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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

In pieno boom di “carabbinieri” e “carabbimatti” si inserisce senza affatto sfigurare questo VIGILI E VIGILESSE, dove tra gli attori spicca ancora una volta l’arboriano trio composto da Giorgio Bracardi, Andy Luotto e Mario Marenco (quest'ultimo si vede solo una volta verso la fine, ma son 5 minuti e un monologo da antologia del nonsense). Per il resto c'è la solita fauna di pseudo cabarettisti, penalizzati qui dal fatto di essere meno conosciuti del consueto (I CARABBINIERI invece...Leggi tutto aveva un cast irripetibile!) e di funzionare male al servizio di una sceneggiatura (di Massimo Franciosa e Enzo Robutti, che stranamente non compare tra gli attori) di bassa qualità. Eppure, rispetto ai soliti barzelletta-movie in divisa, compaiono qua e là inattese tracce di surrealismo, soprattutto nel personaggio di Andy Luotto, un portiere d'albergo preda di continui e inaccettabili attacchi di sonno (la trovata migliore del film). Altri momenti esilaranti arrivano con un Giorgio Bracardi come sempre strepitoso: farà anche lo stesso personaggio già visto mille volte, ma è talmente bravo e originale nel farlo che lascia ogni volta a bocca aperta: mena tremendi fendenti di karate gridando e tranquillizzandosi subito dopo per irrompere con frasi senza senso, muovendo le mani come lui solo sa fare. VIGILI E VIGILESSE è costruito come i predecessori: vigili scemi e vigilesse bone si alternano sul set a coppie o singolarmente interpretando microstorie separate. C'è il vigile innamorato di Ornella Muti che va a scovarla nella sua villa (ma la diva si guarda bene dall’apparire nel film), la coppia di scemi con la fissa delle donne, le vigilesse in cerca di maschi, il capitano che ci prova con loro. Storie inutili e sciocche ma, va ripetuto, meno grevi del solito, dopotutto.

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Panza 13/02/16 17:32 - 1834 commenti

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Bisogna innanzitutto dire che la regia di Prosperi è abbastanza curata e il tono generale è meno scollacciato di quanto si possa pensare in apparenza (non ci sono praticamente nudi). Le battute sono però di poco conto, per colpa di una sceneggiatura frettolosa che non lascia il segno. Bracardi nei panni di un karateka mezzo matto e Luotto portiere sempre addormentato sono gli unici che alla fine lasciano il segno. Comunque una certa professionalità garantisce almeno di riuscire a portare a termine il film senza troppi danni.
MEMORABILE: Le incursioni nella villa di Ornella Muti; La cassa di vino regalata a Bracardi; Le scarpe con il piombo dentro.

Gestarsh99 23/04/19 16:58 - 1395 commenti

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Anche i pizzardoni piangono (miseria). Gelosi marci di madama e carramba, pure i nostri vigili urbani ottengono il loro bel momento di gloria cinematografica. Non che in precedenza suscitassero simpatia ma in questa mascherata a zero umorismo i cari municipali scalan vette d'insofferenza ben oltre l'himalayano. Personaggini cionchi, idiotismi dialettali e scenettucole spassose quanto un istrice a tracolla tenuti assieme "con lo scotch e con lo sputo" per 91 interminabilissimi minuti di ping-pong oculare tra lo schermo e le lancette dell'orologio. Per loro, multa salata per eccesso di penosità.
MEMORABILE: Luotto nel ruolo assurdo di portiere d'hotel lunaticamente assorto in atteggiamenti surreali privi di senso compiuto...

Gabrius79 23/03/20 13:10 - 1420 commenti

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Pellicola che vuole mettere alla berlina il mondo dei vigili attraverso gag e sketch di poco conto e spesso non riusciti, a cui va se non altro dato atto di non essere volgari più di tanto. Il salvabile è a opera di Andy Luotto, con un personaggio simpatico. Funzionano anche le uscite di un Bracardi sempre in forma. Peccato per Marenco, che appare poco ma lascia il segno. Il resto è noia. Tanta.

