Una piccola impresa meridionale - Film (2013)

Una piccola impresa meridionale

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONCineprospettive

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dal movimentato road movie coast to coast alla massima staticità dell'unità di luogo; Papaleo cambia radicalmente formula mantenendo come baricentro l'attenzione ai paesaggi naturali: il faro isolato sulla costa deserta e incontaminata offre scorci di grande suggestione, utili a riempire i vuoti e a "staccare" quando serve, ovviamente con l'accompagnamento musicale che si conviene. Ben ripresa, efficace quanto basta a salvare il regista dall'accusa di cercare la facile commedia da quattro soldi, la costa sarda col suo faro da ristrutturare (ci penserà l'impresa meridionale del titolo, strampalata comitiva di riparatori destinata...Leggi tutto a stabilirsi al faro con gli altri) dà la necessaria solarità al film, che per il resto basa molta della sua relativa riuscita sull'espressività del cast, affiatato e misurato. A cominciare da Papaleo naturalmente, che meglio di tutti ne rappresenta le qualità: sono le sue reazioni, il suo silente strabuzzare d'occhi ad offrire i maggiori motivi di divertimento in un film non nato per quello ma che non potrebbe prescindere dalle gag che di tanto in tanto lo ravvivano; altrimenti si rischierebbe d'impantanarsi in un didascalismo fine a se stesso, a una contemplazione sterile di volti, movimenti e paesaggi. Quello che un po' accade nella seconda parte (nettamente più debole della prima), in cui i personaggi sono sempre gli stessi senza che niente intervenga a dare una svolta vera alla storia: composta la bizzarra "comune" del faro, risolti gli imbarazzi relazionali tra il prete spretato (Papaleo), la prostituta quarantenne in pensione (Bobulova, che si concede pure un full frontal, per quanto in lontananza), il musicista cornuto (Scamarcio) e la di lui ex sposa (Potenza) con nuova compagna al seguito (Felberbaum), chiuso il difficile momento delle confessioni alla rigida madre (Loiodice) che non prende ovviamente bene né la relazione omosessuale della figlia né lo spretamento del figlio, scoperte le stranezze della ditta di riparazioni a conduzione familiare comprese quelle dell'aspirante stuntman che si deve tenere in allenamento, resta ben poco da dire e da fare, ed è evidente che la vera impresa diventa a questo punto riempire un'altra metà di film senza idee. Per questo si cominciano a diluire eccessivamente scene che andrebbero risolte con maggiore agilità (il maldestro sogno quasi kusturichiano del funerale in primis) concludendo con una lunga e decisa presa di posizione nei confronti dei matrimoni gay, che premia la diversità anche quando andare contro la morale comune può voler dire compromettere gli affari. Un finale progressista che chiude zoppicando una seconda parte in cui le buone premesse della prima vengono annacquate da una sceneggiatura via via più incapace di procedere che aggancia il facile sfruttamento della tenerezza infantile per allargare rozzamente il target e unire tutti in un metaforico abbraccio corale.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/10/13 DAL DAVINOTTI
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Puppigallo 28/10/13 11:48 - 5273 commenti

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Papaleo oscilla tra il serio e il faceto, finendo per barcollare un po' troppo e stordendo lo spettatore, che a un certo punto non sa più con cosa ha a che fare. In realtà, il regista è più a suo agio col faceto, consentendo persino a Scamarcio di risultare simpatico, nella sua condizione di cornuto e mazziato. Poi però, cercando di dare un certo spessore alla pellicola, finisce per scivolare nel banale, nel prevedibile e nel meno originale di quel che può sembrare (il funerale quasi Felliniano). L'impegno è un'altra cosa. Si può anche vedere, ma andava presa una direzione ben precisa.
MEMORABILE: La ditta a responsabilità limitatissima; "Cos'è?" domanda a Rocco guardando il piatto. "Pasta con...cose"; Scamarcio: "In qualità di ex amico cornuto"

Markus 29/10/13 10:10 - 3687 commenti

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L’opera numero due di Papaleo pur complessivamente allietando non convince molto: al film manca una maggiore caratterizzazione dei personaggi che recitano - anche bene, sia chiaro - i loro monologhi senza mai incontrarsi, slegati da una sceneggiatura che forse sulla carta poteva funzionare, ma in pratica no. La statica location in un vecchio faro tocca le corde del nostalgico/romantico, ma toglie ulteriormente ritmo alla pellicola già di per sé fiacca. Ho la sensazione che Basilicata coast to coast, per quanto non memorabile, fosse migliore.

