Zucchero, miele e peperoncino - Film (1980)

Zucchero, miele e peperoncino
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1980
Genere: commedia (colore)
Regia: [3e] Sergio Martino
Note: Aka "Zucchero miele e peperoncino". Del film è uscita anche una riedizione nelle sale intitolata "L'extraComico". Episodi: Banfi (Fenech giornalista), Pippo Franco (cameriera), Pozzetto (tassista).

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Film a episodi (tre) il cui notevole successo portò un paio d'anni dopo a replicare con RICCHI, RICCHISSIMI... PRATICAMENTE IN MUTANDE, che schiererà il medesimo cast (regista compreso). Si apre subito con il migliore dei tre, che vede un Lino Banfi strepitoso accompagnato da una stupenda Edwige Fenech. Il comico pugliese è davvero irresistibile e si produce in uno dei suoi migliori pezzi di sempre (in coppia col commissario Genovese, anche lui bravissimo, è un esempio di misura per lui inconsueta). L'episodio, davvero comico, si basa sull’ennesimo gioco di equivoci, ma tutto è chiaramente basato sulle improvvisazioni...Leggi tutto e le accelerate di Banfi. Si prosegue con uno spento Pippo Franco, protagonista suo malgrado del momento peggiore del film. Storia risaputa, gag stravecchie e prevedibili, recitazione finto-impegnata per un episodio che vorrebbe essere una commedia e invece finisce coll'essere solo un dramma. Franco, pur onesto, non è un “mattatore” come i suoi due colleghi e si vede. Chiusura con Renato Pozzetto tassista, un capitolo a due facce: il comico lombardo è bravo, anzi bravissimo e riesce spesso a far ridere pur in presenza di un copione decisamente debole. La storia è ridotta all'osso, giusto un pretesto per dar modo al protagonista di infilare i suoi classici nonsense. Ma il suo cinismo, la sua assoluta incoerenza caratteriale trovano spunti in ogni occasione, confermandolo attore di rango e uno dei volti più indovinati della nostra commedia. Ultima menzione di merito per il regista Sergio Martino, che dimostra le sue capacità gestendo un copione non troppo felice (di Castellano e Pipolo) grazie anche a un montaggio serrato e uno stile apprezzabile.

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Fabbiu 3/03/07 18:58 - 2133 commenti

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Film molto simpatico e divertente con dei buoni ritmi e un alto tasso comico. Tre storielle tutte molto divertenti; tutte e tre hanno a che fare con un caratterista che involontariamente si infila in determinate e pericolose situazioni. Divertentissima l'intepretazione di Lino Banfi, a base di doppi sensi. Anche Renato Pozzetto non scherza e sforna battute eccezionali. L'episodio che mi ha fatto più ridere è stato quello di Pippo Franco, soprattutto per il suo personaggio disperato.

G.Godardi 20/03/07 21:43 - 950 commenti

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Un giorno in pretura negli Anni Ottanta. Film a episodi diretto dallo specialista Martino. Gli episodi sembrano montati in ordine di divertimento, infatti quello che fa più ridere è quello con Banfi e la Fenech, a cui segue il discreto episodio con Pippo Franco, che comunque è il migliore a livello di sceneggiatura. L'episodio finale (quello con Pozzetto) è invece uno dei più fiacchi e deludenti in assoluto, si fatica proprio a vederlo sino alla fine. Il giudice è Gianfranco Barra. Buon successo di pubblico.

B. Legnani 7/04/07 00:55 - 5519 commenti

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Tre episodi. Il migliore è quello con Pozzetto, innamorato del suo taxi. Il peggiore è con Pippo Franco, che si traveste da donna. L'altro vede Banfi scambiato da tutti per un evaso: per far felice la giornalista Fenech inventa pure il nome della sua pericolosissima arma... Nel primo episodio presenza di Patrizia Garganese, già valletta di Mike Bongiorno, e di Franca Scagnetti.

Undying 11/08/07 00:09 - 3807 commenti

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Da visionare in double bill assieme a 40 gradi all'ombra del lenzuolo per la struttura complementare che tiene legati gli episodi (di tipo processuale), qui ridotti a tre. Il più comico risulta quello interpretato da Banfi nel ruolo di Valerio Milanese, causa un disguido burocratico scambiato per un criminale noto come "il Pugliese". Enzo Robutti presta la sua nervosa maschera al Commissario Milanese e l'episodio, impostato sul paradosso dei cognomi, risulta ricco di gag esilaranti. Nel complesso riuscito, grazie al valido gruppo d'attori.
MEMORABILE: La caotica sequenza al commissariato, con i cognomi dei vari "Pugliese, Milanese, Palermitano e Siciliano"...

Lovejoy 25/01/08 17:49 - 1823 commenti

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Dei tre episodi di cui è composta la pellicola il migliore in assoluto è quello con un grande Pozzetto come protagonista. Il peggiore quello di Pippo Franco. Martino dirige con polso sicuro, grazie ad un copione che confeziona due gioiellini di comicità esplosiva, quali sono gli episodi di Banfi e, soprattutto, Pozzetto (che è affiancato da alcuni validi caratteristi, primo tra tutti il mitico Sal Borgese). Delude, perché noioso e privo di una qualsiasi originalità, l'episodio di Franco.

