Un re a New York - Film (1957)

Un re a New York

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/07/07 DAL BENEMERITO RENATO
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Renato 14/07/07 14:48 - 1648 commenti

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Penultimo film di Chaplin, è un'opera solo parzialmente riuscita, dal forte contenuto satirico. L'obiettivo degli strali chapliniani è principalmente la commissione per le attività anti-americane, con cui aveva qualche conto in sospeso. Certe situazioni sono rese con grande eleganza, ed almeno un paio di momenti comici sono da ricordare, ma non si può certo dire che sia Chaplin al suo meglio. Il ragazzino con idee marxiste è interpretato dal figlio Michael, undicenne all'epoca delle riprese.

Galbo 6/03/10 05:48 - 12380 commenti

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Uno degli ultimi lavori di Chaplin è una satira della società americana nonchè un'occasione per il grande artista di inserire alcuni elementi della propria biografia come i suoi problemi personali con la commissione per le attività anti-americane. Benchè non tra i vertici della filmografia di Chaplin, Un re a New York è tuttavia un film piuttosto godibile, con alcune invenzioni artistiche degne di nota e una regia inventiva.

Animalo 22/05/10 20:03 - 31 commenti

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L'ultimo lavoro dove Chaplin è in veste di protagonista è incentrato sull'assurda caccia ai comunisti nell'America di quei tempi (che Chaplin aveva personalmente subito). Il film presenta un divo del passato ancora in forma e con voglia di fare, anche se lo stile risulta un po' attempato, vi sono molte idee e momenti assolutamente comici. Bravissimo il figlio nel ruolo di ragazzo intellettuale comunista.
MEMORABILE: Il soliloquio di Amleto, interpretato con un temperamento inusuale.

Pigro 16/05/11 10:19 - 9635 commenti

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Il racconto è leggero e cosparso di piccole gag e situazioni comiche, ma la rappresentazione che Chaplin dà degli Usa è inquietante e cupa. Non solo gli usi e costumi tanto moderni quanto barbari agli occhi del re europeo sbarcato oltreoceano, ma la stessa prassi politica e le derive maccartiste diventano strumenti di persecuzione e oppressione, come denunciato nelle tirate del ragazzino, non a caso impersonato dal figlio. Il film, girato in "esilio", ha valore proprio come libello illuminista e civile sulle storture dei nuovi "tempi moderni".

Homesick 19/08/12 11:18 - 5737 commenti

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Polemizzando contro la caccia alle streghe attuata dal maccartismo, l’opera di Chaplin denota grande modernità nella satira di alcune derive della società capitalista, come l’industria pubblicitaria, il consumismo e il culto dell’apparenza che nel ricorso al lifting trova la sua massima esasperazione. Lo stile, assai giocoso, fa perno su una comicità di tipo slapstick – specie nelle gag al ristorante e sull’ascensore del tribunale - e sui duetti tra Chaplin padre e figlio: re senza trono il primo, piccolo fanatico anticonformista e comunista il secondo.
MEMORABILE: Al ristorante (percussionista e ordinazione); la pubblicità del whisky; la plastica facciale.

Daniela 27/12/12 10:33 - 12622 commenti

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Monarca europeo in esilio negli Stati Uniti deve fronteggiare, oltre alle diavolerie moderne, una bella giornalista invadente, un ragazzino contestatore, la commissione d'inchiesta sulla attività antiamericane... Satira con connotazioni autobiografiche in cui la leggerezza slapstik di alcune gags non è disgiunta da un'amarezza di fondo, evidente nel finale. Il re Chaplin si vendica dei maccartisti annaffiandoli ben bene, ma alla fine sono loro - gli intolleranti - a vincere e le lacrime del bambino non possono essere consolate. Film non del tutto riuscito, ma pregevole.
MEMORABILE: La sequenza nell'ascensore e la successiva corsa nell'aula del tribunale

Paulaster 8/06/16 09:57 - 4389 commenti

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Sebbene lo svolgimento degli accadimenti porti al sorriso e a una piega morbida, Chaplin utilizza la sceneggiatura per dire la sua su argomenti piuttosto scomodi: l’uso sconsiderato della bomba atomica, l'influenza del maccartismo, dell’uso controverso della televisione (che obbliga a cambiare i connotati). Malinconico come un addio, viene riproposto a volte il vecchio stile del muto (i comici sul palco, il dualismo col bambino, mimare quando c’è rumore).
MEMORABILE: Il discorso del bambino a scuola; Il guardare dalla serratura la ragazza con la spugna come censura; L’imitazione della tartaruga con le dita.

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