Rufus68 • 25/10/16 21:44
Contatti col mondo - 218 interventi Vampirismus fu scritto da
E. T Hoffmann all'inizio del 1821 e pubblicato a Pasqua dello stesso anno.
"Il vampiro" di John William Polidori, il capostipite del genere, lo precedette di appena due anni.
E tuttavia qui si parla di vampiri diversi.
Polidori (e poi Stoker e compagni) disegnano una figura romantica e quasi esotica. Hoffmann allude a una sorta di cannibale o lamia.
L'ultima inquadratura del film di Questi è su un libro di Michael Ranft, "Trattato sul masticare dei morti e sullo schioccar di lingua nelle tombe" (per esteso, in Hoffmann: "Trattato sul masticare dei morti e sullo schioccar di lingua nelle tombe, dove si mostra la vera natura del Vampiro e dei succhiasangue ungheresi e in cui si dànno recensiti tutti gli scritti finora pubblicati su questa materia").
Il libro in italiano (in originale latino: "De masticatione mortuorum in tumulis", Lipsia, 1728) è un apocrifo.
Il "De masticatione", infatti, venne tradotto nella nostra lingua solo nel 2011 come "Diceria del vampiro" (Ass. Libri Perduti; traduzione di G. Nagly).
In alcune traduzioni di Hoffmann il libro di Ranft è confuso con uno precedente di Philip Rohr: "Dissertatio historico-philosophica de masticatione mortuorum" (1679).
Rufus68, Minitina80
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