Deepred89 18/03/08 22:26 - 3701 commenti

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Passabile film ad episodi. Molto buono il primo, svelto, divertente e con un ottimo Banfi; fiacco il secondo con Pippo Franco, nonostante qualche ideuzza simpatica; deludente il terzo, nonostante la presenza di un ottimo Pozzetto. Diretto generalmente bene e con una simpatica colonna sonora.

Homesick 6/04/08 17:01 - 5737 commenti

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Commedia ad episodi ambientata in uno strambo tribunale. Il segmento migliore è quello con un Pippo Franco sull’orlo del suicidio per la fame e costretto a riciclarsi – en travesti – come cameriera, tentato dalle grazie della Lassander e minacciato (all’altezza dello scroto…) dalla terribile vendetta del gelosissimo burino Onorato. Degli altri due si ricordano il rapporto del tutto particolare di Pozzetto con il suo taxi e gli equivoci di Banfi. Di medio livello.

Pstarvaggi 11/04/08 13:17 - 80 commenti

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Martino dirige con brio tre episodi discreti, che hanno come elemento di raccordo la classica aula di tribunale. Il più riuscito è il primo, che può contare su una vera coppia di protagonisti: allo scatenato Banfi si unisce infatti una brillantissima Fenech (mentre, negli altri segmenti, la Lassander e la Garganese non incidono troppo). Diligente e ben scritta anche la parte centrale, con un Pippo Franco più misurato del solito. Finale con Pozzetto, malservito dalla storia ma surreale come di consueto. Gradevole colonna sonora di Detto Mariano.

Cangaceiro 21/08/08 12:59 - 982 commenti

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Uno degli evergreen delle notti estive di Rete 4 diretto con una certa qualità da Martino e sceneggiato con meno sufficienza, rispetto alla loro media, da Castellano e Pipolo. La storia iniziale è la peggiore; Banfi e la Fenech fanno una gran baccano ma non si ride mai. Pippo Franco invece calza a pennello come morto di fame (faccia da cane bastonato e atteggiamento rassegnato stupendi) finta governante. Ad essere però al top, anche perché più fresco degli altri 2 co-protagonisti, è uno scatenato Pozzetto che nel suo episodio diverte molto e senza pause.
MEMORABILE: Pozzetto tassista che prima scarica la vecchia ("vada a farsi mettere sotto da qualcuno!") e poi è alle prese col tipo con le scarpe sporche...

Plauto 16/11/08 23:16 - 126 commenti

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Tre episodi, tre comici che raccontano le loro disavventure al giudice. Banfi inizia bene con gli equivoci dello scambio di persona (anticipa in qualche modo Fracchia), Pippo Franco è stupendo nel personaggio di Giuseppina, alle prese con il burino interpretato da Onorato (doppiatore di Bud Spencer). Pozzetto è come al solito alle prese con situazioni surreali e lunatiche... più equilibrato di Ricchi, ricchissimi... Qui tutti gli episodi riescono a far ridere, pur diversamente, ma in egual misura.

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Renato 18/12/08 16:53 - 1648 commenti

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I tre episodi, anche se non perfettamente sviluppati per motivi di durata, riescono ad essere piuttosto divertenti. Un po' ovvio quello di Banfi, con il solito scambio di persona, anche se il comico pugliese sembra in gran forma. Pozzetto come sempre vale da solo il prezzo del biglietto, ed il suo segmento è fantastico, dalla lite con il suo boss (Elio Crovetto) all'orgasmo finale sul Fiat 131. Pippo Franco in abiti muliebri tutto sommato è simpatico, e c'è pure l'ottimo (e poco sfruttato dal cinema) Glauco Onorato. Insomma un buon film, via.
MEMORABILE: Ghiani alla Garganese: "Capitolasti?" E lei: "Capitolai!"

R.f.e. 17/06/09 11:04 - 816 commenti

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In fondo è abbastanza divertente. L'episodio interpretato da Pippo Franco non è male e poi, a ben pensarci, quando l'uomo si traveste da donna per impersonare un ruolo di lavandaia nel "film nel film", beh, il tutto pare quasi un doveroso "omaggio" di Martino a una delle location più usate dal cinema italiano: le mitiche cascatelle di Monte Gelato! Simpatico l'episodio di Pozzetto tassista, con una graziosissima (e oggi quasi dimenticata) Patrizia Garganese (doppiata da Alida Cappellini).

Stefania 23/07/09 17:51 - 1599 commenti

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È graziosa, questa variazione sul tema "film a episodi in ambientazione... giudiziaria". Nel primo episodio Banfi fa un po' i suoi soliti numeri, fa ridere come al solito e la Fenech è un'ottima spalla come al solito. Il secondo episodio vorrebbe essere comico-malinconico, ma non fa ridere e non commuove: è greve, proprio di grana grossa. Il terzo, grazie a Pozzetto, ha un che di impertinente, stralunato, persino surreale: il migliore!
MEMORABILE: Pozzetto che si prende amorevolmente e maternamente cura del suo taxi, prima di addormentarsi.

Herrkinski 27/01/10 17:12 - 8052 commenti

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Quasi buono questo film a episodi, che si fa ricordare nonostante una sceneggiatura non eccelsa. L'episodio migliore è senza dubbio quello con Banfi, che come di consueto riesce a inanellare una serie di gag ed equivoci micidiali; strepitoso anche Robutti nel ruolo del commissario, in forma la Fenech. L'episodio con Pippo Franco è discreto, abbastanza prevedibile, si salva in corner grazie alla buona interpretazione del comico e del bravo Onorato. Il terzo episodio strappa qualche risata solo grazie alla verve di Pozzetto, sempre geniale.

