Wang-Yu, il violento del karatè - Film (1973)

Gung fu movie piuttosto delirante, con combattimenti tutti scordinati e terribilmente antiestetici che sembrano più risse da bar (da sbellicarsi la lotta nel locale), con in mezzo risibili stoccate melodrammatiche (la ragazza cieca). Qualche buon momento violento (stritolato dai tronchi in acqua che pare anticipare Insomnia) per sfociare nel prefinale febbricitante con la battaglia tra l'eroe del momento, la terrifica nonna insensibile al dolore e il taxi che le passa sopra più volte e lei se la ride (per poi finire come Wayne Doba). Finalone che manco le telenovele brasiliane.

Divertente seppur trash in alcune parti, questo film di arti marziali. Nel cast non mancano nomi spesso presenti nel genere, dal protagonista Jimmy Wang Yu (famoso per il film con la mano invincibile) ai cattivi, tra i quali si notano due volti noti: Lung Fei e Shan Mao. Divertente la trovata della zia che resiste ai colpi e si fa calpestare tranquillamente da un taxi. Per una volta abbiamo i giapponesi e non i soliti Manciù come antagonisti. Tutto sommato passabile.

Divertente gongfupian tra notevoli dosi di violenza (gli scontri contro i soliti nipponici cattivi), buoni sentimenti da telenovela sudamericana nonché meraviglioso e succulento delirio allo stato purissimo suscitato da risse scomposte (più all'insegna del capitolino "menamose!" piuttosto che al rigore e alla logica di una qualsivoglia arte marziale orientale) e da una villain d'antologia grindhouse/cinema psicotronico quale una versione arcigna e giapponese della Sora Lella praticamente indistruttibile, addirittura a prova di taxi. Ad ogni modo, il risultato è parecchio spassoso!