E incrociando il titolo italiano con quello originale si può pure precisare chi è, la vittima dello stalker: MY MOTHER'S STALKER identifica infatti subito la protagonista, Bethany (Vaugier), una madre assennata che inizialmente vediamo organizzarsi per recarsi a una riunione tra vecchi compagni di scuola. Fa l'agente immobiliare, ha una figlia dagli occhi azzurri davvero preziosi (Redpath) e, per l'appunto, qualcuno che la spia nell'ombra: un tizio giovanile (Ballantyne), con felpa e cappellino da baseball sempre calato in testa. Alla rimpatriata, tra gli altri, ritrova Paul (James), un suo ex che aveva brutalmente lasciato per mettersi con quello che sarebbe diventato...Leggi tutto suo marito, quest'ultimo fuggitosene via per problemi con l'alcol quando la piccola Mel aveva ancora quattro anni. Diventato un bel ragazzo e realizzatosi sul lavoro, Paul non l'ha certo dimenticata, ma ahiloro la serata volge presto in tragedia quando una delle invitate viene uccisa in garage. Un'altra del gruppo (Verhiel), per puro caso un detective della polizia, subito si attiva per avviare le indagini prendendo di mira Bethany, che al tempo le aveva rubato il ragazzo e con la quale non corre certo buon sangue (anzi, pretende che si diano del lei!). Il rapporto tra le due proseguirà freddo e teso per tutto il film, con la detective che si fa agli occhi dello spettatore ogni minuto più irritante, con le sue ridicole supposizioni. Bethany frattanto subisce la corte del redivivo Paul, che riempie di attenzioni lei e la figlia mostrandosi seducente, brillante e non per ultimo invadente: quasi un secondo stalker! Già, e il primo? Scopriremo presto chi è, quando però già la storia s'è arenata proseguendo stancamente tenuta in vita solo dalla buona intepretazione della Vaugier e dalla vivacità della giovane Mel, finalmente una ragazza meno antipatica di quelle che siamo abituati a vedere in film del genere. David DeCotueau (anche se la firma in regia è di Mary Jackson) dirige, produce e si occupa pure della fotografia (sparatissima, frequentissime le luci sparate in faccia) senza convincere granché in nessun campo, pur se comunque riesce a evitare la trappola del sentimentalismo d'accatto e a non annoiare troppo. Di tensione se ne respira poca, il finale (che sarebbe potuto essere facilmente assai splatter e invece...) è costruito in modo elementare e non basta qualche notazione un po' meno banale della media a salvare un thriller in cui il colpevole è facilmente intuibile. Colpisce come alla riunione di classe partecipi gente che pare avere le età più diverse (la detective potrebbe essere la madre della seconda vittima, per dire), segno di un casting che lascia a desiderare. Sicuramente meglio la prima parte - in cui un minimo di mistero esiste - della seconda, in cui tutto l'intreccio si riduce a un gioco a tre ben poco stimolante.
DeCoteau e la sua sterminata cinematografia (soprattutto televisiva) non potevano farsi mancare un tema così penetrante nella civiltà odierna. Quindi ecco mamma e figlia alla mercé di un invadente personaggio, disposto a tutto pur di coronare il sogno di una vita alle Bahamas con una nuova famiglia. La Vaugier, graziosissima, lotta per difendere la propria riservatezza, tutelando soprattutto la giovane Scarlet Redpath, già provata dalla perdita del padre. Prevedibile e patinato non annoia, il che è già tanto ma nel finale ci sarebbe servito un colpo di coda alla De Martino...
MEMORABILE: L'ossessione della detective nei riguardi della protagonista.
Emmanuelle Vaugier HA RECITATO ANCHE IN...
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DiscussioneDaniela • 11/07/20 07:45 Gran Burattinaio - 5944 interventi
Credo ci sia stato un errore nell'inserimento della scheda di questo thriller che è un film tv.
La scheda su IMDB indica come regista David DeCoteau, indicato come tale anche in tutte le altre fonti (wikipedia, rotten tomatoes ect). Sempre su IMDB, non c'è traccia di una "Mary Jackson" regista, in quanto con questo nome sono presenti solo alcune schede di omonime attrici.
