Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un italian gothic horror con tutti i crismi, costruito ricalcando pedissequamente ogni possibile stereotipo del genere portato al successo da riconosciuti maestri come Bava e Freda. Viene quindi ad essere centrale il tema del doppio (esemplificato, tanto per cambiare, dall’immancabile Barbara Steele), con una statua ripescata nel lago che ha le fattezze della protagonista. Grande cura nelle sfarzose scenografie interne (la solita sontuosa villa) e nella splendida fotografia in bianco e nero di Giuseppe Aquari, ma un ritmo soporifero (al solito). La novella di Luigi Emmanuele da cui il film è tratto non può non far pensare alla “Venere d’Ille” di Prosper Mérimée (ironicamente proprio l'opera...Leggi tutto da cui Bava trarrà il suo ultimo lavoro televisivo), ma tutto sommato la sceneggiatura prevede un finale a sorpresa che spiazza con un'inattesa deviazione verso il thriller, mescolando due generi destinati in futuro a incrociarsi spessissimo, nella cinematografia italiana. A contrastare la bizzosa Harriet (Barbara Steele) ci sarà lo scultore richiamato per il restauro della statua maledetta ripescata dal lago (Antonio De Teffè in arte Anthony Steffen, bel volto pulito già visto in mille spaghetti western). Capirà presto che l’arrivo al paese di Harriet si sta portando dietro una scia di sangue. I popolani (tra i quali si riconosce, nella parte del forzuto del villaggio, il leoniano Mario Brega, che mena a destra e a manca ritagliandosi un ruolo quasi importante) vengono stregati letteralmente da Harriet, che li seduce introducendo l'immancabile componente erotica, qui piuttosto audace. Un gotico datato come tanti altri.

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Undying 24/12/07 16:03 - 3807 commenti

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Sul finire della carriera, il celebre regista (spesso all'opera con Totò) Camillo Mastrocinque gira un paio di titoli "gotici": questo e La Cripta e l'Incubo. Un Angelo per Satana supera il titolo precedente grazie all'utilizzo dell'icona Barbara Steele (ancora proposta in duplice ruolo, come caratteristica di buona parte del cinema horror italiano) ed al tema del doppio affrontato con rigore di messa in scena e valorizzato dalla presenza di un oggetto maledetto (la statua). Inutile aggiungere che il B/N accentua l'atmosfera tetra del narrato.

Ciavazzaro 22/02/08 10:57 - 4768 commenti

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Solidissimo gotico italiano che, oltre a vantare la presenza della scream queen italiana per eccelenza (Barbara Steele), costruisce una storia intrigante, morbosissima per l'epoca, con bravi attori. Le storie si accavallano creando un mosaico di terrore e morte, il finale riserva più di una sorpresa (quando sembra diventare un mediocre giallo torna a furor di popolo un horror). Da vedere. In vhs per la Shendene.
MEMORABILE: La donna (non vi dico chi è) che precipita abbracciata alla statua nel lago.

Homesick 8/07/08 17:31 - 5737 commenti

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Lacuale e mesmerico. Un giallo gotico diretto da Mastrocinque sotto l’influsso de “La Venere d’Ille” di Mérimée – poi ripreso anche da Mario Bavanel film omonimo – e delle atmosfere decadenti e misteriose di Fogazzaro (“Malombra”). Il fulcro è la provocante femme fatale Steele ma ci sono pure presenze western (Steffen, Karis, Brega), i coniugi Gora e Berti e la bionda Ursula Davis. L’arrivo al villaggio del restauratore sembra anticipare La casa dalle finestre che ridono.

Aal 17/08/09 11:14 - 321 commenti

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Un buon gotico italiano debitore di Mario Bava che non risparmia allo spetattore nessuno dei cliché tipici del genere ma realizzato con dignità e mestiere. Presenti l'icona gotica per eccellenza Barbara Steele e l'eroe di tanti spaghetti western Antohy Steffen. Splendidamente fotografato in bianco e nero è un prodotto che si eleva dalla mediocrità e che gli appassionati del genere apprezzeranno sicuramente.