Nando 3/09/10 10:21 - 3806 commenti

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Commediola in tre atti ben distinti in cui si narrano vicissitudini capitate a tre poveri diavoli. Pozzetto nella parte del taxista si trova coinvolto in un ratto a scopo di matrimonio, con qualche momento simpatico. Franco forse interpreta il momento più ridanciano anche se con un occhio alla morale spiccia. Banfi si mostra con i suoi soliti epiteti e le sua urla. Tutto sommato non eccelso.

124c 12/10/10 17:41 - 2911 commenti

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Zucchero miele e peperoncino (film ad episodi, ambientato in pretura, del 1980) per me, vuol dire sopratutto il "pugliese", ovvero l'istrionico Lino Banfi scambiato, dalla bella giornalista Edwige Fenech e dal commissario Genovese (Enzo Robutti, che in realtà è di origine bolognese) per un pericoloso criminale. Gag da sganasciarsi fino alla lacrime. Quanto a Pippo Franco, all'epoca, era veramente tagliato per fare il giovane sfigato, quindi lo promuovo anche qui con la Lassander. Simpatico, infine, Renato Pozzetto col suo taxi.
MEMORABILE: L'attore/doppiatore Glauco Onorato che interpreta il marito/macellaio di Dagmer Lassander nell'episodio di Pippo Franco, che s'improvvisa domestica.

Dengus 15/01/11 15:43 - 361 commenti

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Dovendo fare un ordine dal migliore al peggiore dei 3 episodi, farei così: Lino Banfi, Renato Pozzetto e Pippo Franco. Strepitoso Banfi coi suoi equivoci assieme a Robutti (esilerante!) e alla Fenech, meno nuda del solito! Pozzetto tiene bene, ma non sembra nelle corde adatte alla sua comicità e per finire Pippo Franco en travesti assieme al cameratismo di Glauco Onorato e alla dolcezza tradita di Dagmar Lassander; guardabile solo ed esclusivamente per Banfi!
MEMORABILE: I dialoghi tra Banfi e il Commissario Genovese; "Commissario Genovese glielo dica lei che è bolognese..."

Cotola 7/04/11 07:06 - 8998 commenti

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Film diviso in tre episodi: il primo ha come protagonista Lino Banfi e si basa su un equivoco tipico di queste commedie: lo scambio di persona. La presenza dell’attore pugliese non garantisce un gran divertimento: sarà saccheggiato e migliorato in Fracchia (che già copiava di suo). Anche il secondo mette in scena uno dei topoi del genere comico: il maschio (Franco) costretto a travestirsi da donna per motivi di bisogno. Seguono ovii equivoci. E’ il peggiore dei tre. Il terzo (con Pozzetto) è il migliore poiché meno risaputo. Mediocre.

Graf 18/03/12 23:53 - 708 commenti

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Piacevole e distensiva farsa all’italiana diretta da Martino. Un film senza ambizioni e senza presunzioni ma che centra l’obbiettivo di divertire lo spettatore. Il film si suddivide in tre scherzi narrativi che si sorreggono quasi unicamente sulla maestria dei comici protagonisti di ciascuno di essi; Banfi dà sfogo alla suo travolgente vernacolo di parole frantumate e frasi ruminate, Pippo Franco vestito da donna è semplicemente strepitoso, Pozzetto “innamorato” del suo taxi è un'incisiva risposta surreale alla comicità terragna degli altri due.
MEMORABILE: I gioche di parole di Lino Banfi sono sempre godibili; Pippo Franco, nel secondo episodio, conserva la faccia dello sfigato anche travestito da donna.

Tomastich 15/06/12 18:15 - 1255 commenti

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La classica struttura a tre episodi: Banfi offre un mix di bestialità tra urli, versacci e imprecazioni varie; cavalca perfettamente il suo personaggio e la Fenech deve essere la sua unica partner. Pippo Franco anticipa Mrs. Doubtfire mentre Pozzetto si butta sulla monomaniacalità del taxi con varie implicazioni di natura sentimentale.

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Il Gobbo 16/06/12 22:30 - 3015 commenti

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Sorta di omaggio a Un giorno in pretura, adattato al registro della commediaccia ormai in via di ripulitura televisiva. Tre canovacci abusatissimi (lo scambio di persona, il travestimento, l'eroe per caso) affidati a primattori in palla, con qualche guizzo dalle retrovie (Onorato, Robutti): passabile. Momento di gran culto, Banfi che si reca senza successo, anzi con corollario di disgrazie, a vedere Frenesie erotiche di una ninfomane di Jess Franco!

Jandileida 20/06/12 12:14 - 1558 commenti

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Nulla di eccezionale: l'espediente è quello solito delle storie raccontate in tribunale e anche le vicende di Banfi, Franco e Pozzetto non rappresentano un inno all'innovazione. L'episodio migliore è quello di Banfi, impostato sull'eterno tema dello scambio di persona (ça va sans dire, la Fenech sdraiata sul divano merita da sola una visione) mentre Pozzetto non riesce a risollevare le sorti di in una delle storie più esili della cinematografica universale. In mezzo sta Franco, sempre molto a suo agio e capace di divertire nel ruolo dello sfortunato.