Corinne 4/11/13 02:35 - 420 commenti

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Fiacco. Funziona poco sul versante umoristico e non se la passa poi tanto meglio nel raccontare una vicenda dall'epilogo più o meno immaginabile. A risollevarne le sorti, fin dove può, è un cast azzeccato e in parte (ad eccezione dell'antipatica fedifraga Rosamaria), con un inedito Scamarcio lontano dal solito cliché del latin lover bello e dannato.
MEMORABILE: Le discussioni in russo tra le due sorelle.

Paulaster 8/11/13 10:07 - 4417 commenti

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Passo indietro di Papaleo che tenta una strada diversa: tematiche importanti che specie nel finale cercano di far riflettere ma invece danno il senso di aspirazioni troppo alte per una commedia che dovrebbe anche far sorridere. Già la scelta di un ruolo centrale pacato smorza i toni e gli antagonisti faticano a spalleggiare le situazioni. Anche le musiche risultano poco efficaci. Note positive la suggestiva location e il ruolo atipico della Felberbaum.
MEMORABILE: In negativo: il funerale all'interno della chiesa.

Nancy 27/11/13 17:22 - 774 commenti

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Mediocre opera seconda di Papaleo, che non mantiene la stezza frizzante vitalità del dinamismo di Basilicata e ambienta una storia di statico esilio in un faro in mezzo alla natura mediterranea. Buone le location e la fotografia, ma il film risente di una sceneggiatura fiacca nella delineazione dei personaggi: si parte dalla buona idea di tre "ex" (marito, prostituta e prete) ma poi ne subentrano molti altri e si perde di vista il fulcro originale, che rimane abbozzato. Il finale vuol sembrare coraggioso ma è buonista, anche se non per male.

Delpiero89 26/12/13 11:31 - 263 commenti

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Seconda prova da regista per Rocco Papaleo dopo il buon Basilicata coast to coast. Il film inizia bene, con il piglio giusto e anche una certa originalità per poi scemare verso un finale più semplice e scontato. Il film si lascia sicuramente vedere, anche se rimane l'impressione che, osando qualcosa, si poteva raggiungere un risultato migliore. Bravissimi tutti gli attori, buona la colonna sonora.

Simdek 5/02/14 10:55 - 122 commenti

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Classico esempio di film con un paio di idee abbozzate che vuole vivere di bei paesaggi, qualche situazione imbarazzante e un epilogo progressista/buonista. Il sopravvalutato Papaleo, con una sceneggiatura molto fiacca, oramai non fa sorridere più con le sue pause e il suo strabuzzare gli occhi. Se in Basilicata coast to coast la commedia filava in modo piacevole per l'idea di base molto originale, qui la presenza di un bel mare, di una bella figliola svestita e del "volemose bene" finale non basta a salvarsi da una totale mediocrità.
MEMORABILE: Il mare.

Galbo 4/02/14 05:45 - 12392 commenti

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La seconda regia di Rocco Papaleo ha lo stesso difetto della prima: la sceneggiatura che manca o è giusto una traccia. Pur con questa limitazione il film è gradevole grazie ad un cast ben assortito che fa trasparire il piacere di lavorare in gruppo e di improvvisare, con alcune sorprese come una piacevolissima Sarah Felberbaum. Completano una buona ambientazione (una sorta di non luogo metafisico) e una bella colonna sonora jazz di Rita Marcotulli.

Stelio 10/05/14 15:54 - 384 commenti

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Passo indietro di Papaleo nella sua seconda esperienza da regista. Il girato è discreto così come le scelte visive, ma la storia fa acqua da tutte le parti, fatica a rimanere in piedi per un'ora e quaranta (una follia) e anche il cast lascia parecchio a desiderare, a eccezione di uno Scamarcio in buona forma.

Ilcassiere 4/06/14 17:28 - 284 commenti

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La seconda regia di Papaleo è abbastanza deludente, sicuramente inferiore, sotto molti punti di vista, alla prima. Una splendida fotografia, paesaggi incantevoli e qualche battuta divertente non bastano per fare un buon film. La trama scorre troppo piatta, manca spessore, sceneggiatura e veri spunti comici. Buona la prova di Scamarcio che con grande naturalezza si è calato in un ruolo piuttosto insolito.

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Redeyes 27/07/14 09:44 - 2449 commenti

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Un Papaleo in chiave andersoniana con una allegra combriccola di personaggi. Il faro come castigo e punizione, come confessione che diventa assoluzione e quindi punto di partenza per il rilancio. I limiti possono risiedere in una sceneggiatura che a tratti sembra arrancare, con personaggi spesso solo accennati o che sembrano voler impressionare in poche battute. Si respira una certa poesia avvalorata anche da un panorama da sogno, ma alla fine si ha la sensazione che qualcosa manchi.

