Un bicchiere di rabbia

Piccolo film indipendente che incassò molto all'epoca. Ha molte analogie con Ultimo tango a Parigi, ma non si può paragonare ad un capolavoro. Sesso esplicito e passionale tra due sconosciuti, seguito da rabbia apparentemente immotivata. Numerose le scene di nudo. Da segnalare solo le belle musiche orchestrali.

Francamente non ho ben compreso le intenzioni del regista. Il film ci propone una coppia che decide di passare insieme una focosa notte di sesso e che al mattino si ritrova in furente contrasto. La pochezza della sceneggiatura fiacca un film che invece si lasciava apprezzare per le scene di sesso (con tanto di eiaculazione evidente) che poco o niente lasciavano all'immaginazione. Sembra che il regista abbia perso l'idea di ciò che stava facendo alla fine della prima parte del film. Involuto.

Le belle musiche eseguite con orchestra d’archi sono l’unica nota positiva di questo strano sottoprodotto che vorrebbe rappresentare la doppia faccia di una passione in apparenza felice. La prima parte infatti mostra l’alta gradazione erotica di tale passione (ben inscenata da due attori che nella vita sono coniugi) e poi lui si mette di colpo a fare il paranoico. Inizia a inveire contro le formiche, poi contro la domestica e infine con la compagna, sfogandosi con isterismi senza senso. Dopo soli 70' si benedice la fine di un film mai iniziato.