Multimic80 19/11/12 00:01 - 48 commenti

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Nel primo episodio si salva solo il grande Lino, in una trama troppo surreale e basata sui giochi di parole, per essere davvero divertente. Decisamente migliore il secondo, con un Pippo Franco straordinario e autoironico e il compianto Glauco Onorato, che sa rendersi simpatico nonostante il personaggio; nel terzo Pozzetto la fa da padrone, con Borgese e Ghiani a offrire ulteriori spunti comici. Delle protagoniste femminili la migliore è Dagmar Lassander; divertenti anche Barra, Crivello, Leoni e Robutti.
MEMORABILE: Pippo Franco nella cucina e sul set; Onorato stritola una bottiglia di vetro con una mano; Pozzetto passeggia in aula mangiando confetti.

Shannon 26/12/12 13:34 - 72 commenti

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Tre episodi ambientati in un'aula di tribunale secondo un collaudato schema della commedia nostrana: nel primo Banfi a la Fenech sono al top in una storia basata sugli equivoci conseguenti ad uno scambio di persona; nel secondo Pippo Franco è perfetto nel ruolo del disoccupato alle prese con problemi di sussistenza; il terzo è stiracchiato e si salva per la bravura di Pozzetto. Nella media del genere.

Motorship 5/01/13 18:13 - 585 commenti

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Il primo episodio con Banfi non è male, anche se è ben lontano dalle vette banfiane che verranno da qui a poco a causa di una sceneggiatura un po' latitante. Il secondo con Pippo Franco travestito da cameriera è il migliore del trio, grazie anche a una sceneggiatura più azzeccata rispetto agli altri, oltre che a un Franco piuttosto in forma. L'ultimo, quello con Pozzetto, vede il comico milanese coprire da solo i buchi della sceneggiatura con la sua comicità surreale che risolleva un episodio altrimenti piuttosto scadente. Non male per una serata di relax.

Gabrius79 27/10/13 00:45 - 1420 commenti

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Film diviso in tre episodi non proprio memorabili. Il primo con la coppia Banfi-Fenech è abbastanza divertente, ma insieme i due hanno fatto di meglio; il secondo con il trio Franco-Lassander-Onorato è gradevole e con alcuni momenti gustosi; il terzo con la coppia Pozzetto-Garganese è il migliore grazie alla bravura del comico milanese.

Ramino 14/01/14 19:24 - 127 commenti

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Accettabile commedia a episodi che vede il primo con Banfi e la Fenech che scappano dalla polizia: soliti equivoci, gran baccano e il grande Robutti come commissario isterico. Il secondo con Pippo Franco travestito da colf per necessità a servizio presso i coniugi Onorato e Lassander (very cool) che stranamente si tiene basso senza sfruttare completamente le poche trovate a disposizione. L'ultimo vede protagonista Pozzetto con il suo amato taxi nel migliore episodio del film, in cui Renato conferma la sua verve comica surreale.
MEMORABILE: La strizzata di palle di Onorato al povero Franco.

Panza 30/12/13 19:49 - 1834 commenti

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Tre storie, corrispondenti ad altrettante cause, ambientate all'interno di un tribunale. Banfi viene scambiato per un assassino e cade nelle grinfie della Fenech: lui improvvisa le solite battute in pugliese ma la storia è scritta in maniera svogliata. Si passa poi a Pippo Franco protagonista del segmento più scontato in cui giocando sul logoratissimo tema del travestitismo sembra quasi che non si abbia nemmeno avuto la voglia di inserire battute. Mediocre ma nel contesto esaltante l'episodio di Pozzetto. Film davvero deludente.
MEMORABILE: "Eh la Madonna!"; Pozzetto che se la tira dopo aver picchiato i rapitori della siciliana; Il matrimonio finale.

Simdek 8/04/14 16:19 - 122 commenti

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Commedia a episodi simpatica, con un tribunale a far da filo conduttore ma in progressivo calando, se si considerano un ottimo Banfi, un buon Franco e un fiacco Pozzetto. La prima storia si basa tutta su equivoci linguistici e ha una marcia in più anche grazie alla presenza della bella Fenech; il secondo è altrettanto divertente mentre l'ultimo, complice una trama piuttosto scialba, è un po' inconsistente, salvo qualche battuta azzeccata. Nonostante non sia tra le migliori commedie del decennio, non teme confronti con le commedie moderne.
MEMORABILE: Pippo Franco vicino alla signora affranta "Il pesce, mi fuma il pesce!"

Rigoletto 26/05/14 15:40 - 1785 commenti

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Commedia discretamente riuscita che ha avuto comunque un buon successo - al di là dei meriti reali - e che oggi è considerata un piccolo cult. Saccheggiando l'Italia con tre protagonisti che abbracciano tutto lo stivale ne emergono tre episodi diseguali eppure funzionali nei quali, più che la storia, si rivela vincente l'idea di affiancare al trio Banfi-Franco-Pozzetto dei co-protagonisti e dei caratteristi di valore indiscutibile; fra questi due nomi su tutti: Onorato e Robutti, oltre naturalmente alle dee Fenech, Lassander e Garganese.