Rebis 14/01/09 19:21 - 2331 commenti

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Più compatto ed equilibrato del gotico che lo precede, ha il grande pregio di sfruttare una Steele torbida e conturbante nelle vesti di Eva venefica capace di mandare in subbuglio un intero villaggio. Rozzo ma efficace nel delineare le molteplici e macchinose dinamiche fra i personaggi, riesce nell'intento di inquadrare una provincia intrisa di superstizione, morbosità e vendetta che avrebbe il plauso di Stephen King. Per chi è avvezzo al genere la soluzione è dietro l'angolo, ma la mattanza è lunga e imprevedibilmente copiosa. Malinconiche note di De Masi e "barbagli d'Acquari". Malombriano.
MEMORABILE: Il viso bianco della Steele allo specchio. La frusta e.... il corpo.

Sabryna 1/04/09 16:43 - 225 commenti

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Bell'horror gotico italiano di Mastrocinque, migliore rispetto al precedente La cripta e l'incubo. Merito della tenebrosa Barbara Steele, protagonista femminile per eccellenza del cinema gotico. Merito anche dell'ottima fotografia e dell'intreccio, ben congegnato. La storia ricorda all'inizio La Venere d'Ille di Prosper Mérimée, poi muta fino all'epilogo con colpo di scena. Vale la visione.

R.f.e. 26/06/09 10:33 - 816 commenti

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Bel gotico italiano, purtroppo un po' dimenticato, tratto da una novella di Luigi Emmanuele, con una suggestiva atmosfera lacustre-decadente che richiama ascendenze letterarie illustri ('Malombrà di Fogazzaro ed altre). Anche secondo me un'opera nettamente superiore al precedente La cripta e l'incubo.

Bruce 12/11/09 16:08 - 1007 commenti

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Pellicola permeata da un forte erotismo, sorprendente per l'epoca, accentuato da una Steele davvero torbida, perversa e sensuale. Atmosfera decadente e morbosa, con un bel tema musicale romantico e struggente, interessante intreccio, fotografia in bianco e nero e scenografia impeccabili, validi gli interpreti (bravo Berti e anche Steffen se la cava). Certo, il ritmo non è di quelli da mozzare il fiato, però l'epilogo è di tutto rispetto. Mastrocinque si rivela un vero professionista, capace di passare da Totò e Peppino al gotico con assoluta disinvoltura.

Il Dandi 12/02/10 01:35 - 1917 commenti

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Horror gotico che si differenzia dalla produzione coeva e si dimostra lungimirante per almeno due motivi: l'ambientazione italiana (un vago paesino del nord) e la rinuncia allo scarto soprannaturale in favore di una soluzione da giallo. L'inizio (col restauratore che arriva sulla barca) sembra citato da Avati ne La Casa dalle finestre che ridono. L'erotismo morboso è così esplicito da intuire facilmente ancora oggi la portata che deve aver avuto all'epoca.
MEMORABILE: la Steele aggrappata alla statua

Trivex 19/09/10 18:42 - 1740 commenti

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Gotico nudo e crudo. Più crudo che nudo, in quanto nelle scene in cui la splendida Steele si scopre, la telecamera resta (purtroppo) troppo alta. Una storia molto morbosa, d'avanguardia nel torbido, con la meretrice cattivissima che distrugge amori e famiglie. Il ritmo, inizialmente svogliato, poi accelera ed i fatti si sbrogliano con gusto e rapidità. Èpossibile intuire qualcosa quasi subito, ma ci si appropria del mistero finale solo in fondo al tunnel. Dotato tecnicamente e ben locato, siamo di fronte ad uno dei gotici più plausibili e vedibili da tutti.
MEMORABILE: La storia d'amore del maestro elementare; la pazzia del bestione arrogante.

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Von leppe 30/07/10 17:40 - 1258 commenti

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Questo film più di ogni altro dimostra che il gotico italiano è un genere originale; anche se spesso si usavano nomi anglosassoni non nasce dai modelli inglesi e americani. La maschera del Demonio è il capostipite di questi horror in bianco e nero in cui il male è la donna: Barbara Steele lo incarnava bene. Ormai credo sia evidente che Malombra di Soldati sia il precursore di questo genere: la trama è simile e persino l'ambientazione lacustre; un film forse non tra i migliori ma importante nella storia del cinema horror.

Mdmaster 6/09/10 12:14 - 802 commenti

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Gotico italiano onesto, incorniciato da una narrativa che si dipana senza problematiche. Mastrocinque dirige con professionalità, la Steele incanta come sempre e si intravede un giovane Mario Brega. La classica tematica del doppio è trattata in maniera discretamente pedestre ma meno ovvia rispetto ad altri contemporanei, senza effettacci truculenti o scene piccanti. Un finale non particolarmente sorprendente viene a concludere un gotico piacevole ma, alla fine, dimenticabile.
MEMORABILE: La Steele e la sua cameriera che si scambiano effusioni.

