero che penso che ti procurerà guai seri in tutto il mondo”.

    * È stato il maggior campione di incassi in Giappone nel 1983, di poco sottostante a E.T. - L'extra-terrestre.

    * Robert Kerman era un porno attore che stava cercando di affermarsi in film mainstream. Dopo questo film, le opportunità nell’establishment si prosciugarono e dovette tornare al porno.

    * Quando Carl Gabriel Yorke arrivò in Amazzonia per le riprese, non aveva ancora avuto lo script ed era del tutto ignaro dei contenuti del film. Non appena arrivò, Deodato urlò “Ecco la mia star! Portatelo al trucco!”. La sua prima scena, girata pressoché subito, fu quella dell’amputazione della gamba. In un’intervista successiva, Yorke disse di non aver capito se si trattasse di una produzione hollywoodiana o di uno snuff.

    * Il padre dell’attore che interpreta Miguel venne assassinato durante le riprese. Queste vennero interrotte per consentire all’attore di tornare a casa per il funerale. Quando il Prof. Monroe, Chaco, e Miguel sono seduti fuori dal villaggio degli Yanomamo, subito dopo la scoperta dell’ossario, l’attore sta in realtà piangendo per la morte del padre.

    * Ruggero Deodato si è detto pentito di aver realizzato il film, specie in seno alle scene con gli animali. In un’occasione ha detto che vorrebbe non averlo mai realizzato.

    * In un’intervista del 2005 Carl Gabriel Yorke ebbe a dire che durante le prove della scena di sesso con Francesca Ciardi, questa suggerì di imboscarsi nella giungla e realizzarla senza finzione. Yorke rifiutò, dicendole di avere una ragazza che lo aspettava a New York. Nel 2009, la Ciardi affermò che non solo le scene di sesso non sono simulate ma che lei e Yorke erano amanti nelle pause tra le riprese.

    * Perry Pirkanen pianse dopo le riprese della scena con la tartaruga.

    * A monte, Deodato intendeva far mangiare agli indigeni falsi cervelli di scimmia. I nativi lo hanno richiamato all’ordine facendogli notare che per loro il cervello di scimmia era una prelibatezza.

    * Il film annovera sei sequel non ufficiali.

    * Carl Gabriel Yorke improvvisò un lungo monologo che Deodato intendeva includere nel film durante la fucilazione del maialino. Dopo averlo ottimamente provato parecchie volte Yorke rovinò il numero agghiacciato dalle urla e dalla morte dell’animale. Fu impossibile rifare la scena perché alla troupe venne a essa assegnato un solo maiale sacrificabile.

    * Quando Monroe fa il bagno nudo nel fiume, la donna con lui nella scena è stata assoldata da un bordello locale

    * Tutte le uccisioni animali, tarantola inclusa, sono reali. L’uccisione della scimmia ha richiesto due diverse riprese, quindi ne vennero uccise due. Tutti gli animali morti erano comunque quotidiane derrate alimentari delle tribù, e sarebbero comunque stati uccisi con le stesse modalità a prescindere dal film.

    * Il team produttivo non fu in grado di trovare alcuna donna del posto per interpretare l’adultera. La parte finì con l’essere coperta dalla capo-costumista Lucia Costantini. Dovettero ricoprirla interamente di fango per renderla credibile come nativa

    * Le vere esecuzioni in "The Last Road To Hell" vennero riprese in Nigeria e nel sud-est asiatico.

    * Gli Yanomamo e gli Shamatari sono tribù native sudamericane realmente esistenti, ma per usi costumi e aspetto esteriore nessuna delle due è correttamente tratteggiata nel film.

    * Quando il professore incontra il figlio dello sciamano per la prima volta, il ragazzo ha un simbolo “tatuato” sulla nuca. Possiamo rivedere lo stesso simbolo su un camion di passaggio nella scena finale del film, subito dopo che il professore dice "mi chiedo chi siano i veri cannibali".

    * L’ispirazione per il film venne data a Ruggero Deodato dal figlio mentre guardava un servizio telegiornalistico particolarmente violento in tv; gli fece notare come i giornalisti fossero maggiormente focalizzati sulla violenza anziché sulla notizia e credette che alcune angolazioni delle riprese fossero appositamente studiate a monte per catturare immagini più dettagliate e sensazionali. L’idea del film nel film si basò su un documentario da lui visto che riguardava una crew che morì mentre investigava le usanze di tribù cannibali in Africa. Il documentario, che mostra gli stessi incidenti che Deodato ha poi rappresentato nel film, venne distrutto dopo la sua scoperta. Un network televisivo italiano dichiarò di averne una copia pronta per la messa in onda integrale. Non venne poi mai trasmessa, ma confermarono di avere una copia dell’originale (a quanto se ne può approfondire, la sua reale esistenza non è mai stata fotograficamente comprovata né è mai stato rivelato il nome dell’emittente che ha sostenuto di esserne in possesso, e per quanto probabile l’aneddoto, esso resta fino a prova contraria una diceria leggendaria, n.d.S.). La scritta finale che dice "il proiezionista John K. Kirov ottenne due mesi con la condizionale e una multa di 10.000 dollari per appropriazione indebita di materiale filmico. Sappiamo che ne ha ricevuti 250.000 per esso” vorrebbe essere un riferimento al vero distributore che proiettò le vere sequenze cannibaliche sulle quali Deodato ha basato il film (…ma cercandone il nome in rete il risultato è il medesimo che si ottiene mettendo in ricerca un certo Pitt Doenitz, n.d.S.)

    * Per realizzare "The Last Road To Hell", Deodato guardò ore di filmati di esecuzioni. Disse in seguito che alcuni di quelli vagliati vennero usati per la quadrilogia de Le facce della morte, e che all’epoca li scartò perché gli sembrarono falsi.

    * Il titolo originale avrebbe dovuto essere L’inferno verde, ma gli venne preferito all’ultimo minute il titolo corrente perché più sensazionalistico (specialmente per la parola “olocausto”) il titolo del reboot di Eli Roth, The Green Inferno, è un intenzionale omaggio a questo film.

    * Ruggero Deodato appare seduto su una coperta fuori dalla NYU.

    (La fonte è Imdb, ma gran parte di queste curiosità le si trovano anche nell’intervista a Deodato di Spaghetti Nightmare, oltre che in numerose altre interviste diffuse in riviste, libri e in rete; alcune di queste curiosità, lievemente modificate, le ho sentite ripetute dallo stesso regista nel corso di alcuni incontri col pubblico e con studenti universitari)