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Mco 22/05/14 17:43 - 2323 commenti

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Il comico antologico è (era) un nostro cavallo di battaglia nell'ambito della cinematografia di genere e qui si serve di tre esili storielle per mettere alla berlina le capacità di tre mostri sacri quali Banfi, Franco e Pozzetto. Si dica subito che siamo lontani dallo sbellicarsi dalle risate e spesso a prevaricare è l'elemento sexy dell'intero progetto (mercé le conturbanti grazie delle protagoniste femminili). Della triade strappa più di un sorriso la performance en travesti di un Pippo Franco a suo agio con tanto di parrucca...
MEMORABILE: La supposta al taxi...

Vitgar 15/02/15 12:09 - 586 commenti

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Tipica commedia italiana anni 80 di basso profilo con un cast dove si trovano tutte le icone del genere. Tre episodi fiacchi con trame vecchie come il mondo (si salva l'ultimo episodio, con Pozzetto), un misto tra avanspettacolo e pochade francese. Orribile la canzone di chiusura. La crisi del cinema italiano è cominciata proprio in quel periodo... sic transit gloria mundi.

Alex75 17/06/15 09:22 - 876 commenti

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Commedia a episodi, il cui filo conduttore sono altrettanti processi. Il primo, con Lino Banfi, è piuttosto chiassoso, tutto giocato sugli equivoci e sul funambolismo verbale del comico pugliese. Il secondo è greve, con Pippo Franco en travesti, vittima del trucido Onorato. Il terzo è il migliore, grazie a Pozzetto che sforna una serie di gag e battute memorabili nel ruolo di un taxista che tratta con cura maniacale la sua 128. Ottima l’”altra metà” del cast (Fenech, Lassander e Garganese).
MEMORABILE: Glauco Onorato (alias Duilio Mencacci, nome vagamente bracardiano) verifica la femminilità della sua “cameriera”; Pozzetto e la sua 128 gialla.

Ultimo 14/06/15 18:50 - 1652 commenti

I gusti di Ultimo

Tre episodi ambientati in pretura e raccontati a flashback dai protagonisti. Banfi è simpatico e si avvale della bomba sexy Edwige Fenech, ma l'episodio non decolla mai veramente e sa parecchio di scontato; nella parte centrale Pippo Franco in una parte curiosa ma con una sceneggiatura povera di idee; l'ultimo episodio è il migliore, con Pozzetto (tassista) che da solo vale il prezzo del biglietto. Non male, nell'insieme.
MEMORABILE: Pozzetto e la cura maniacale del taxi.

Il Dandi 2/02/16 16:39 - 1917 commenti

I gusti di Il Dandi

Film che ebbe il merito di rilanciare una folta produzione del filone della commedia a episodi legati dal pretesto processuale, sul modello di Un giorno in pretura. Non è tuttavia il migliore esempio del genere e le storie, tutte basate su un equivoco (Banfi scambiato per un rapinatore, Franco travestito da donna, Pozzetto tassista coinvolto suo malgrado in una fuitina) strappano pochi sorrisi.
MEMORABILE: La terribile vendetta del macellaio Glauco Onorato ai danni della cameriera travestita.

Giacomovie 12/02/16 15:51 - 1397 commenti

I gusti di Giacomovie

Commedia costituita da tre episodi di diversa natura ma di qualità più o meno media aventi in comune il lato legale. Nel primo con Lino Banfi (**!) si parla in modo vivace ed esilarante di uno scambio di persona; nel secondo (**!) lo scambio non è di persona ma d’identità, con un divertente Pippo Franco nel ruolo di un disoccupato nei travestiti panni di badante; nel terzo (**) un simpatico Renato Pozzetto è più innamorato del suo taxi che delle donne. Edwige Fenech e Dagmar Lassander svolgono bene i loro ruoli sexy.

Minitina80 8/09/16 10:08 - 2976 commenti

I gusti di Minitina80

Lino Banfi è forse il protagonista dell’episodio più riuscito, almeno a livello di verve. Il soggetto è sempre quello, ma è sufficiente per permettergli di sfoggiare il repertorio in toto. Pippo Franco si distingue nell’episodio più curioso, in cui anticipa in un certo qual modo Tootsie e Mrs. Doubtfire. Pozzetto, invece, risulta il più fiacco a causa di uno scritto piuttosto debole e fondamentalmente poco interessante. Ideale per passare una serata in spensieratezza e senza grosse pretese.

Samuel1979 9/04/17 09:38 - 546 commenti

I gusti di Samuel1979

Classico film in tre episodi complessivamente riuscito; analizzandoli possiamo dire che l'ultimo di essi è il più divertente: spicca un Pozzetto in gran spolvero affiancato oltretutto da altri bravissimi attori (Borghese per esempio). Il peggiore è senza dubbio il primo (quello con Banfi), troppo chiassoso per i miei gusti ed eccessivamente giocato su equivoci e doppi sensi. Discreto il segmento con Pippo Franco.

Saintgifts 11/04/17 10:58 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

Tre episodi per tre attori in voga e con diversi tipi di comicità. Il finale li vedrà tutti in pretura (idea già sfruttata con successo in precedenti commedie) e con una soluzione all'italiana, se così si può dire. Banfi ha l'opportunità di esibirsi tra situazioni paradossali (in cui si trova a suo agio) e piccanti, con una Fenech che non delude mai. Franco, tra moglie e marito, si destreggia piuttosto bene, credibile anche in versione femminile. Pozzetto e la sua comicità surreale: guida un taxi come un Boeing in una realtà tutta meridionale. Non male.
MEMORABILE: Banfi alle prese con le "lampadine" della Fenech.