Stefania 11/09/10 16:04 - 1599 commenti

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Harriet-Cenerentola (l'acuminata Steele), allo scoccare della mezzanotte, si trasforma da innocente fanciulla in dominatrice sessuale ma, più che i sensi, sono le anime di chi ha la sventura di avvicinarla a subire la sua nefasta influenza. Decadente, contaminato, torbido e ingannevole come uno specchio lacustre, ma anche prolisso: manca di stringatezza nel narrato. Insoddisfacente il personaggio dello scultore-restauratore (Steffen), messo lì quasi solo per dare lo spiegone finale. Non male, ma manca di calore e non coinvolge particolarmente.
MEMORABILE: La statua di marmo, memento di una truce vicenda del passato, è suggestiva in sé, ma avrebbe avuto ben altre potenzialità orrorifiche!

Cotola 10/12/11 17:03 - 9009 commenti

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Gotico a tinte sovrannaturali, ma con disvelamento più che terreno. Ci sono tutti i "tòpoi" e gli stilemi del genere (per cui è inutile cercare qui un po' di originalità), eppure la storia, con qualche goffaggine e lungaggine, funziona e si fa apprezzare fino in fondo. Quel che resta più impressa è la bellezza della Steele che, come al solito, è di accecante bagliore.

Myvincent 19/01/12 10:53 - 3726 commenti

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Melodrammone a tinte plumbee dove la dimensione romantico-noir prevale su quella horror, sottolineata da una colonna sonora che va nella prima direzione. La storia sembra riproporre il solito tema della maledizione che produce i suoi frutti marci a distanza di tempo e invece i colpi di scena finali lo disconfermano in pieno. Saffismo, sadismo, follia e suicidio fanno il resto. Ottima la doppia anima della Steele, in contrasto con l'espressione da stoccafisso di Steffen.

Ryo 3/02/12 11:55 - 2169 commenti

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Sicuramente di grande impatto visivo la fotografia e l'atmosfera. Resta comunque un film gotico in cui la noia è molto presente e la lentezza narrativa regna sovrana. Alcune scene che si sforzano di essere inquietanti suscitano solamente tristezza (vedi il quadro che parla con le mani dietro che lo muovono) e la recitazione del protagonista non è convincente. Il soggetto è anche discreto... Occasione mancata.

Rigoletto 13/04/12 18:58 - 1785 commenti

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La lezione di Bava non è passata inosservata e Mastrocinque ne ha tenuto conto nella realizzazione di questo film, girato in un convincente bianco e nero, ideale per l'horror gotico. Assolutamente splendida la fotografia. Barbara Steele al solito bella e brava, mentre tra gli altri attori merita una citazione Brega in un ruolo in cui, nonostante la fisicità, non era facilissimo distinguersi. **1/2

Il Gobbo 26/06/12 12:26 - 3015 commenti

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Con Steffen, Karis, Brega, Aldo Berti e Arena siamo in pieno italo-western, e infatti c'è anche la scazzottata al saloon...Ah no, è un gotico, di belle atmosfere ed elegante confezione, con un'ambientazione un po' diversa dal solito castello, e uno svolgimento un po' diverso del doppelgänger, qui risolto nello stesso corpo (stimabilissimo): Barbarona ovviamente ci sguazza, specie quando deve rendere il côté mignottesco. Un po' goffa la soluzione "razionale", sulla quale peraltro Mastrocinque semina parecchi indizi.

Giùan 5/06/12 21:25 - 4537 commenti

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Analogamente a quanto accaduto con La cripta e l'incubo, si tratta di un gotico diesel, che Mastrocinque fa carburare in progressione sia quanto a ritmo che nel senso degli espedienti narrativi. L'incipit flemmatico, più ipnotico d'uno specchio d'acqua lacustre, viene spezzato dall'irruzione di una incredibile Steele versione mistress/sterminatrice, capace di turbar lo spettatore conturbando chiunque le capiti a tiro (maestri, servette e caproni). Fattura artigianale di vera eccellenza come d'alta professionalità il contorno d'interpreti. Mario Brega spacca sempre.
MEMORABILE: L'impagabile duetto Brega-Steele col nostro impegnato a farsi bello lanciando per aria la ruota del carretto; Il lenzuolo in cui appare la vecchia.

