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Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 31/07/08 DAL BENEMERITO GUGLY
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Gugly 31/07/08 23:40 - 1185 commenti

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Da un format spagnolo una fortunata serie che darà il la alle famiglie allargate e consacrerà Lino Banfi come il nonno d'Italia; leggerezza, qualche spunto serio subito risolto e soprattutto tanti "intorcinamenti" familiari da fare invidia a "Beautiful"... La bravura di Scarpati, Banfi & Co è innegabile, solo il protrarsi delle stagioni inevitabilmente logora il prodotto per mancanza di nuove idee e per la dipartita di alcuni protagonisti in itinere (a volte recuperati in corner).
MEMORABILE: Il tormentone Lele- Alice; Cettina la colf melomane; Enrica la suocera snob.

Ciavazzaro 28/08/08 12:23 - 4768 commenti

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Il declino della tv e il declino del povero Banfi che cerca quasi di riscattarsi dal suo vecchio passato di film scollaciati (di cui a mio avviso non deve vergognarsi ma andare fiero; anche se ora Banfi sembra tornato all'ovile). Invedibile, nonostante qualche buon nome nel cast.

Galbo 6/06/09 13:14 - 12380 commenti

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Serie televisiva che da carina e vedibile piacevolmente nelle prime stagioni, è andata via via logorandosi per perdere freschezza negli ultimi periodi così da risultare ormai logora. Da salvare comunque la simpatia del cast e il tono garbato e leggero quasi sempre privo di volgarità.

Disorder 24/06/09 15:50 - 1416 commenti

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La fiction che per prima ha tradotto su pellicola l'ondata di buonismo e politically correct che dai '90 ad oggi la fa ancora da padrona, almeno in Italia. Trama banalissima, abbondano luoghi comuni e buonismi vari: immigrati tutti belli, famiglie allargate ovviamente tutte felici (e famiglie tradizionali ovviamente infelici), per non parlare di quando si affrontano tematiche come droga o omosessualità... mai visto nulla di più superficiale. Da salvare sono gli interpreti, Banfi, Scarpati e la Savino in testa: se non fosse per loro sarebbe da zero assoluto!

Mco 31/08/09 00:53 - 2324 commenti

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Banfi ritrova popolarità televisiva, stavolta non per merito della trasmissione "Stracult" in relazione a qualche suo film del passato, bensì grazie ad una sua nuova veste, quella di nonno Libero. Semplice, rassicurante, banale. Tutto quello che vuole trovare colui che accende la tv dopo la schiera di titoli terricanti del telegiornale della sera. La professionalità del pugliese e le alte performance dei comprimari garantiscono un piacevole e non impegnativo passatempo, da fruire anche facendo tranquillamente altre faccende domestiche...

Zio bacco 8/01/17 17:25 - 240 commenti

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Tratta da una serie spagnola, è una fiction piacevole nelle prime stagioni, malgrado la valanga di buonismo trasmesso. A reggere la baracca sono i pezzi grossi del cast, su tutti un Banfi reinventatosi nonno d'Italia. Da prodotto innocente e gradevole, la serie si è logorata parecchio nel tempo e una conclusione sarebbe oltremodo opportuna, non foss'altro che per l'evidente decadimento qualitativo della stessa. Gli argomenti sociali qua e là proposti sono, come detto, trattati in maniera troppo mielosa e irreale e ne ridimensionano il giudizio.

R.f.e. 25/10/09 09:48 - 816 commenti

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Le prima puntate potevano essere gradevoli, salvo certe assurdità (ce lo vedete Banfi ricevuto "davvero" in udienza dal Papa...?!) e un buonismo ingenuo quanto ipocrita. Ultimamente la serie paga lo scotto di essere uno dei "cavalli di troia" di RAI UNO per cercare di inculcare ipocritici valori pseudo-religiosi, piccolo-borghesi e familisti e d'altro canto combattere sconvenienti tendenze (gli uomini maturi che si mettono con ragazze più giovani, per esempio, palese ossessione delle attuali serie-tv "per famiglie"). Insulsa.

