Zontar: The thing from Venus - Film (1966)

Zontar: The thing from Venus
MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Zontar: The Thing from Venus
Anno: 1966
Genere: fantascienza (colore)
Note: Remake di "Il conquistatore del mondo" (1956) di Roger Corman.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Remake televisivo a colori del ben più interessante e simpatico IL CONQUISTATORE DEL MONDO firmato da Roger Corman dieci anni prima, ZONTAR ne ricalca fedelmente la trama fino a rendersi del tutto inutile: recitato e diretto peggio del suo modello, non offre niente di interessante nemmeno sul versante effetti speciali, ridicoli quanto quelli ultralowbudget dell'originale. La storia prevede che Keith (Huston), un giovane scienziato con l'aria da tonno, sia in contatto col mostro venusiano del titolo, Zontar per l'appunto (così lui dice si chiami, anche se si tratta...Leggi tutto solo di una pronuncia vagamente simile al nome reale dell'alieno): gli parla attraverso una grossa apparecchiatura radio che tiene chiusa nell'armadio di casa. Noi sentiamo solo gracchiare, ma lui chissà come capisce tutto senza problemi, compreso il fatto che Zontar sta per sbarcare sulla Terra servendosi di un nostro satellite (e anche qui gli effetti sono da mani nei capelli, se pensiamo a quello che farà Kubrick con 2001 appena due anni dopo). Keith cerca di anticipare ad altri l'avvento del suo amico venusiano ma nessuno gli crede, come sempre capita in questi casi, e l'irritazione comincia a salirgli agli occhi. Anche perché Zontar gli ha detto di voler conquistare il mondo per migliorarlo, pacificarlo e tutte quelle balle che abitualmente gli invasori da un altro mondo raccontano per infinocchiare i più fessi tra gli umani. Keith ci casca, è felice quando Zontar manda in black out l'intero pianeta e intanto l'alieno, che s'impossessa delle menti umane pungendo le sue vittime attraverso un ridicolo, gigantesco moscone, prosegue per la sua strada, assoggettando uomini e donne e guidandoli ad uccidere. Prima del delirio finale nella caverna, in cui finalmente l'alieno mostra le sue fattezze (simili a quelle si un pipistrello alto quanto un uomo) non mancando di regalare qualche risata, avevamo assistito a un film fitto di dialoghi alquanto insulsi, con lo scienziato amico di Zontar che passa il tempo a spiegare cose a cui tutti rispondono consigliandogli un lungo periodo di riposo (sua moglie intanto piange per la dipartita mentale del marito). Solo davanti all'evidenza qualcuno realizza, ma è troppo tardi, e lo stesso scienziato non fatica a capire che il buon Zontar tanto buono non è... Quanto agli effetti del blackout elettrico globale si avvertono solo nei discorsi tra militari e civili o al massimo in una macchina che d'improvviso si ferma. Ridicolissima la battaglia tra il saggio Curt (Agar) e il moscone di Zontar lanciantogli addosso in salotto dalla moglie posseduta: il nostro si difende per lungo tempo con l'attizzatoio dal nulla (visto che il moscone è quasi sempre fuori campo) fino a trafiggere brutalmente l'orrendo essere a terra.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/07/15 DAL DAVINOTTI
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