Curiosità su Bella di giorno, moglie di notte - Film (1971)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/11/08 DAL BENEMERITO B. LEGNANI
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  • Quello che si dice un buon film:
    Fauno
  • Non male, dopotutto:
    Homesick, Giacomovie, Alexpi94, Myvincent
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Il Gobbo, Ciavazzaro
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    B. Legnani

CURIOSITÀ

2 post
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  • Undying • 23/04/10 21:31
    Comunicazione esterna - 7570 interventi
    Eva Czemerys: un'attrice bollente

    In arrivo dalla (ex) Cecoslovacchia, patria di origine, la bella Eva Czemerys trova notorietà in Italia grazie a questo film di Rossati, anche se - in una breve particina - era già apparsa nell'horror tedesco Le streghe nere (Adrian Hoven).
    A Rossati spetta il merito di averne saputo valorizzare, sia in questo film che ne La gatta in calore, l'ampia dotazione di fascino sprigionato, principalmente, da un volto particolarissimo, segnato da una bocca sensuale e ammiccante.

    Eva Czemerys partecipa attivamente alle produzioni italiane, dalle più strampalate (Poppea una prostituta al servizio dell'Impero) a quelle insolitamente drammatiche (Cristiana, la monaca indemoniata).

    Due gialli l'ospitano tra le protagoniste, L'arma, l'ora e il movente e L'assassino ha riservato nove poltrone: in quest'ultimo ricopre l'adatto ruolo di lesbica, indicato dai tratti quasi androgini del viso; sorte, quella omosex, che l'attende anche nel controverso Diario segreto di un carcere femminile.

    Sulla falsariga di Bella di giorno, moglie di notte, Luigi Russo le attribuisce ruolo analogo in Morbosità.

    Ritroviamo quindi la bella attrice coinvolta nel sexy-drammatico Sedicianni e nello straniante (per via della presenza di Mino Reitano) Una vita lunga un giorno.

    A metà anni Settanta il destino sembra riservargli una svolta artistica: prende parte, infatti, al feulleuton diretto da Ercoli, Il figlio della sepolta viva, e - soprattutto - a Perché si uccide un magistrato di Damiano Damiani.
    Ma si tratta, purtroppo, di due eccezioni destinate a rimanere isolate.

    Una delle sue ultime apparizioni risale al lontano 1983: la ritroviamo, in un piccolo cammeo, nel film di Enzo G. Castellari Fuga dal Bronx (è la madre del protagonista Mark Gregory).

    La sua scomparsa dalle scene è stata, a lungo, avvolta nel mistero: oscillando tra macabre ipotesi (sarebbe morta a metà degli anni Novanta, stroncata da malattia incurabile) e fantasiose teorie (risiederebbe a Roma, impegnata attivamente in assistenza di bambini e anziani bisognosi).
    Noi vogliamo immaginare/credere essere vera la seconda ipotesi...

    Filmografia consigliata:

    - Il fuoco sulla pelle (1985)
    - Fuga dal Bronx (1983)
    - Roma drogata: la polizia non può intervenire (1975)
    - L'assassino ha riservato nove poltrone (1974)
    - Il figlio della sepolta viva (1974)
    - Morbosità (1974)
    - Perché si uccide un magistrato (1974)
    - Sedicianni (1974)
    - Diario segreto da un carcere femminile (1973)
    - 24 ore... non un minuto di più (1973)
    - L'arma, l'ora, il movente (1973)
    - Una vita lunga un giorno (1973)
    - Cristiana monaca indemoniata (1972)
    - Poppea... una prostituta al servizio dell'impero (1972)
    - All'onorevole piacciono le donne (Nonostante le apparenze... e purché la nazione non lo sappia) (1972)
    - La gatta in calore (1972)
    - Bella di giorno moglie di notte (1971)
  • Undying • 16/02/12 14:27
    Comunicazione esterna - 7570 interventi
    La Bella di giorno è una... Gatta in calore

    Chiaramente influenzato da Belle de jour (Luis Buñuel, 1967) - sin dal titolo - il film di Rossati nasce da un soggetto del produttore, Tiziano Longo (presente anche come attore nel film, dietro lo pseudonimo di Terence Long), sviluppato poi in sceneggiatura dallo stesso regista in collaborazione con Franco Daniele.
    Bella di giorno, moglie di notte incassò una notevole cifra all'epoca dell'uscita, circa duecento milioni di lire (oggi convertibili in diversi milioni di euro), al punto che lo stesso cast tecnico/artistico si rimise all'opera su un secondo film - ugualmente fortunato al box office - La gatta in calore.

    Fonte: booklet allegato alla VHS "Malizie n. 2" (pag. 4).