Pessoa 3/08/17 19:15 - 2476 commenti

I gusti di Pessoa

Martino riprende il vecchio escamotage del tribunale come trait d'union di tre episodi comici (ci riproverà due anni dopo con maggior fortuna). Nonostante la regia più che buona, il film paga uno script piuttosto arrangiato delle tre vicende che sono sostanzialmente poco interessanti. Le risate sono garantite dal solito Banfi grande improvvisatore in coppia con la Fenech e da Franco, protagonista di una storia disegnata con maggior cura, che è ben sostenuto da bravi comprimari come Onorato e la Lassander. Dimenticabile il resto. Sufficiente.
MEMORABILE: Pozzetto che prima legge la critica molto positiva di un film su un giornale e poi conclude: "Sicuramente è una vaccata!".

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Buiomega71 31/01/18 21:56 - 2899 commenti

I gusti di Buiomega71

Se l'episodio con Banfi risulta fiacco e vive sulla verve comica di un Banfi non al suo meglio (mal sfruttata la Fenech), quello con Pozzetto ha i suoi momenti migliori tra l'attore milanese e il suo taxi, una sorta di amore morboso che sembra una parodia di Christine. Ma è quello con Pippo Franco l'apoteosi del capolavoro comico, sorta di caricatura grottesca del Triplo eco aptediano, che regala momenti di puro genio ludico (la palla da biliardo che vola rovinosamente sui testicoli di Franco) da rimanere negli annali e dove la regia di Martino si fa spigliata e vivace.
MEMORABILE: Onorato a Franco/Giuseppina: "Pelle de velluto, petto pienotto, chiappe de marmo, gambe toste e du palle..." e l'urlo di dolore di Franco.

Trivex 17/04/18 08:38 - 1738 commenti

I gusti di Trivex

Caso piuttosto raro in cui un film a episodi risulta omogeneo nella qualità dei medesimi: siamo complessivamente - e stando un po' larghi - all'interno dei ranghi del buon film. All'interno del "puzzle" troviamo un primo segmento col sempre dinamico Lino Banfi accompagnato da una bellissima Fenech giornalista "spregiudicata" e da buoni comprimari. Secondo elemento con Pippo Franco più efficace del solito, nella parte di una"cameriera disperata". Per finire il "taxista innamorato", con l'ottimo Pozzetto che però s'è visto meglio altrove.
MEMORABILE: Nel primo episodio, la divertentissima parte al commissariato.

Vito 6/10/18 15:24 - 695 commenti

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Film in tre episodi con cornice giudiziaria. Il primo con Banfi è molto divertente, ricco di equivoci esilaranti e gag riuscite, grazie anche alla presenza del bravo Robutti. Meno il secondo con Pippo Franco, che si basa sull'unica trovata del travestitismo. Ma il migliore resta quello con Pozzetto, dal ritmo indiavolato, con la spassosa corsa in taxi dove succede veramente di tutto. Bellissime naturalmente la Fenech, la Lassander e la poco sfruttata cinematograficamente Patrizia Garganese.

Azione70 2/12/18 15:06 - 167 commenti

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Film in tre episodi, tra loro collegati dalla comune origine giudiziaria (i protagonisti sono accusati di vari reati e spiegano le loro ragioni al giudice). Dei tre episodi, il più simpatico è quello di Pippo Franco, che si finge donna per poter sbarcare il lunario come colf. Ovviamente finirà per essere scoperto, con conseguente accusa di truffa. Divertente anche quello di Banfi-Fenech, basato su uno scambio di persona. Scontato quello di Pozzetto-tassista, incentrato su luoghi comuni meridionali (fuitina). Pellicola solo a tratti apprezzabile.
MEMORABILE: Pippo Franco che serve le pietanze presentandole in francese; La palla di biliardo sulle parti intime di Pippo Franco; Le donne semi-nude del film.

Rufus68 27/10/19 23:02 - 3818 commenti

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Deludente in tutti e tre i segmenti. Il primo, pur ricco di un Banfi effervescente, si regge su un topos sfruttatissimo (lo scambio di persona) ed è appesantito dal personaggio della Fenech, assai tirato per i capelli; leggerino quello con Franco en travesti; un pelino più divertente l'ultimo con Pozzetto (bravo con la sua maschera impassibile) pur se, alla fine, ci si riduce a una comicità caciarona e che tiene su tutto con i soliti bozzetti regionalistici.

Markus 31/03/20 14:23 - 3680 commenti

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Alcuni casi giudiziari sono il collaudato espediente per tre episodi resi piacevoli dagli attori impiegati. Il primo Banfi/Fenech (**): scambio di persona che genera qualche ironico equivoco, ma si ride a denti stretti; il secondo, con Pippo Franco in formato cameriera en travesti (***): forse il più comune del lotto ma sicuramente il più dilettevole, con l'attore romano nel pieno della forma (bravissimo Onorato); terzo e ultimo, con Pozzetto tassista e la bella Garganese (**!): segmento che regge esclusivamente grazie alla surreale comicità di Renato.
MEMORABILE: Pippo Franco: "...e senza 'na palla (testicolo), se non s'era capito". Un giudice: "Io non tocco seni, non tocco seni!".

