Storie incrociate di due gruppi di coatti e coatte, che ruota intorno a un bar con terrazza nei pressi di Via del Corso. Per lo Stracult, sarebbe da recuperare. Per il sottoscritto, un rogo dei negativi nel non distante Campo dei Fiori potrebbe essere un'alternativa. Il cast prometteva e infatti non delude: cagneria mai vista. Imbarazzante la Chiatti, che non credo metta questo film nel curriculum. È incomprensibile come qualcuno possa aver pensato di mettere dei soldi in un'operazione simile, che ammicca compiaciuta al peggio del peggio. Sciagura.
Sabato pian piano se ne va, Adolfo Lippi, ma che senso ha... Non si capisce il senso della pellicola: forse solo fornire visibilità ad una certa azienda di abbigliamento "ggiovane", il cui punto vendita di Via del Corso è ripetutamente inquadrato. Via del Corso è vetrine, il sabato pomeriggio è una vetrina, i suoi frequentatori sono manichini, che parlano e si agitano vanamente. Spaccato sociologico? Spacchiamo la vetrina, liberiamo i manichini! Film di formazione? No, di disin-formazione: una calunnia sui giovani, che serve a far sentire migliori gli adulti. Una bruttura.
MEMORABILE: La Camassa che, dopo aver subito un tentativo di stupro, chiacchiera sorridente con le amiche al Pronto Soccorso.
Fa apparire il vanziniano Via Montenapoleone come un capolavoro neorealista questo film (ma il termine film pare spropositato) di tale Adolfo Lippi. Concepito verosimilmente come uno spaccato di vita romana vissuta, il film annovera tra i protagonisti anche Laura Chiatti (degli altri attori si sono fortunatamente perse le tracce) la cui recitazione non rimane impressa nella memoria. Pedestre.
Gioie e dolori della travagliata vita di alcune ragazze di borgata romana. Onori al grande Adolfo Lippi che è riuscito - in sordina - a rigenerare un genere che nel 2000 pareva morto: quello del giovanilistico in chiave coatta che ci rimembra alcune pellicole abbandonate negli Anni ’80 (cito per esempio Ciao ma'). Film anacronistico che vede nella futura starlette Laura Chiatti l’unico personaggio noto. Ritmo, spensieratezza e battute senza sosta regalano allo spettatore desideroso di trash un'indimenticabile e divertente esperienza.
Spaccato di vita romana o commedia infelice? Nella cornice di una via del Corso ripresa in lungo e in largo ecco spuntare tre giovani un po' burine alla prese con la vita di tutti i giorni. Naturalmente è un pretesto per torturare lo spettatore con macchiette di infimo ordine e foschi ricordi dell'epoca che ormai fortunatamente fu (l'epifania della D'Auria e la colonna sonora). Gli attori se la cavano male e della maggior parte di loro abbiamo perso le tracce. Regia dilettantesca con primi piani e riprese che scadono nel trash, come tutto il film.
Veramente incredibile: un film urlato, zeppo di banalità, con dialoghi incomprensibili e recitazione insufficiente. Un'operazione senza senso e decisamente fuori tempo massimo, perché palesemente tutto è costruito (male) a tavolino e nessuno dei giovani ha la spontaneità che potrebbe renderlo credibile. L'unica attenzione è volta a inquadrare vetrine e marchi che probabilmente qualche soldino lo hanno messo...
Nicola Farron HA RECITATO ANCHE IN...
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DiscussioneZender • 9/07/10 19:06 Capo scrivano - 47698 interventi
A ritrovarlo...
Non ricordo uno che reciti bene in quel film (Parentesi tonde), ma mi fido :)
Didda, questo è il film che Bluto mi aveva commissionato, ma il recorder fece cilecca per via del decoder difettoso. Va trovato assolutamente!
Scandalosa l'assenza del commento del trash-guru Disorder! ;)
DiscussioneDidda23 • 16/03/12 15:14 Contatti col mondo - 5798 interventi
Si scandalosa! Comunque ci regala sempre molto soddisfazione
DiscussioneDisorder • 17/03/12 11:00 Call center Davinotti - 380 interventi
Markus ebbe a dire: Didda, questo è il film che Bluto mi aveva commissionato, ma il recorder fece cilecca per via del decoder difettoso. Va trovato assolutamente!
Scandalosa l'assenza del commento del trash-guru Disorder! ;)
Trash Guru?!!! Forse una volta, ormai mi avete completamente surclassato ragazzi
Grande Markus! Ho sbirciato i titoli di testa e mi ispira già.
MusichePanza • 10/02/14 17:22 Contratto a progetto - 5201 interventi
Le canzoni del film:
Soundlovers, Living in your head (Molella - Carmeni - Santini)
Monica Anderson, Our life (Blazè - Longhini)
Darude, Sandstorm (Virtanen)
Monica Anderson, Paradise (Blazè)
B. B. Shoen, Higher (Molella - Carmeni - Shoenberg)
Justine, Bidibodi (Frizzerin)
Chant, Sweet image (Dalle Luche - Attianese)
Lady, Easy love (Ocean - Gold - Boumat)
Regina, Super heroes (Moroldo - Marchetti - Aparecida Saraiya)
Pablo 'N' Cezanne, Rain dance (Green)
Beat Theory, Type of music (Montanari)
Antonio Da Costa, Tu del sud (Da Costa - Pellicoro)
Reg Guya, No time (Guglielmelli - Perego - Cassan)
Etnic Zorbas, Etnic zorbas (Gambarin)
Robert Miles, Children (Concina)
Nylon Moon, All the same (Generale)
Antonio Da Costa, Moro (Da Costa - Pellicoro)
Mystic Garden, Chant (Dalle Luche - Mangraviti)
Monica Anderson, Every Time I Think of You (Blazè - Gamberin - Jayti)
Paolo Buonvino, Tango di Marta (Buonvino)
Paolo Buonvino, Natale a Vigna Clara (Buonvino)
Valpin, Young valtzer (Di Pietro)
Norby feat. Edhino Queiroz, Te quiero (Di Crescenzio - Scavo - De Quieroz)
Mash, Rock the disco (Belloni - Arcangeli - Galli)
Joann Strauss, Roses from the South (Strauss)
Rapsodhya, Notti dalle notti (Morali - Belolo - Frederick - Village People Band - Gasgas)