Pessoa 11/12/20 22:46 - 2476 commenti

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Il trend è sempre lo stesso, anche se questa volta le divise cambiano. Si tratta del solito umorismo da barzelletta, quasi sempre obsoleto, alternato ad altre amenità dello stesso squallore che mettono a dura prova lo spettatore. Non si ride praticamente mai a causa di una sceneggiatura improponibile e ad un cast di caratteristi non sempre di prim'ordine totalmente sprecato. Mancano anche i nudi femminili che di solito tengono parzialmente in piedi questo tipo di film (e dire che fra la Damiani e la De Ponti il materiale non manca). Evitabilissimo!
MEMORABILE: Il bravo Musumeci, impiegato in un ruolo pessimo.

Daidae 4/03/22 20:04 - 3163 commenti

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Duole parlare male di un film del discreto regista Francesco Prosperi (autore di validi film quali Pronto ad uccidere o Il commissario Verrazzano e La settima donna), ma "Vigili e vigilesse" è davvero un disastro. Un'ora e trentuno minuti di battute che non fanno ridere, situazioni che vorrebbero essere comiche ma che procurano solo sbadigli. Da segnalare la quasi assenza di nudi e la buona colonna sonora, con alcune musiche riciclate da altre pellicole della commedia sexy anni 70.
MEMORABILE: Le scarpe di piombo.

Plauto 26/03/22 01:54 - 126 commenti

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Cinzia de Ponti bellissima: il film vale solo per i suoi (purtroppo) brevi scorci. Gianni Magni sembra il cugino di Marco Columbro e fa pituttosto ridere. Stefano Madìa anticipa Claudio Botosso come fan della Muti. Attori più o meno noti... Tutto sommato non è facile fare un film divertente con attori di "secondo piano" (per modo di dire). Bello rivedere la Roma dei primi anni '80. Dedicato ai nostalgici di quel periodo.

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  • Discussione Gestarsh99 • 25/04/19 21:04
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Se dovessi proprio salvare qualcosa di questo non-barzelletta-movie, di certo punterei sull'assenza di volgarità e sulle buone musiche di Gianni Ferrio (ahimè riciclate da varie altre sexy-commedie precedenti).

    Dissentendo dal venerabile Marcel confesso che per il sottoscritto gli "arboriani" restano - peggio che in altre occasioni simili - macchiette vagolanti alla cieca su una strada filmica senza banchina. Colpa di una sceneggiatura priva di capo e di coda che non sa nemmeno dove andare a parare.

    La vena surreale di Luotto e gli scatti nevrastenici di Bracardi avrebbero meritato un posizionamento più centrale e meno episodico/estemporaneo.
  • Musiche Gestarsh99 • 25/04/19 21:05
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Le succulente musiche di Gianni Ferrio che accompagnano i titoli di testa del film sono le stesse siglate quattro anni prima dal maestro vicentino per L'insegnante va in collegio (1978) e poi successivamente riciclate anche in La ripetente fa l'occhietto al preside (1980):

    * L'INSEGNANTE VA IN COLLEGIO (1978)

    * LA RIPETENTE FA L'OCCHIETTO AL PRESIDE (1980)

    * VIGILI E VIGILESSE (1982)
    Ultima modifica: 12/12/20 19:52 da Gestarsh99
  • Musiche Gestarsh99 • 25/04/19 21:07
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Il brano conclusivo che accompagna i titoli di coda del film - sempre ad opera del maestro Gianni Ferrio - è il medesimo che scorre sui titoli di testa del precedente La compagna di banco (1977):

    * LA COMPAGNA DI BANCO (1977)

    * VIGILI E VIGILESSE (1982)
  • Discussione Zender • 26/04/19 08:11
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Mi sa che la collocazione degli arboriani è, proprio per la loro natura surreale, destinata sempre a dare l'impressione che vagolino alla cieca. Ma è anche la loro forza: si staccano di netto dalla rustica semplicità degli altri.
  • Discussione Gestarsh99 • 26/04/19 13:47
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Zender ebbe a dire:
    [...] Ma è anche la loro forza: si staccano di netto dalla rustica semplicità degli altri.

    Questo di sicuro (Luotto e Bracardi son gli unici due del film che restano in mente).
  • Curiosità Daidae • 4/03/22 20:14
    Compilatore d’emergenza - 1296 interventi
    Al minuto 00:04 circa nella stanza dove si allena il colonnello Brandazzi (Giorgio Bracardi) appare il manifesto del film Il colpo maestro di Bruce Lee:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images60/colpoma.jpg[/img]