Homesick 21/12/14 16:49 - 5737 commenti

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Nel cinema contemporaneo italiano forma e contenuti sono spesso disgiunti; e così, alla ragguardevole tecnica (niente volgarità, regia sciolta e pacata ed attori disinvolti, in particolar modo la rediviva Lojodice) fa riscontro una volatile commediola della serie "vogliamoci bene", che tratta con leggerezza e pretestuosità temi oggi molto discussi come l'integrazione, la prostituzione e le unioni gay, riconciliando tutto al sole della Sardegna. Importuni i numeri canori della Bobulova.
MEMORABILE: La rivelazione di Papaleo in chiesa; il discorso della Lojodice durante la celebrazione dell'unione gay.

Nando 5/01/15 17:48 - 3814 commenti

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Vicenda buonista tra unioni di fatto e un ex sacerdote. Un'ambientazione sarda meravigliosa mostra una pellicola fatta di poco, con personaggi tratteggiati sufficientemente ma un finale che avrebbe dovuto offrire qualcosa in più. Piacevole la Bobulova, appropriata nel ruolo di attraente maliarda, sempre simpatico Papaleo mentre Scamarcio offre un deludente ruolo da perdente. Una piccola ma quasi dignitosa pellicola meridionale.

Gabrius79 15/01/15 23:10 - 1427 commenti

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Rocco Papaleo con la sua comicità un po' stralunata confeziona una commedia che zoppica e che non riesce a coinvolgere più di tanto. Di fronte a una prima parte piuttosto decorosa ne troviamo una seconda noiosa e tirata via. Nel complesso una buona prova di attori e un bel paesaggio a fare da sfondo alla storia.

Marcolino1 9/05/19 16:56 - 553 commenti

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Commedia e argomenti seri spesso si accordano in maniera armomica; qui non pare il caso vista l'atmosfera leggermente cupa e sostanzialmente seriosa presente soprattutto nella prima parte, che disattende quel tono scanzonato che ci si aspetta. Chiara e limpida l'omosessualità femminile, più nebulosa quella maschile, con qualche momento molto, ma molto vagamente felliniano. Messaggio idealizzato e idealista, qualche luogo comune sul meridione, cornice naturalistica più che gradevole, qualche guizzo d'ironia che si intravede.
MEMORABILE: "Non vado ai funerali, forse andrò al mio"; Le foto degli amanti addormentati della escort.

Silvestro 27/01/21 23:08 - 361 commenti

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Un film tutto sommato gradevole, che scorre abbastanza leggero senza però regalare grandi sussulti. Proprio la mancanza di "alti" finisce per appiattire la pellicola e renderla simile a qualcosa di già visto. Bravi gli attori, ottima la location, azzeccato qualche personaggio di contorno (ad esempio il manovale circense); tuttavia  la mancanza di brio è una pecca troppo grande per una commedia di questo genere e se ci aggiungiamo un finale abbastanza prevedibile (e anche un po' troppo "politically correct"), nel complesso  il lavoro di Papaleo può essere considerato un po' insipido.

Nick franc 28/03/22 23:35 - 515 commenti

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Passo indietro rispetto alla prima regia per Papaleo: se da una parte il film può contare su una buona direzione degli attori e su una splendida ambientazione sarda, dall'altra il ritmo è piuttosto lento e fiacco e la sceneggiatura esile. I tentativi di dare spessore alla vicenda inserendo tematiche importanti (i matrimoni gay) e gradevoli tocchi poetici (il funerale) rimangono sempre in superficie e alla fine si ha l'impressione di aver assistito a un compitino svolto in maniera gradevole e corretta ma privo di qualsiasi slancio o colpo d'ala.
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  • Discussione Nancy • 25/11/13 14:45
    Fotocopista - 147 interventi
    Avevo scritto il commento qualche giorno fa...in quale meandro del Davinotti si sarà disperso?
  • Discussione Zender • 25/11/13 14:55
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Mi spiace Nancy, non è mai arrivato... Ho anche controllato tra quelli rimasti in sospeso ma non c'è... Devi aver fatto qualcosa di strano al momento di spedirlo. Molto strano, è una cosa che non capitava da secoli.
  • Discussione Nancy • 25/11/13 15:06
    Fotocopista - 147 interventi
    Oh, vabbé, lo riscriverò prima possibile! Grazie comunque Zender!
  • Discussione Kaciaro • 24/01/18 23:43
    Galoppino - 506 interventi
    notevolissimo nudo di , Barbora Bobulova