Siregon 14/01/10 22:33 - 352 commenti

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Orrendo, buonista, pieno di luoghi comuni trattati con una superficialità che non deve e non può danneggiare nessuno. Il peggio della messa in scena televisiva. Banfi è irriconoscibile rispetto allo spumeggiante protoganista delle tante pellicole che lo hanno reso un'icona del nostro cinema. Restano più insopportabili solo le apparizioni di Beppe Fiorello ormai protagonista assoluto delle fiction "di qualità" targate Rai e Mediaset.

Raremirko 21/06/10 04:59 - 577 commenti

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Buona perché tra le poche serie tv italiane ad aver saputo rilanciare un certo modo buonista di fare tv in un momento in cui tutto ciò era totalmente assente. Troppo miele e clichè, ma bravissimi Banfi e Brignano, vere colonne portanti della serie; la Pandolfi e Scarpati faranno una sorta di tira e molla comunque, non essendo presenti proprio in tutte le varie stagioni. Buon intrattenimento soprattutto nelle prime puntate, poi tutto scema per ripetitività e poca credibilità; dai, non possono esistere famiglie così a modo al mondo...
MEMORABILE: La puntata in cui Brignano coltiva marijuana in giardino, rimastami impressa. La puntata con la setta satanica, quella dove una stanza brucia per botti.

Ale nkf 25/04/10 10:49 - 802 commenti

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I primi episodi, nei quali i bambini erano piccoli e la storia era ancora fresca, questa risultava un'ottima fiction nostrana. Gli ultimi episodi risalenti al 2009 invece, nonostante abbiano avuto un buonissimo successo in tv, hanno perso molto in qualità e novità. Il cast è comunque buono, con un Banfi molto più spigliato agli inizi della serie, ma si fa ben volere anche negli ultimi episodi.

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Plauto 26/04/10 21:56 - 126 commenti

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Bravi Banfi, Scarpati, Lunetta Savino. Bellissime la Pandolfi, Margot Sikabonyi, Sabrina Paravicini e le altre. Banfi riesce a inserire tanti suoi tormentoni, battute, giochi di parole, che aveva profuso qua e là nei precedenti film. Non mancano nemmeno caratteristi che lavoravano con lui in passati film. Certo, essendo una fiction non può osare quello che osano i film, ma tra le fiction è sicuramente la migliore.
MEMORABILE: "Una parola è troppa e due sono poche" (il solito intercalare di Nonno Libero).

Daidae 8/08/10 18:51 - 3168 commenti

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"Opere" come questa e I Cesaroni (che è pure peggio) descrivono perfettamente il declino del cinema italiano e di certi attori che dopo i fasti dei 70-80 si sono ridotti a recitare in cose simili. Piatto, pieno di luoghi comuni, falso come una banconota da 3 euro; una mediocrità assoluta all'insegna del politicamente corretto. Un pallino, ma è sempre meglio dei Cesaroni.

Rambo90 23/08/10 14:30 - 7679 commenti

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La mia serie tv preferita, ho visto tutte e sei le stagioni e (tranne qualche piccolo intoppo nella quinta dovuto all'abbandono di alcuni protagonisti) l'ho sempre trovata più che buona. Il merito non è molto della sceneggiatura quanto del cast, davvero ricco e pieno di bravi attori: Lino Banfi è sicuramente il migliore ma non gli sono da meno Scarpati, Sermonti, Lunetta Savino, Milena Vukotic, Salvi, Brignano e tutti gli altri. Divertente.
MEMORABILE: Vukotic a Banfi: "Sei così faceto", Banfi: "Ti faccio vedere poi quando davvero prendo l'aceto".

Dengus 15/04/11 23:35 - 361 commenti

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Ammetto che le prime due serie, anzi mettiamoci anche la terza, avevano una certa originalità e freschezza, regalandoci un Banfi inedito, lontano dai fasti di Oronzo Canà e volto ad un genere più serio e spesso drammatico. Dopodichè, tra entrate ed uscite dal cast e cambiamenti di location, quella genuinità di un tempo è andata perduta, trasformando la serie in un vero e proprio pastrocchio. Si riforma la coppia Banfi-Vukotic, che ebbe fortuna in Sabato domenica e Venerdì, Cornetti alla Crema e Occhio malocchio prezzemolo e finocchio.

