L'ultimo weekend di resistenza della spiaggia di Zuydcoote in Francia durante la II guerra mondiale, raccontato attraverso gli occhi di un soldato schifato dagli orrori che lo circondano. Un ottimo film bellico, antieroico ma ugualmente spettacolare, con una bella ricostruzione d'epoca, personaggi intensi e una regia sicura. Belmondo è bravissimo, ma il resto del cast non è da meno: splendida e indicata la Spaak, simpatici Mondy e Perier, bravi tutti i caratteristi. Da non perdere.
Il film vanta un accattivante piglio spettacolare; Verneuil mostra una discreta padronanza nel girare le scene di massa e sa rappresentare con forza la concitazione e la confusione dei reparti militari alleati durante l'evacuazione dalla sacca di Dunkerque. La piattezza del suo stile, però, affiora prepotente e la trama parallela (la storia d'amore fra i protagonisti) manca di vera profondità drammatica e ha il solo pregio della correttezza. Bravo Belmondo.
Generalmente trascurato, un buon film di guerra che sa unire spettacolo e riflessione. La confezione in schermo panoramico ricca di scene di massa è più hollywoodiana che francese, ma la visione che offre della guerra è piuttosto cruda e antieroica. Anche il protagonista, con il suo carattere ironico e disilluso, è una figura meno ovvia del solito. E sulla disfatta di Dunkerque è sicuramente meno pretenzioso e più coinvolgente del tanto celebrato film di Nolan. Belle musiche di Jarre. Indubbiamente il miglior esito del binomio Verneuil-Belmondo.
MEMORABILE: L’aviatore tedesco col paracadute abbattuto prima di giungere a terra; Il tentativo di violenza carnale alla Spaak; L’attacco aereo alla nave inglese.
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CuriositàRufus68 • 17/09/16 22:53 Contatti col mondo - 220 interventi
Week-end a Zuydcoote è tratto dall'omonimo romanzo d'esordio di Robert Merle (1908-2004), edito da Gallimard nel 1949.
L'opera venne pubblicata in italiano l'anno successivo, per i tipi delle Edizioni Tosi (traduzione di Almerico Ribera).
La stessa versione fu ripresa dalla Mondadori nel 1965 nella collana "Il Bosco", stavolta in occasione dell'uscita del film.
Da allora più nulla.
HomevideoRocchiola • 3/12/19 09:01 Call center Davinotti - 1255 interventi
Ottimo prodotto. Innanzitutto perché si tratta di un titolo mai uscito prima in DVD in Italia e poi perché è stato utilizzato il master in HD del bluray francese Studio Canal. Immagini pulite e ben definite proposte nel corretto formato panoramico 2.35. Audio italiano d'epoca decisamente potente ed abbastanza chiaro.