Se figura come tale nei titoli di testa, come qui scritto in nota, è possibile si tratti di uno pseudonimo di DeCoteau, regista tra i più prolifici in attività, ma non ho trovato conferme in rete: digitando il titolo originale + Mary Jackson, l'unico risultato valido è proprio la scheda del Davinotti.
DiscussioneZender • 11/07/20 08:30 Capo scrivano - 48822 interventi
Eh infatti ho pensato molto, prima di autenticare la scheda. Sul fatto che sia un filmtv Imdb non dice nulla, a dire il vero e come tale non lo tratta.
Quanto a DeCoteau: i titoli di testa indicano De Coteau solo come direttore della fotografia e coproduttore, mentre alla regia è indicato (e con la massima chiarezza) un unico nome: Mary Jackson. Ho cercato appunto online ma nessuno segnala che questa Mary Jackson è uno pseudonimo di DeCoteau, quindi non sapevo se mettere DeCoteau come n.c. o se era uno pseudonimo. Alla fine mi sono attenuto all'unica fonte certa che abbiamo in mano, i titoli di testa, specificando la cosa nelle note.
C'è un solo sito oltre a noi che ha indicato Mary Jackson in regia appunto, ma questo è quello che ci dice il film. DeCoteau non ha mai usato quello come pseudonimo...
DiscussioneDaniela • 11/07/20 10:09 Gran Burattinaio - 5944 interventi
IMDB non lo indica come film TV accanto a titolo ma nella sezione dedicata alle releases dates si legge unicamente:
UK 2 May 2019(TV premiere)
Non metto in dubbio che i titoli di testa riportino quella scritta ed anche io non ho trovato alcuna fonte che indichi si tratti di uno pseudonimo di DeCoteau (tra parentesi, ma quanti film sta girando questo tizio!) ma sta di fatto che questa Mary Jackson come regista pare non esistere.
I titoli visionati sono quelli della versione originale oppure di quella doppiata in italiano? Può essere che questa Mary sia una sua assistente in regia a cui ha lasciato l'onore e l'onere della firma? Bah, tra una ipotesi e l'altra devo ammettere che questa faccenda della regista fantasma mi incuriosisce molto, probabilmente è più intrigante dello stesso film...
DiscussioneZender • 11/07/20 14:30 Capo scrivano - 48822 interventi
In effetti non ho mai capito se quel TV premiere indica con certezza che è un filmtv... Mi piacerebbe saperlo anche da qualche altra fonte. Dopo magari cerco.
Quanto ai titoli di testa sono assolutamente originali e inglesi. Il dubbio mio era appunto quello: è uno pseudonimo (nel qual caso dovrei mettere il nome tra parentesi), è una co-regia (dovrei allora mettere quindi n.c. a DeCoteau) o è una attribuzione voluta di DeCoteau a questa fantomatica Mary Jackson?
DiscussioneDaniela • 11/07/20 23:42 Gran Burattinaio - 5944 interventi
Altro tassello della storia della regista fantasma.
Pur avanzando l'ipotesi che questa Mary fosse uno pseudonimo del cine-coniglio DeCoteau (in caso contrario, perché questa tizia alla sua prima regia non avrebbe provveduto a far rettificare l'errore su IMDB?), mi sembrava strano che in questo caso avesse adottato uno pseudonimo femminile.
Ho appena scoperto invece che è cosa per lui abituale, tanto è vero che tra i vari pseudonimi usati per firmare le sue regie figurano Ellen Cabot (più di una decina di film), Victoria Sloan (4 film), Mary Crawford (3 film).
Purtroppo la filmografia che riporta gli pseudonimi utilizzati si arresta all'anno 2016, quindi non arriva a quello di cui si sta parlando, però personalmente adesso mi sono tolta il dubbio: David DeCoteau e la misteriosa Mary Jackson sono la stessa persona.
DiscussioneZender • 12/07/20 08:12 Capo scrivano - 48822 interventi
Ok dai, in realtà era quello che immaginavo visto quel che avevo sentito dire in passato sul regista, ma non avevo indagato sul fatto se avesse già usato nomi femminili prima. A questo punto lo metto tra parentesi, grazie.