Piero68 13/09/11 09:15 - 2955 commenti

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Buone la prime due serie. O almeno godibili. Ma con la settima stagione si è addirittura toccato il fondo e continuato a scavare. A nulla serve qualche iniezione di novità tipo Cirilli, anche perché la serie si è persa il meglio per strada (leggi Banfi e Savino). Storie che esistono solo nella fantasia di alcuni sceneggiatori, scollegate anni luce con quella che è la realtà del momento. La serie, nelle ultime stagioni, ha anche un cast ed una regia abbastanza imbarazzanti. Ed è addirittura in produzione l'8a stagione. Da cancellare...

Markus 13/01/12 09:06 - 3682 commenti

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Da un format spagnolo una serie tv familiare di maniera e zuccherina che, almeno nelle prime stagioni, portò una sana ventata di buonismo nelle case dei molti telespettatori che seguirono con continuità la fiction. Inizialmente mi era parso un telefilm, sì sdolcinato ma non così disdicevole (c'era il gradito ritorno di Banfi), ma col tempo sfiancante. Nei panni di un papà contemporaneo c'è un adeguato Scarpati che però è rimasto imprigionato nel personaggio (come altri del nutrito cast); rampa di lancio, invece, per la Savino e Brignano.

Gabrius79 11/10/13 22:57 - 1420 commenti

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Fiction di grande successo che dopo le prime tre stagioni accattivanti e frizzanti è andata via via perdendo di appeal (specie nella quinta serie in cui c'era Kabir Bedi) per poi riprendere un po' quota dalla sesta serie. Banfi, Vukotic, Pandolfi, Scarpati e Savino sono i protagonisti che più hanno contribuito al successo.

Redeyes 11/09/19 08:31 - 2443 commenti

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Libero ha non solo rilanciato Banfi, ma intrattenuto le famiglie italiane per un decennio con storielle a misura d'uomo, attente a porre solo questioni comunque risolvibili col "volemose bene". Una fiction "democristiana" che se nelle prime stagioni annacquava il perbenismo con la freschezza degli episodi, ha finito per affogare nel suo stucchevole miele.
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  • Discussione Cangaceiro • 8/11/09 13:17
    Call center Davinotti - 739 interventi
    R.f.e. ebbe a dire:
    Hai visto Gugly... negli ultimi episodi hanno proprio copiato tutto il possibile: da Chocolat (lei ha la cioccolateria, ma guarda che combinazione!) alle varie versioni di The Parent Trap (ovvero Il cowboy col velo da sposa e i suoi vari remakes e sequels), quando i bambini tentano di far sposare Lele con la sorella di Giulio, con tanto di dispetti fatti alla "giovane" potenziale compagna (ma noi lo sappiamo bene che non lo sarà mai e che si lasceranno, vero...?).

