In questo film Murphy torna al ruolo del poliziotto, questa volta specializzato nelle trattative con i criminali ed affiancato da un collega bianco con cui partirà alla ricerca di un serial killer. Il ruolo offre a Murphy l'occasione di sfoggiare la sua parlantina, alternandola a scene d'azione, ma tutto il film sa di già visto (a partire dalla serie Beverly Hills Cop) e benchè ben realizzato (alcune scene d'azione con la città di S. Francisco sullo sfondo sono pregevoli) tende ad annoiare lo spettatore privandolo di qualunque sopresa.
Nell'intenzione dovrebbe essere una delle solite commedie poliziesche in stile Beverly Hills Cop o simili. Nella realtà l'aspetto commedia è quasi impalpabile, visto anche il tratteggio del cattivissimo di turno, mentre il lato poliziesco è una serie continua di deja-vu. A cominciare da Wincott, abbonatissimo a ruoli da maniaco. D'altra parte da un regista mediocre come Carter non ci si poteva aspettare di più. Murphy è sempre Murphy e nel '97 era ancora capace di cambiare le sorti di una pellicola da solo; ma per i miracoli non era attrezzato.
Ingiustamente finito nel dimenticatoio, questo film con un Eddie Murphy post età dell'oro ma ancora brillante e in forma, bravo nel tenere botta sia per la consolidata verve comica che per una prova da action hero robusta e credibile. Oltre a lui c'è un bel lavoro di squadra: la sceneggiatura frizzante piazza via via una serie di colpi niente male, Carter in regia confeziona le scene di inseguimento e colluttazioni con arrembante adrenalina e l'egregio antagonista Wincott si conferma una garanzia nel ruolo della carogna. Apprezzabile, da rivalutare!
MEMORABILE: La soluzione della rapina (se ne ricorderà Spike Lee in Inside man); L'incredibile inseguimento sul tram di San Francisco.
Un Eddie Murphy ancora in forma in un action davvero ben confezionato, molto adrenalinico e veloce. Come nella serie di Beverly Hills Cop si alternano momenti da commedia (con l'inconfondibile parlata del protagonista) a scene davvero scatenate, come l'ottima sequenza con il tram. La trama non offre molte sorprese, ma il film è comunque molto divertente.
Mediocre action-poliziesco con un Murphy, anche piuttosto professionale, ma non supportato da un'adeguata sceneggiatura. Persino il cattivo di turno, a parte il grugno perennemente imbronciato, non lascia minimamente il segno nella memoria dello spettatore; e i vari intermezzi tra il protagonista e la donna, con annessi problemi di comunicazione, oltre a spezzare il già non costante ritmo, sono difficili da digerire, soprattutto in un simile contesto filmico. Un paio di buone scene d'azione (su tutte, quella col tram fuoricontrollo) non bastano a salvare la baracca.
MEMORABILE: Il trucco della bottiglietta; L'uccisione dell'amico; La spiegazione sui cavalli da corsa.
Eddie Murphy torna a interpretare il ruolo del poliziotto tutto azione e simpatia che lo aveva reso celebre. Alla regia non c'è più John Landis come l'ultima volta ma un ordinario Carter e la differenza si vede tutta. La pellicola in realtà, benché segua trame già abusate, riesce a essere divertente grazie a una sceneggiatura frizzante e a un ritmo elevato, che perde qualche colpo solo in occasione della love story piuttosto melensa. Ottime scene d'azione, di grande livello adrenalinico. Una bella serata per gli appassionati del genere.
MEMORABILE: La scena dell'inseguimento al tram.
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L'autore della colonna sonora: Steve Porcaro, figlio del celebre percussionista Joe Porcaro,nel 1997 insieme a Carlos Vega, Joseph Williams e Mike Porcaro scrive l'inno della Champions League che eseguirà dal vivo suonando la tastiera solo nel 1997 in occasione della finale.