Nicola81 11/08/13 12:08 - 2840 commenti

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Rispetto ad altri gotici italiani si differenzia per l'ambientazione nostrana e per un'atmosfera di torbida sensualità decisamente audace (relativamente al periodo, ovvio). Niente streghe da mandare al rogo, stavolta, ma una femme fatale che porta scompiglio e morte nel villaggio, soggiogando chiunque le capiti a tiro. Sulla Steele si poteva puntare a occhi chiusi, ma tutto il cast fa il suo dovere fino in fondo. Splendida anche la fotografia. L'incipit lacustre sembra ripreso da Avati in La casa dalle finestre che ridono. Tre pallini.
MEMORABILE: Il ritratto che parla; La Steele che seduce la cameriera; Il finale.

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Dusso 21/01/14 23:44 - 1566 commenti

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Avvolto in uno splendido bianco e nero, un gotico (insolitamente ambientato in Italia) con l'immancabile Barbara Steele. Un buon finale, ma è comunque tutto l'insieme ad essere più convincente del solito (Mastrocinque nel genere gotico, pur con soli due film, ha mostrato di essere a suo agio). La sceneggiatura non è certo migliore di altre, ma traballa molto di meno ed è molto funzionale. Che bella che era Ursula Davis... e c'è Mario Brega in formissima.

Motorship 20/05/14 22:37 - 585 commenti

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Gotico diretto assai bene da Camillo Mastrocinque, bravo nel dirigere horror (questo è il secondo). Bellissime le scenografie e l'atmosfera ben valorizzata da uno splendido bianco e nero e da un'ottima fotografia. Anche la storia è buona, sebbene la sceneggiatura non sia proprio il massimo; diciamo che il film funziona. Ottimo il cast con la bellissima e bravissima Barbara Steele in testa, ma anche Claudio Gora, Ursula Davis e Mario Brega non sono da meno.
MEMORABILE: Le effusioni tra la Steele e la sua cameriera; Il finale; L'ira del bestione arrogante; Il ritratto parlante.

Maik271 19/04/15 15:10 - 436 commenti

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La musa dell'horror italico del periodo è ancora protagonista in questa pellicola, piuttosto sexy rispetto ad altre del genere, diretta professionalmente da Mastrocinque. Purtroppo il regista non riesce a trasmettere l'inquietudine che il film meriterebbe forse a causa di un soggetto non adatto allo scopo (anche Bava non otterrà grande risultato col suo film televisivo La Venere d'Ille, che si ispira alla medesima storia). Da salvare senza dubbio le buone interpretazioni dei protagonisti e le musiche.

Deepred89 15/03/17 19:53 - 3704 commenti

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Generalmente spacciato per un horror (probabilmente grazie a una bipolarissima Barbara Steele potenzialmente posseduta), si tratta in realtà di un torvo melodramma dalla non credibilissima ambientazione gotica che nell'ultima mezz'ora sfocia nel thriller. L'andamento è smortissimo, sebbene qua e là rinvigorito da spassose scene di seduzione (anche saffica), con un leggero miglioramento nella seconda parte e un finale non scontato che sorprenderà coloro che, comprensibilmente, avranno nel frattempo abbassato la guardia. Ben confezionato.

Bergelmir 24/03/17 00:04 - 160 commenti

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Uno dei migliori gotici dei Sessanta che, a differenza di molti consimili, è ambientato in Italia e si ricollega direttamente alla tradizione del romanzo nero ottocentesco. La vicenda, pur rientrando pienamente nel genere, non indulge al soprannaturale: non servono vampiri, fantasmi o altri mostri, bastano la malvagità e l'avidità umane per raccontare una storia di misteri e di delitti. Nonostante ciò, l'impronta gotica rimane, dall'inizio alla fine e tutto si risolverà con un diluvio purificatore.

Rufus68 4/04/18 20:46 - 3825 commenti

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Una storia fantastica di impianto ottocentesco condotta con dignità e mestiere da Mastrocinque. Il Nostro esagera nelle scazzottate e sgonfia la bolla del sovrannaturale con un finale evemerista affrettato e un po' dozzinale; per sua fortuna il film vede un piccolo trionfo, quello di Barbara Steele: bellissima nella sua ambiguità e capace, da sola, di instillare brividi omofili e sadomasochistici con notazioni semplici e trattenute. Una vera lezione di allusività: mezza palla in più per Barbara.