    Ma questi sceneggiatori d'accatto copiano allegramente tutto e spessissimo. Anni fa vidi quasi per caso una puntata di Un posto al sole e sono rimasto basito... avevano copiato Un borghese piccolo piccolo senza un filo di vergogna, con il portiere dello stabile, Raffaele (Patrizio Crispo), che catturava il malvivente che gli aveva ucciso la moglie e lo chiudeva in cantina, legato a una sedia col filo di ferro, ecc, esattamente come fa Alberto Sordi al criminale che uccide a mitragliate il figlio (Crocitti) nel Borghese...
    Verissimo R.f.e. riguardo a Un borghese piccolo piccolo. L' unica variante era che al portiere uccisero la moglie per il resto tutto identico: l'auto del delinquente in panne e l'arrivo dell'uomo col crick della sua macchina, un paio di mazzate e via alla prigionia col ragazzo tenuto prigioniero, rigorosamente legato col fil di ferro alla sedia. Il problema poi è che nella soap opera questa prigionia durava puntate su puntate...
  • Discussione Stefania • 8/11/09 19:09
    Addetto riparazione hardware - 603 interventi
    Infatti, non mi sembra che il problema sia che la fiction (si parli di serie, soap, film tv o sit-com) riproponga tematiche già viste al cinema, il guaio è che pretende di usare gli stessi espedienti narrativi e lo stesso linguaggio, con risultati ridicoli. La maggioranza degli utenti di "un posto al sole" non aveva forse visto film come "Un borghese...", o "Cane di paglia", ma per noi che cogliamo la citazione, vedere una tematica altamente drammatica come la vendetta privata di un uomo comune totalmente "depotenziata" dal suo essere diluita in, tipo, 20 puntate da 25 minuti, recitata da attori approssimativi, con dialoghi che spesso fanno cadere le braccia... beh, ci fa un po' lo stesso effetto che vedere un collier di Tiffany indossato da uno scimpanzé! Scusate l'immagine, non me ne è venuta un'altra!
  • Discussione R.f.e. • 9/11/09 09:41
    Fotocopista - 826 interventi
    E' anche una questione di finezza e di "come" si copia. Non puoi farmi passare per "omaggi" o "citazioni" ciò che invece è scopiazzato male (e soprattutto non è diretto ad un pubblico colto che si compiaccia di riconoscere tali "citazioni", come poteva fare, che sò, Tiziano Sclavi nel campo dei fumetti con il suo Dylan Dog, ma invece a un pubblico chiaramente di gente "semplice", per non dire di peggio, che si tenta di fregare contando sul fatto che potrebbero realisticamente non aver visto l'originale e così lo prenderebbero per una idea nuova e magari "geniale" dello sceneggiatore d'accatto di turno).

    Del resto, gli "omaggi" si fanno anche nel cinema americano e nella tv. Io stesso ho fatto notare, in altre parti del sito, certe citazioni (mi viene in mente quell'episodio di McGyver ispirato al vecchio film avventuroso Furia bianca con Charlton Heston, oppure certe puntate della Signora in giallo che omaggiavano chiaramente vuoi I peccatori di Peyton o vuoi Sleepy Hollow di Washington Irving).

    Piuttosto, è una questione di copiare "bene", dei contesti, della recitazione... in genere, gli americani che ho citato, non "piegavano" una sequenza rubata da un film importante alle proprie squallide esigenze di palinsesto, adattandola al proprio contesto e alla noiosissima trama che devono per forza "portare avanti", "buttando dentro tutto", per fare audience, contando sull'insipienza dello spettatore medio televisivo. Ho l'impressione che gli sceneggiatori tv italiani (chiamarli sceneggiatori mi sembra già fargli un complimento...) fingano di fare "citazioni" solo per nascondere la loro cronica mancanza di idee ("nulla s'inventa di nuovo, tutto si copia").
    Ultima modifica: 9/11/09 09:46 da R.f.e.
  • Discussione Stefania • 9/11/09 15:00
    Addetto riparazione hardware - 603 interventi
    R.f.e. ebbe a dire:
    E' anche una questione di finezza e di "come" si copia. Non puoi farmi passare per "omaggi" o "citazioni" ciò che invece è scopiazzato male (e soprattutto non è diretto ad un pubblico colto che si compiaccia di riconoscere tali "citazioni", come poteva fare, che sò, Tiziano Sclavi nel campo dei fumetti con il suo Dylan Dog, ma invece a un pubblico chiaramente di gente "semplice", per non dire di peggio, che si tenta di fregare contando sul fatto che potrebbero realisticamente non aver visto l'originale e così lo prenderebbero per una idea nuova e magari "geniale" dello sceneggiatore d'accatto di turno).

    Del resto, gli "omaggi" si fanno anche nel cinema americano e nella tv. Io stesso ho fatto notare, in altre parti del sito, certe citazioni (mi viene in mente quell'episodio di McGyver ispirato al vecchio film avventuroso Furia bianca con Charlton Heston, oppure certe puntate della Signora in giallo che omaggiavano chiaramente vuoi I peccatori di Peyton o vuoi Sleepy Hollow di Washington Irving).

