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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Zombie honeymoon
Anno: 2004
Genere: horror (colore)
Regia: David Gebroe
Note: e non "Zombi honeymoon"
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Due freschi sposini sulla spiaggia deserta, distesi. Lei guarda verso il mare e intravede tra le onde la figura di un uomo che emerge e va verso di loro. Senza nemmeno rendersene conto lo vede appoggiarsi sul corpo dormiente del marito e vomitargli addosso un liquido verdastro. Questi si riprende, grida a sviene. All'ospedale lo danno per morto ma lui resuscita all'improvviso. Tutti felici? Ovviamente no, perché lui comincia a squamarsi e ad andare in giro a procurarsi carne umana con la quale cibarsi. Lei ci resta malissimo, ma a chiamare un medico non ci pensa lontanamente. Si tiene il marito così, perché lo ama. Se ne lamenta ma non riesce a staccarsi da lui. Una love...Leggi tutto story struggente? Mah, più che altro un continuo strazio che rende la vicenda un costante alternarsi di raptus omicidi e di scuse da parte di lui (Graham Sibley), di pianti e ripensamenti da parte di lei (Tracy Coogan). Eppure la coppia non scoppia e tira avanti come può (e consulta un medico no? Almeno provaci!). Lasciando pur perdere ogni velleità di realismo, il film di David Gebroe punta alle sofisticherie psicologiche, ai pasti cannibalici consumati in un angolino buio della villa con piscina dove i due sposini vivono, al sangue che imbratta costantemente la bocca dello zombi-suo-malgrado. Tirare avanti anche solo un'ora e venti cosí, ad ogni modo, non è facile. Hai voglia a inventare l'entrata in scena del poliziotto di turno o degli amici inseparabili... La sceneggiatura è povera, le idee buone latitano e dopo un po' vien voglia di raggiungere il finale il prima possibile. Anche perché i due protagonisti non convincono granché e la discreta regia di Gebroe viene penalizzata da una fotografia priva di profondità che la banalizza.
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ChiudiTITOLO INSERITO IL GIORNO 1/08/06 DAL DAVINOTTI
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- Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., Myvincent, Greymouser - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Cotola, Undying
Non una gran cosa questo film che mescola il genere horror con quello grottesco. Il problema principale è proprio questo: la sceneggiatura, infatti, spinge troppo sul pedale del farsesco e spesso risulta, forse involontariamente o forse volutamente, abbastanza ridicola. Per il resto va detto che sul piano formale si è visto di peggio ma narrativamente parlando non convince e non avvince. Visto il tipo di film forse anche gli amanti dell'horror, quello puro, di un certo tipo, potrebbero rimanere delusi.
Ennesimo titolo partorito dal revival zombesco, quindi diretto discendente del remake di Snyder (in futuro scopriremo che L'Alba dei Morti Viventi ha fatto più danni al cinema che altro). Aggravato da una messa in scena amatoriale, sviluppata con una sceneggiatura oscillante tra il grottesco (non sempre voluto) e l'horror (per definizione, che di fatto manco l'ombra). Tensione assente, doppiaggio così così. Ulteriore DVD Gargoyle che si affianca alla lista dei peggiori titoli per l'home video, in questo apparentato all'elenco di Enrico Pinocci.
Trasformazione zombesca per un simpatico sposino in luna di miele in questo dramma familiare dai tratti poetici e che sa di bistecca cruda e putrida allo stesso tempo. I poliziotti che accorrono evidentemente non avevano visto i film di Romero; e poi c'era bisogno di ribadire un concetto che più o meno tutti sanno e cioè che presto o tardi in tutte le coppie ognuno deve misurarsi con la diversità "mostruosa" dell'altro? Una nota di merito per la brava protagonista, tale Tracy Coogan.
Tentativo apprezzabile, ma riuscito solo in parte, di rinverdire e rinfrescare la logora tematica zombi con la commistione di elementi sentimentali e grotteschi, oltre i toni da commedia che pure sono abbastanza abusati per questo filone. La vicenda si lascia seguire senza stancare troppo, ma anche senza coinvolgere più di tanto. Insomma, il classico prodotto senza infamia e senza lode, avvolto da aurea mediocrità.
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