Siska80 17/05/20 16:20 - 3714 commenti

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Il primo episodio ha uno spunto interessante anche se non originale ma un ritmo altalenante (che cala ogni qualvolta compare in scena la Fenech); il secondo è abbastanza spento e non consente a Franco di esprimersi al meglio; il terzo vale l'intero film, esasperando l'attaccamento comune a molti uomini per la loro auto attraverso il personaggio di Plinio, interpretato da un Pozzetto particolarmente in forma. Buona la regia di Martino, che però ha fatto di meglio.
MEMORABILE: I numerosi fratelli di Rosalia stipati dentro un macchinino.

Oblomoff 10/08/20 15:48 - 43 commenti

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Pellicola a episodi retta da tre comici di punta. Il primo è una classica farsa banfiana, col funambolico attore pugliese al massimo della forma e una Fenech da urlo. Convincente, benché soffra di alcune lungaggini, anche il secondo, con Pippo Franco en travesti, la sodissima Dagmar Lassander e il trucido Glauco Onorato. Nel terzo il surreale, spassoso Pozzetto è alle prese, suo malgrado, con una fuitina. Ricchi, ricchissimi... praticamente in mutande ne è una sorta di "seguito" con gli stessi protagonisti; tranne il giudice Barra, sostituito dal più simpatico Santonastaso.
MEMORABILE: L'equivoco del "Pugliese"; Pozzetto coi clienti del suo tassì.

Maxspur 29/05/21 11:20 - 89 commenti

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Film ad episodi molto divertente. Nel primo troviamo Banfi e la Fenech in gran forma, nel secondo un esilarante Pippo Franco e infine nell'ultimo Pozzetto alle prese con l'amore per il suo taxi e la donna sicula promessa sposa di un altro. Diretto da Sergio Martino, regista esperto in materia, il film raggiunge lo scopo prefissato: di far ridere senza impegno. Musiche gradevoli.

Nick franc 12/08/21 18:58 - 507 commenti

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Tre episodi. Il primo con Banfi e Fenech è molto divertente e ritmato, i due sono molto affiatati e in forma, la serie di equivoci funziona. Memorabile il commissario interpretato da Robutti. Il secondo con Franco e Lassander è il meno riuscito, si ride poco e la vicenda è tirata un po' troppo per le lunghe. Il terzo, con Pozzetto innamorato del suo taxi, è un piccolo gioiello di comicità surreale: l'attore lombardo va col pilota automatico ma i suoi tormentoni linguistici funzionano abbastanza bene; peccato che il contesto sia eccessivamente stereotipato.
MEMORABILE: Il dialogo al commissariato tra Banfi e Robutti; Non tocco seni!!!; Il dialogo sulla figlia e la matrice; Pozzetto che accudisce il taxi.

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Lupus73 20/08/21 12:18 - 1483 commenti

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Tre episodi legati da vicende legali allo stesso tribunale. Il primo con Banfi e la Fenech anticipa le tematiche di Fracchia-belva e risulta il più sottotono per trovate e sceneggiatura; il secondo, con Pippo Franco/domestica, la Lassander in forma e Glauco Onorato macellaio-marito-tiranno, risulta praticamente da antologia della commedia italiana di quegli anni, e sicuramente il migliore; conclude Pozzetto tassista-meccanofilo, nella media, divertente ma non così memorabile. La formula con tribunale cornice e gli stessi tre protagonisti verrà migliorata in Ricchi ricchissimi...

Androv 3/05/22 16:08 - 194 commenti

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Episodio con Banfi molto divertente, con il nostro in grande spolvero insieme a una Fenech da urlo. Gradevole, ritmato e divertente. L'episodio di Pippo Franco è di grana grossa ma tutto sommato divertente grazie a un travestimento esilarante e a gag molto volgari ma riuscite. L'episodio di Pozzetto si lascia guardare grazie alla simpatia e alla verve trascinanti del comico milanese. Tutto sommato un film gradevole e simpatico, anche se non certo un capolavoro della commedia.

Redeyes 9/01/23 07:34 - 2442 commenti

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Film ad episodi che nonostante l'età ancora strappa sorrisi. Dei tre capitoli spicca il primo con Banfi in grandissima forma spalleggiato da Robutti e una scatenata Fenech, che sfrutta a pieno il gioco degli equivoci. Franco, il meno divertente, galleggia in una piacevole storiella en travesti che lo valorizza anche poco. Pozzetto, al contrario, pur con una sceneggiatura risicata trova il modo di esprimersi al meglio grazie a una serie di situazioni surreali. Sicuramente la pellicola non è un capolavoro, ma non dispiace affatto.

Pinhead80 11/07/23 18:59 - 4715 commenti

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All'interno di un'aula di tribunale salgono sul banco degli imputati tre simpatici personaggi che raccontano le proprie sventure con l'obiettivo di essere assolti e risarciti. L'espediente del tribunale viene utilizzato per dare vita al più classico dei film ad episodi all'italiana. Nel primo il mattatore è Banfi che, attraverso una sceneggiatura infarcita di equivoci regala momenti di sana ilarità. Nel secondo abbiamo Franco en travesti che con la sua capacità di trasformarsi e il suo romanesco ci delizia in perle comiche non indifferenti. Sciapo e scontato il terzo episodio.
MEMORABILE: Robutti che impazzisce al telefono.