Cerveza 17/09/23 10:37 - 358 commenti

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Un lago, un'antica villa, un affezionato zio, una donna posseduta dallo spirito di un'oscura antenata; impossibile non notare le analogie con la "Malombra" di Fogazzaro, in questo caso meno mistica e più sporcacciona. Confezionato in modo impeccabile con una fotografia morbida in stile retro, si spande a un ritmo compassato, sinuoso e maligno; almeno fino a quando non arriva il momento di tirare le somme; a quel punto tutto accelera improvvisamente andando a rotoli giù per le scale. In tre minuti la questione viene liquidata frettolosamente come se stesse finendo la pellicola.
MEMORABILE: Victor, inginocchiato davanti Herriet nuda, che non abbassa lo sguardo manco quando viene preso a frustate in faccia; Il suicidio a scuola.
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  • Homevideo Il Gobbo • 23/07/10 15:05
    Segretario - 762 interventi
    Credo sia lo stesso master dell'edizione francese, ma con copertina nettamente migliore. Ovviamente ben vengano queste uscite.
  • Discussione Cotola • 31/10/11 01:25
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Caspiterina. 13 sufreccia su 13. Vabbè che si
    parte da poco, ma tutti hanno osato contraddire
    il Sommo e Venerabile Maestro.
  • Discussione Zender • 31/10/11 09:37
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Esecrabili mentitori :) va benissimo così. So che il Marcel non ha mai amato troppo Steffen, se può servire :)
  • Discussione Didda23 • 31/10/11 19:22
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Il maestro è obbligato a rivederselo...
  • Discussione Zender • 31/10/11 19:27
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Ma anche se lo facesse non potrebbe cambiar voto pena il disastro nelle giufrecce. Non è previsto possa ripensarci, e forse è giusto così. Che restino anche le sue innocenti impressioni di gioventù, ingenue e sincere.
  • Discussione Stefania • 1/11/11 14:45
    Addetto riparazione hardware - 603 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ma anche se lo facesse non potrebbe cambiar voto pena il disastro nelle giufrecce. Non è previsto possa ripensarci, e forse è giusto così. Che restino anche le sue innocenti impressioni di gioventù, ingenue e sincere.
    Sono d'accordo! Anch'io tante volte sono tentata di chiedere di modificare miei commenti o pallinaggi, ma non ne vale la pena: è bello inquadrare storicamente, diciamo, i propri commenti, per apprezzare l'evoluzione (o l'involuzione? Sigh...) del gusto e dello stile di scrittura, dei parametri di giudizio...
    Nel caso di Marcel e di questo film, ad esempio, può essere che lui fosse troppo giovane e inesperto per comprendere la complessa sessualità della Steele, e ne sia rimasto spiazzato! Beh, auguriamoci che abbia superato lo shock, a distanza di tanti decenni in cui ne ha viste di cotte e di crude (soprattutto in questo forum) :DDD
  • Homevideo Xtron • 18/06/12 17:10
    Servizio caffè - 2147 interventi
    Il dvd Sinister ha una durata di 1h28m28s

    Ultima modifica: 18/06/12 19:12 da Zender
  • Homevideo Il Gobbo • 26/06/12 12:29
    Segretario - 762 interventi
    Il Gobbo ebbe a dire:
    Credo sia lo stesso master dell'edizione francese, ma con copertina nettamente migliore.
    Solo graficamente, però, perchè a guardarla meglio ci si accorge che nel retro la regia è attribuita (in alto) ad Antonio Margheriti, che la descrizione si apre con una "A" maiuscola iniziale di nulla e si conclude, dopo il punto, con un cascame di altra fascetta ("nali della fantascienza in celluloide")! Primi sintomi di una tendenza Sinister che recentemente si è cronicizzata.
    In compenso nei titoli francesi del master utilizzato il buon Brega diventa donna ("Maria Brega")
  • Curiosità Zender • 20/04/22 17:10
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

    [img size=350]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images60/unangelo350.jpg[/img]
  • Homevideo Digital • 27/09/22 09:16
    Portaborse - 3990 interventi
    Dvd Sinister (Restaurato in hd) disponibile dal 09/11/2022.