Se non fosse per la presenza della Lillis, uno dei giovani volti più espressivi del nuovo cinema americano, non ci sarebbe molto altro da salvare; una vicenda familiare ambientata nei primi 70s (discretamente ricostruiti) che serve da riflessione sull'omosessualità e sulla sofferenza derivata dall'intolleranza delle piccole comunità bigotte dell'entroterra americano. Un film quindi costruito a tavolino per le platee "woke" odierne, a tratti simile al ben più riuscito Green book che perlomeno divertiva e passava il messaggio in maniera meno plateale. Si può vedere ma nulla più.
Ambientato negli anni ‘70, un film che narra il difficile (e forzato) coming out di un professore universitario che torna nel paese di origine dopo la morte del padre. Al netto della buona ricostruzione ambientale e della credibile prova degli interpreti (tra i quali spicca la giovane Sophia Lillis ) un film che non riesce fino in fondo ad evitare i luoghi comuni ed è appesantito da un ritmo che, tranne nella parte finale, peraltro la più melodrammatica, è eccessivamente blando.
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Herrkinski, Galbo
Herrkinski 26/11/20 15:15 - 5407 commenti
I gusti di Herrkinski
Galbo 28/11/20 19:05 - 11518 commenti
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