Curiosità su Anémic cinéma - Corto (1926)

di Marcel Duchamp con (n.d.)
  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/04/08 DAL BENEMERITO HOMESICK
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  • Capolavoro assoluto (e ce ne sono pochi!):
    Faggi
  • Davvero notevole!:
    Ford
  • Non male, dopotutto:
    Homesick
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Pigro, Deepred89, Gaussiana, B. Legnani

CURIOSITÀ

2 post
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  • Gaussiana • 27/04/12 04:30
    Galoppino - 18 interventi
    Alla fine del cortometraggio si può leggere chiaramente: Copyrighted by Rrose Sélavy

    Rrose Sélavy altri non è che lo pseudonimo femminile di Marcel Duchamp medesimo ed è un gioco di parole, sta per "Eros, c'est la vie" (Eros, così è la vita)

    Fonte:
    http://www.guardian.co.uk/culture/2001/oct/27/art.surrealismatthevanda
  • Gaussiana • 27/04/12 04:47
    Galoppino - 18 interventi
    I rotorilievi di Duchamp (si dice che ne fece più di 500) si possono trovare anche in altri film:

    Il sangue d'un poeta, di Jean Cocteau

    The Dreams That Money Can Buy, di Hans Richter (nell'episodio che riguarda Duchamp, ovviamente)

    Vertigo (La donna che visse due volte), di Hitchcock

    Riguardo a quest'ultimo cito:
    "Secondo Ernesto G. Laura, Saul Bass [Saul Bass si occupò dei titoli di testa di Vertigo] non poteva verosimilmente ignorare i dischi rotanti con disegni a spirale messi a punto da Duchamp negli anni Venti e battezzati Rotoreliefs. Antonio Costa è altrettanto convinto del fatto che i titoli di testa di Bass rimandino in modo inequivocabile alle
    opere create da Duchamp utilizzando tali dischi, tra cui spicca il cortometraggio Anémic cinéma (Francia, 1926). A suo avviso è infatti possibile ravvisare in essi intenti analoghi a quelli perseguiti da Hitchcock ne La donna che visse due volte"


    tratto da http://annali.unife.it/lettere/2010vol1/teti.pdf