Noodles 22/09/23 14:45 - 2196 commenti

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Difficile trovare un film con format a episodi nel quale tutti i suddetti siano di pari livello. Anche qui non si scappa alla regola. L'episodio di Pippo Franco è di gran lunga il migliore perché il divertimento è assicurato per tutta la sua durata. Il meno riuscito è quello con Renato Pozzetto, che impiega troppo a decollare, pur in parte salvato dal suo divertente protagonista. Medio quello di Lino Banfi, non male ma interamente basato su una serie di equivoci che terminano giusto in tempo per non stancare. Film utile per una serata di relax, nulla più.
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  • Discussione John trent • 4/09/13 21:03
    Custode notturno - 526 interventi
    Del film è uscita anche una riedizione nelle sale intitolata "L'extraComico".
  • Discussione Zender • 5/09/13 09:55
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Grazie John, aggiunto in Note.
  • Discussione Alex75 • 18/06/15 17:32
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Undying ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire nella SEZIONE CURIOSITA':
    Ecco, come sempre dalla collezione cartacea Markus, la recensione del film tratta da un numero di IL SETTIMANALE del 1980.



    Come sempre, la cecità dei critici dell'epoca è allarmante.
    Si capisce esserci, nei confronti del genere, un giudizio preventivo dato dal fatto che un film doveva, per essere interessante, essere impegnato.

    Se il parere su una rivista come Il Settimanale era di questo tipo, sui "quaderni" di critica più rinomati il giudizio sul film di Martino sarà stato ancora più inclemente.

    E' vero che non siamo di fronte ad un capolavoro, ma è anche vero che Sergio Martino ha senso del ritmo e cura la confezione del film con una regia valida e attenta.
    La comicità non è confinata a poche battute, ma percorre la pellicola costantemente.

    Insomma, tra commedia sexy e commedia sexy, per quanto strano, c'era differenza: e liquidare un film diretto da Sergio Martino come uno diretto da Tarantini (o Laurenti) non era cosa legittimata.


    Ricordo bene che negli anni '80, nelle guide TV, i film con Banfi e Pippo Franco erano costantemente gratificati con uno o due pallini; il critico era leggermente più generoso con Pozzetto (tra i due e i tre). "Famiglia cristiana" dava a quasi tutti una valutazione micidiale (un pallino e una stella, che voleva dire "sconsigliato/pessimo". Per noi ragazzi dell'epoca, se "Famiglia cristiana" stroncava un film, questo era assolutamente da vedere). A me "Zucchero, miele e peperoncino" sembra ben fatto e ben recitato. E, soprattutto, fa ridere dall'inizio alla fine.
    Ultima modifica: 18/06/15 17:33 da Alex75
  • Discussione Zender • 18/06/15 17:49
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Ahah, non male come ricordo! Non sapevo che Famiglia Cristiana li massacrasse tutti alla grande!
  • Discussione Vito • 20/06/15 12:51
    Fotocopista - 92 interventi
    Per me una grande commedia.L'episodio migliore è quello con Pozzetto,dal ritmo indiavolato e con gags storiche.L'inseguimento in taxi con i siciliani è incredibile!
  • Musiche Erik84 • 2/08/19 01:29
    Disoccupato - 4 interventi
    Qualcuno saprebbe dirmi il titolo della canzone che si sente quando il personaggio, interpretato da Glauco Onorato, guarda in TV lo striptease di una ragazza?
  • Musiche Audiosonic • 15/09/19 00:24
    Disoccupato - 6 interventi
    Erik84 ebbe a dire:
    Qualcuno saprebbe dirmi il titolo della canzone che si sente quando il personaggio, interpretato da Glauco Onorato, guarda in TV lo striptease di una ragazza?

    Già risposto alla tua domanda su Spaghetti A Mezzanotte, il brano è Zack Ferguson - Monkey Fever (1979)
  • Curiosità Fedemelis • 28/10/19 07:21
    Fotocopista - 2137 interventi
    La partita che Pippo Franco ascolta alla radio durante le faccende domestiche è veramente Roma-Inter 1-0 del 16 dicembre 1979, 13^ giornata di Serie A '79/'80. Nella telecronaca della partita, che ascoltiamo nel film, viene descritta la rete di Di Bartolomei su rigore, concesso per fallo di mani da parte di un giocatore dell'Inter. Questo il servizio tv.

  • Musiche Erik84 • 28/10/19 14:42
    Disoccupato - 4 interventi
    Ti ringrazio di cuore Audiodosonic, sei un grande
  • Discussione Lorenzo70 • 4/06/22 02:07
    Disoccupato - 5 interventi
    Una curiosità: al minuto 28:58 se gli occhi non mi ingannano Sergio Martino appare in un cameo come funzionario dei NOCS che assaltano la villa col Pugliese dentro.
    Un blooper: al minuto 25:40 un microfono di presa diretta appare sfrontatamente alla destra dei due protagonisti.
    Ce ne sarebbe anche un altro minore: al minuto 21:52 la "scultura di tazze" si muove al passaggio ravvicinato dell'operatore di ripresa.
    Una datazione precisa: l'orologio-calendario nel tribunale dove è processato il Pugliese indica venerdi 20 giugno (minuto 15:06), con un calendario perpetuo risulta effettivamente che nel 1980 il 20 giugno cadeva di venerdi.