    Piuttosto, è una questione di copiare "bene", dei contesti, della recitazione... in genere, gli americani che ho citato, non "piegavano" una sequenza rubata da un film importante alle proprie squallide esigenze di palinsesto, adattandola al proprio contesto e alla noiosissima trama che devono per forza "portare avanti", "buttando dentro tutto", per fare audience, contando sull'insipienza dello spettatore medio televisivo. Ho l'impressione che gli sceneggiatori tv italiani (chiamarli sceneggiatori mi sembra già fargli un complimento...) fingano di fare "citazioni" solo per nascondere la loro cronica mancanza di idee ("nulla s'inventa di nuovo, tutto si copia").


    Sono d'accordo, ma infatti sto proprio dicendo che gli sceneggiatori televisivi dovrebbero trovare un linguaggio adeguato al proprio contesto, e non prendere di peso situazioni e immagini già viste al cinema. Ma è anche un fatto di grande pigrizia, magari uno dice: beh, se questa immagine del ragazzo legato in cantina e del crick ha funzionato al cinema, magari anche in tv... Così facendo, la fiction italiana di oggi non trova un suo linguaggio originale, ed è sempre più sbiadita.
  • Discussione Dengus • 26/11/11 14:43
    Magazziniere - 178 interventi
    Lo sapete che verso il 1997, inizialmente come Nonno Libero fu precettato nientepopodimeno che PAAOLO VILLAGGIO???Lo lessi in una rivista nel periodo in cui impaazzava la prima serie, quindi nel 1998, in un'intervista al regista di quella serie!!
    Mah..ormai Nonno Libero è Lino(ahimè...per chi come me lo ama per altri film è un pò triste...), ma come lo avreste visto voi Paolo??Nella parte di vecchietto non l'avrei visto male data la sua versatilità....Mah!Cosa ne dite voi?
  • Discussione Zender • 26/11/11 19:26
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Difficile dirlo. Ce lo vedrei bene, comunque...
  • Discussione Mauro • 22/04/14 11:17
    Disoccupato - 11929 interventi
    Aggiungere al cast Flavio Parenti, Valentina Corti, Riccardo Alemanni, Michele Venitucci, Claudia Vismara, Denise Tantucci
  • Discussione Gugly • 22/04/14 12:28
    Portaborse - 4710 interventi
    Trama sempre uguale a sè stessa, cambiano solo alcuni interpreti: un medico che interagisce con la famiglia Martini, una storia d'amore tormentata che comprende sempre la presenza di un terzo incomodo che spariglia le carte sino al prevedibile happy end, dottori tutti bravi buoni e quasi sempre belli, un omosessuale che però non esprime mai la sua affettività (il personaggio di Paolo Sassanelli), e infine lui, l'immortale Nonno Libero con accanto l'immarcescibile e snob Enrica (la Vukotic nel ruolo della vita dopo la signora Fantozzi).
  • Curiosità Mauro • 6/09/16 15:18
    Disoccupato - 11929 interventi
    Nel "Medico" hanno recitato anche due attori che avevano lavorato con Lino Banfi ne "L'allenatore del pallone". Si tratta di Urs Althaus e Stefania Spugnini, che nel celebre film erano stati il mitico Aristoteles e la figlia di Oronzo Canà. Il primo nel "Medico" ha interpretato, in una sola puntata, il padre di Lele Jr, figlio nato da una finita relazione tra l'uomo e Nilde Martini (Anita Zagaria), figlia di Nonno Libero. La Spugnini, invece, ha interpretato in molte puntate la tremenda Ancilla Domini, la parente di Augusto Torello (Salvi) che cercherà di tenterà vanamente di prendere il comando dell'agenzia di pompe funebri di famiglia gestita dal marito di Cettina (Savino).
  • Curiosità Mauro • 30/12/18 15:05
    Disoccupato - 11929 interventi
    Sceneggiatore della prima serie e di alcuni episodi delle successive è stato Tommaso Capolicchio, figlio del noto attore Lino Capolicchio.